DODICESIMO CAPITOLO.

1.4K 98 17
                                    


Ci svegliammo la mattina di Natale abbracciati. La sera prima avevamo partecipato ad una cena di famiglia dove Paulo mi ha presentato a tutta la sua famiglia come la sua fidanzata, ed è stato stupendo: i suoi parenti sono stati tutti molto carini con me e mi sono divertita tantissimo.

Io e Paulo andammo in salotto, dove c'era un enorme albero addobbato nella stanza vuota.

- Alicia e i tuoi fratelli dove sono?-

-Sono le 11, credo siano andati un po' in giro a fare gli auguri e ci hanno lasciato dormire.- disse stropicciandosi gli occhi.

Lui era lì, un metro e settantasei, con i calzini uno più in alto ed un altro più in basso ed il viso di chi si è appena svegliato, ed io non potevo desiderare di meglio.

Tra i tanti pacchetti sotto l'albero, Paulo ne prese uno piccolino, con la carta rigorosamente rossa.

- Tieni, questo è per te.- mi disse porgendomelo, con un sorriso imbarazzato ed adorabile.

Gli feci cenno di aspettare un attimo e corsi su in camera, riscendendo subito con una busta per Paulo.

-Questa invece è per te- dissi porgendogliela.

-Prima tu.-

-No, dai. Prima tu!- dissi come una bambina.

Scartò il suo pacchetto e quando vide le scarpette da calcio con un suo ritratto sopra rimase incredulo.

-Ma sono stupende!- disse abbracciandomi.

-Pensa che quando il commesso ha saputo che erano per Paulo Dybala, il famoso calciatore, gli stava venendo un colpo-

-Grazie mille! Ora però tocca a te.- disse impaziente.

Aprii il pacchetto lentamente e ne uscì fuori una collanina sottile con un cuore tagliato a metà.

-Questo si completa con questo- disse Paulo mostrandomi il braccialetto con l'altra metà del cuore.

-Paulo! Ma è bellissimo, grazie!- esclamai buttandogli le braccia al collo. Lui prese la collanina e me la legò al collo, poi insieme andammo in cucina ed iniziammo a preparare per il grande pranzo.

Nel pomeriggio tutta la famiglia Dybala era riunita a casa di Paulo ed eravamo in salotto a ridere e scherzare.

Paulo ed io eravamo seduti vicini, io sulle sue gambe, in mezzo a tutti gli altri, quando lui iniziò ad accarezzarmi la schiena da sotto la maglietta con tocco leggero. Il suo sguardo cadde su di me, infiammato e voglioso, ed io me ne accorsi. Mi fece un sorriso malizioso e mi indicò con la testa il piano di sopra.

-Io vado un attimo in bagno.- dissi e Paulo afferrò al volo il mio intento, infatti dopo poco arrivò anche lui nel bagno di sopra.

-Sei bellissima- disse guardandomi nel grande specchio nel bagno ed avvicinandosi al mio collo dove iniziò a lasciare una scia di baci e morsi. Mi girai ed incatenai il mio sguardo nel suo. I suoi occhi bruciavano di desiderio e lussuria.

-Ti voglio, ora.- mi sussurrò.

-Sono tua, prendimi.- dissi decisa. Lui non se lo fece ripetere due volte e mi afferrò, facendomi appoggiare con il sedere sul davanzale e si aprì un varco tra le mie gambe, coperte solo da una gonna.

Iniziammo a baciarci con foga, quando sentimmo all'improvviso una voce.

-Oddio, scusatemi ragazzi.- urlò Mariano aprendo la porta. Io e Paulo sobbalzammo, convinti di aver chiuso a chiave.

-No no, non preoccuparti- gli dissi ridendo.

-Io, ehm, avrei bisogno del bagno.- disse grattandosi la nuca.

-Andiamo da un'altra parte fretello, non preoccuparti.- e a quelle parole del mio ragazzo sgattaiolammo in camera nostra chiudendo la porta a chiave.

-Dove eravamo rimasti?- gli chiesi con una finta espressione confusa.

-Ora ti rinfresco la memoria.- e così finimmo ciò che avevamo interrotto.

----------------

Lo so, lo so.. 10 giorni di ritardo! Cercherò di farmi perdonare, ma lo so che mi amate lo stesso..<3 

Che ne pensate di questo capitolo? Cosa succederà? Commentate e stellinate, ed alla prossimaaa!

Could you take care of a broken soul?| Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora