Era arrivato il giorno che aspettavo da tutta l'estate. Sarei finalmente partita per la Creative Books Academy! Ho sentito che la maggior parte degli alunni erano fanboy e fangirl e speravo con tutto il cuore che non fosse una bufala. Magari sarei anche riuscita a farmi degli amici. La mamma entró in stanza per svegliarmi ma mi trovò già sveglia a dondolare sull'altalena con lo sguardo perso nel vuoto. Per riscuotermi disse-Dove sei?- io confusamente ribattei- Eh?- Lei mi rispose -Ovviamente in quale mondo fantastico sei. Che so...per esempio emh...-poi fece finta di pensare toccandosi un'immaginaria barba stile Silente "avevo proprio una mamma simpatica" pensai, mentre lei continuava -Narnia? Oh non penso...ti saresti sicuramente infilata nell'armadio...Forse... Hogwarts?-io concordai divertita - Hogwarts.- lei cercó poi di farmi scendere -Forza tesoro,vieni a fare colazione, ti aspetta una lunga giornata.- Io titubante la accontentai, mentre ridacchiavo perché l'avevo sentita borbottare -Dovevo chiamarla Alice...ha sempre la testa fra le nuvole!-.
Quando scesi le scale per tre trovai una colazione abbondante servita in tavola costituita da latte, cereali Nesqick duo infine pane e Nutella. Dopo aver finito tornai nella mia stanza per poi dirigermi verso il bagno. Esso era enorme. Le piastrelle erano bianche e immacolate e gli asciugamani e gli altri accessori erano rosa chiaro. Una volta dentro mi chiusi a chiave e feci una doccia. Dopo di essa mi lavai i denti e dopo essermi vestita con una maglietta bianca con le spalline larghe in maniera da lasciar scoperte le spalle, un paio di pantaloncini e degli stivaletti cuoio, tornai in bagno e mi asciugai i capelli. Mi truccai leggermente con fard, lucida labbra e correttore. Indossai una piccola fascia di rosseline rosa sui capelli, la mia collana multifandom ed ero pronta. Osservai la ragazza nello specchio. Constatai che era molto carina. I capelli biondi erano scalati e le arrivavano appena sotto il seno. Tra di essi si potevano notare alcune striature castano chiaro. Le labbra rosee erano piene. Aveva i grandi occhi caledoscopici (cambiavano colore a seconda dell'umore). Le piacevano particolarmente azzuri e color nocciola e significavano nel primo caso che era sincera e nel secondo che si divertiva. Il problema di avere occhi cambia-colore è che le persone che ti conoscono bene notano quando menti, sei arrabbiata o triste. A me capitava spesso di esserlo e in quel caso gli occhi erano blu cobalto . Ma in quel momento gli occhi non erano blu. Ne color nocciola. Ne tantomeno azzurri. Erano di un colore che difficilmente avevano: erano verde smeraldo. Come la speranza. La speranza di avere una nuava vita alla C.B.A. Possibilmente bella. Con molti amici e gente che non parla alle mie spalle.
Ad un certo punto mi riscosi da quella sorta di trance e uscì dal mio bagno ad assicurarmi di aver messo tutto nella grande valigia rosa che avevo precedentemente preparato. Mi accorsi di non aver preparato la borsa dei libri. Così presi un altra valigia azzurra e lucida e con cura misi dentro di essa tutti i miei libri. Prima di chiuderla ci infilai dentro anche il materiale da disegno, dato che dopo leggere era il mio passatempo preferito. Quando finì di preparare le valigie afferrai il mio zaino e portai tutto nell'ingresso. Feci il tutto con non poche difficoltà date le tre rampe di scale che non aiutarono affatto. Ma non fu perché alle scale piace cambiare, ma per le mie incredibili non-capacità fisiche. Ma quando finalmente e sottolineo finalmente, a far arrivare le valige sane e salve nell'ingresso la mamma mi fece venire uno spavento di quelli che non si dimenticano facilmente. Mentre ansimavo,ancora affaticata per lo sforzo con il corpo appoggiato alla porta, mia madre ebbe la brillante idea di aprirla per uscire dalla cucina, facendomi cadere a terra mentre facevo un urlo isterico. -Porca Umbridge!- esclamai ansimando. -Oh! Mi dispiace di averti fatta spaventare!- io cercai di spiegarle -Non ti preoccupare non sono spaventata- la mamma invece scuotendo la testa in segno di negazione con tono premuroso disse- No guarda che lo só che sei spaventata! Hai gli occhi quasi viola, e ciò significa che lo sei!- fece una pausa - E non negare che se no gli occhi ti diventano ambrati!- aggiunse con tono minaccioso.- È vero, va bene! Mi sono spaventata!- E quindi mamma mi guardó orgogliosamente dicendo- Adoro quando hai gli occhi azzurri!- io sbuffai e subito dopo le dissi- Si mamma, ma adesso dovremmo partire!- lei disse-Fammi prendere la borsa che usciamo.-
Il viaggio in macchina passò molto tranquillamente o se ci fu qualche cosa di insolito non me ne accorsi, dato che ero molto presa dal mio nuovo libro. Ad un certo punto la mamma svoltó ad una curva e la vidi. La scuola più grande del mondo! C'erano otto piccoli palazzi intorno ad uno più grande. Nelle strade che li collegavano si potevano notare piccoli carretti, negozi e ristoranti. Tutt'intorno c'erano campi da tennis, da calcio, da basket, da pallavolo e c'era perfino una piscina! Intanto in tutto il campus c'erano ragazzi che salutavano le loro famiglie. Esclamai con la voce ridotta a un sussurro -Wow!- La mamma concordó -Eh sì. Questo posto è davvero bello.- Mamma mi disse con efficente -Sarà meglio che ti accompagni in segreteria, così ti daranno l'orario delle lezioni e il nome del tuo dormitorio.-
Dopo essere uscita dalla segreteria, mamma mi diede un foglio dove erano scritte le indicazioni per andare al dormitorio e gli orari delle lezioni. Mamma iniziò a piangere e disse tra i singhiozzi-Mi chiamerai presto?-Io le risposi con gentilezza-Certo- Poi mi abbracciò e disse -Promettimi che farai la brava- -Giuro sullo Stige che farò la brava.- risposi con una cantilena.
Dopo che se ne fu andata andai in cerca del mio dormitorio. Era uno di quelli più lontani dall'edificio scolastico. Appena entrai notai che era molto carino,o almeno la sua sala comune: c'erano tanti divani e tavolini sparsi qua e la. C'era persino una TV a plasma!Mentre cercavo la mia stanza andai, distrattamente, a sbattere a due persone...Spazio autrice
Ho scritto un capitolo di 1016 parole! Wow è il più lungo che abbia mai scritto! In ogni caso ho notato che ci sono poche visualizzazioni 😔 ma in ogni caso continuerò la storia! Ci sono troppo attaccata! Ciao pandacorni❤️
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Diario di una fangirl
FantasyLuna è una fangirl scatenata. Tutti la credono solo un'oca che fa di tutto per attirare i ragazzi e farli soffrire. Ma in realtà lei era tutto il contrario. Era molto dolce ma nonostante ciò la sua unica amica non è sorpresa da lei stessa a sparlare...