Anche se con il mio nuovo stile di vita avevo deciso di abbandonare l'orologio, non avevo ancora perso il vizio di controllare il tempo. Il sole è tramontato già da un po', il fuoco del mio falò si sta affievolendo, minacciando quasi di spegnersi e di lasciarmi nuovamente al buio, e le mie unghie sono diventate inesistenti a forza di essere mangiate. Tutti chiari segnali che la mezzanotte è ormai vicina e che se Elena non si presenterà all'appuntamento, dovrò accantonare una volta per tutte questa folle storia.
Quando ormai sto dandomi per vinto però, eccola spuntare dall'acqua. Lentamente, le onde del mare iniziano a lasciar il posto alle sue forme sinuose, che passo dopo passo si fanno sempre più vicine.
Elena indossa un costume intero di un colore giallo intenso e, una volta fuori dal mare, si ferma qualche secondo per portare la sua lunga chioma di lato e far scivolare via l'acqua in eccesso.
«Non ti aspettavi di vedermi?» mi domanda divertita.
«Ci speravo, ma non mi sono voluto illudere più di tanto».
Lei si siede accanto a me, vicino al fuoco ormai spento, come l'ultima volta, e inizia a parlarmi della sua vita. Non so perché lo stia facendo, anche perché in fondo io non le ho chiesto nulla, ma i suoi discorsi iniziano ad affascinarmi davvero molto. È nata qui, a Chrissi Island, e dopo un'infanzia vissuta tra questo paradiso disabitato e la più grande Creta, ha deciso di ritornare, in seguito alla morte del padre, per mandare avanti la piccola attività di servizio ai pescatori e ai pochi turisti e fuggiaschi che vi alloggiavano. Non è stata una scelta dettata dal cuore, ma dalla necessità, come probabilmente il matrimonio con suo marito. In realtà, questa cosa non me l'ha detta, ma dev'essere sicuramente così.
«E tu, perché sei qui?» mi chiede improvvisamente.
«Ero convinto di sbarcare a Chrissi Island per allontanarmi dai miei problemi, ma da qualche giorno le mie priorità sono cambiate» le dico quasi senza pensare. In fondo, parlare con Elena è così facile.
Lei mi guarda incuriosita: «E quale sarebbe questa nuova priorità che ti trattiene sull'isola?»
«Tu».
Non so quanto sia durato quel momento. Probabilmente si è trattato solo di qualche secondo, ma si sa che quando ci sono di mezzo le emozioni, il tempo diventa sempre relativo. Comunque, dopo questo momento di imbarazzante silenzio, decido di dover agire per primo, almeno questa volta.
Così, accantonando il buonismo e la mia etica da buon protestante, mi avvicino pericolosamente al suo volto, senza mai staccare i miei occhi dai suoi. È questione di attimi perché tutto prenda fuoco: i nostri corpi, le nostre anime e anche i marshmallow che avevo lasciato sul falò.
Dopo averla fatta stendere dolcemente sulla sabbia, mi porto sopra di lei iniziando a baciare il suo corpo in ogni angolo. Ha dei seni e dei fianchi perfetti, stretti in quel sottile costume giallo di lycra, che lascia intravedere le sue forme più segrete. Preso dalla passione, azzardo a sfilarle una spallina e lei, lungi dal fermarmi, mi incoraggia, facendo scendere il suo costume fino ai fianchi e liberando il suo petto prorompente. Mentre continuo a baciare e a mordicchiare la sua pelle perfettamente abbronzata, le sue mani iniziano a esplorare la passione ardente nei miei pantaloni e con un gesto veloce, la liberano, lasciandola esprimersi in tutta la sua forza. Continuando con una mano a giocare con il mio sesso, Elena utilizza l'altra per scostare di lato ciò che rimaneva del suo costume, guidandomi senza pudore a scoprire una nuova parte di sé. Il mio corpo accoglie con piacere il suo invito e con movimenti sempre più frenetici finiamo entrambi per consumare la nostra passione, godendo nello stesso momento.
Avrei avuto tante domande da porle quella notte, ma ero talmente felice che proprio non mi andava di rovinare quell'atmosfera. Così, mi addormento su di lei ascoltando il battito del suo cuore, la melodia più dolce che avessi mai sentito.
Ci sarebbe stato il tempo per capire, ma in fondo non ero poi davvero così curioso di scoprire il significato di quel "Kalinìkta".
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Metà cuore a Chrissi Island
Chick-Lit"Tutto ciò che si lascia a Chrissi Island, resta a Chrissi Island". Questo vecchio detto, tramandato dai visitatori della piccola isola disabitata a sud di Creta, non farà eccezione nemmeno per Walter, che a Chrissi Island ha lasciato metà del suo c...