Ci svegliammo la mattina di Natale abbracciati. La sera prima avevamo partecipato ad una cena di famiglia dove Paulo mi ha presentato a tutta la sua famiglia come la sua fidanzata, ed è stato stupendo: i suoi parenti sono stati tutti molto carini con me e mi sono divertita tantissimo.
Io e Paulo andammo in salotto, dove c'era un enorme albero addobbato nella stanza vuota.
- Alicia e i tuoi fratelli dove sono?-
-Sono le 11, credo siano andati un po' in giro a fare gli auguri e ci hanno lasciato dormire.- disse stropicciandosi gli occhi.
Lui era lì, un metro e settantasei, con i calzini uno più in alto ed un altro più in basso ed il viso di chi si è appena svegliato, ed io non potevo desiderare di meglio.
Tra i tanti pacchetti sotto l'albero, Paulo ne prese uno piccolino, con la carta rigorosamente rossa.
- Tieni, questo è per te.- mi disse porgendomelo, con un sorriso imbarazzato ed adorabile.
Gli feci cenno di aspettare un attimo e corsi su in camera, riscendendo subito con una busta per Paulo.
-Questa invece è per te- dissi porgendogliela.
-Prima tu.-
-No, dai. Prima tu!- dissi come una bambina.
Scartò il suo pacchetto e quando vide le scarpette da calcio con un suo ritratto sopra rimase incredulo.
-Ma sono stupende!- disse abbracciandomi.
-Pensa che quando il commesso ha saputo che erano per Paulo Dybala, il famoso calciatore, gli stava venendo un colpo-
-Grazie mille! Ora però tocca a te.- disse impaziente.
Aprii il pacchetto lentamente e ne uscì fuori una collanina sottile con un cuore tagliato a metà.
-Questo si completa con questo- disse Paulo mostrandomi il braccialetto con l'altra metà del cuore.
-Paulo! Ma è bellissimo, grazie!- esclamai buttandogli le braccia al collo. Lui prese la collanina e me la legò al collo, poi insieme andammo in cucina ed iniziammo a preparare per il grande pranzo.
Nel pomeriggio tutta la famiglia Dybala era riunita a casa di Paulo ed eravamo in salotto a ridere e scherzare.
Paulo ed io eravamo seduti vicini, io sulle sue gambe, in mezzo a tutti gli altri, quando lui iniziò ad accarezzarmi la schiena da sotto la maglietta con tocco leggero. Il suo sguardo cadde su di me, infiammato e voglioso, ed io me ne accorsi. Mi fece un sorriso malizioso e mi indicò con la testa il piano di sopra.
-Io vado un attimo in bagno.- dissi e Paulo afferrò al volo il mio intento, infatti dopo poco arrivò anche lui nel bagno di sopra.
-Sei bellissima- disse guardandomi nel grande specchio nel bagno ed avvicinandosi al mio collo dove iniziò a lasciare una scia di baci e morsi. Mi girai ed incatenai il mio sguardo nel suo. I suoi occhi bruciavano di desiderio e lussuria.
-Ti voglio, ora.- mi sussurrò.
-Sono tua, prendimi.- dissi decisa. Lui non se lo fece ripetere due volte e mi afferrò, facendomi appoggiare con il sedere sul davanzale e si aprì un varco tra le mie gambe, coperte solo da una gonna.
Iniziammo a baciarci con foga, quando sentimmo all'improvviso una voce.
-Oddio, scusatemi ragazzi.- urlò Mariano aprendo la porta. Io e Paulo sobbalzammo, convinti di aver chiuso a chiave.
-No no, non preoccuparti- gli dissi ridendo.
-Io, ehm, avrei bisogno del bagno.- disse grattandosi la nuca.
-Andiamo da un'altra parte fretello, non preoccuparti.- e a quelle parole del mio ragazzo sgattaiolammo in camera nostra chiudendo la porta a chiave.
-Dove eravamo rimasti?- gli chiesi con una finta espressione confusa.
-Ora ti rinfresco la memoria.- e così finimmo ciò che avevamo interrotto.
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Lo so, lo so.. 10 giorni di ritardo! Cercherò di farmi perdonare, ma lo so che mi amate lo stesso..<3
Che ne pensate di questo capitolo? Cosa succederà? Commentate e stellinate, ed alla prossimaaa!
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Could you take care of a broken soul?| Paulo Dybala
FanfictionLeya Morata vive a Torino con suo fratello, il famoso numero 9 della Juventus. Studia all'università ed è single. Dopo l'ultima delusione sentimentale ha deciso di non permettere a nessun altro di entrare nel suo cuore, ma Leya non sa ancora che il...