Capitolo 1.

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Vedevo la neve che iniziava il suo percorso, scendeva piano piano fino a schiantarsi al suolo.
Faceva abbastanza freddo e mi strinsi ancor di più nella mia sciarpa bianca. Non ho mai amato l'inverno.

Camminavo per le strade di Baltimora, calciando qualche volta la neve che aveva riempito per fino i tetti delle case.

Entro in un bar sentendo il caldo attraversarmi insieme al profumo di caffè. Mi siedo in una poltroncina rossa mentre un cameriere viene chiedendo il mio ordine.

-Un cappuccino con un cornetto, grazie- dico semplicemente.

Lui annuisce e subito dopo scompare dietro l'angolo, pronto a prendere il mio ordine. Spero che si sbrighi perché sto morendo di fame.

Guardo l'orologio.

09:30

Bene, è ancora presto quindi posso godere della mia colazione con calma. Dopo dovrei andare a fare la spesa, visto che il mio frigorifero è completamente vuoto a causa del mio inaspettato trasloco.

-Signorina mi scusi, ecco il suo ordine- dice il cameriere mettendo il vassoio sul tavolo.

Lo ringrazio con un sorriso che lui ricambia per poi andare a servire gli altri clienti.

Porto alle labbra il mio cappuccino caldo, attenta a non bruciarmi. Noto attraverso la finestra,accanto a me, che ancora nevica. Mi perdo a guardare al di fuori di quel piccolo bar caldo, notando che i miei occhi si confondono con quel cielo azzurro oramai ricoperto di nuvole. Il cielo mi rappresenta in pieno. Un attimo prima sei felice, prigioni una luminosità a causa del sole.
Un attimo dopo diventi cupo, grigio, triste a causa delle nuvole.
Il tuo stato d'animo dipende dagli altri. Come il sole rende felice il cielo e le nuvole lo rendono triste. Dipendiamo dagli altri alla fine, senza una via di fuga. È questo che ti spinge a scappare, come ho fatto io con il mio passato.

-Ehi Adelaide-

Sento una voce chiamarmi e mi giro interrompendo i miei pensieri. Eccola qui in tutta la sua bellezza, sprigionata da un solo sorriso.

-Ehi Cam- la saluto con un sorriso

Si siede davanti a me per poi dire: -Pensierosa?-

-Ehm..si- dico un po' in imbarazzo.
-Il trasloco Adele?-

Ecco, chi mi conosceva meglio di lei? Nessuno.

-Si, devo farci l'abitudine- dico
-Senti cara dimentica il passato, esci e divertiti.-
-Cam non conosco nessuno- dico confusa
-Conosci me e ho molti amici. Stasera sei invitata a una festa.- dice più convinta che mai
-Non penso sia il caso.. Cioè non so..- mi ferma prima che possa completare la frase
-Senza lei tue paranoie. Ci andiamo e basta, non accetto un no.-

Quando Cam si fissa di una cosa è quella. Nessuno può farle cambiare idea.

-Pft, okay hai vinto tu- dico scocciata.
-Aaaah- strilla per l'eccitazione -Bene, dobbiamo andare a comprare un vestito.- dice entusiasta
-Okay, aspetta qui che vado a pagare la colazione.- dico alzandomi e andando verso la cassa.

-Si signorina?- dice la cassiera
-Quanto devo pagare?- dico cercando il mio portafoglio in borsa.
-3,50 €- dice
-Ecco a lei, arrivederci-
-Grazie e buona giornata. - dice con un sorriso.

Cammino fino a quando non arrivo fuori dal bar. Il freddo si fa sentire e mi stringo ancor di più nel mio cappotto.

Mi giro a destra e a sinistra alla ricerca di Cam. Ma di lei nemmeno l'ombra.

-Ahi- dico cadendo per terra a causa di uno spintone.
-Oh cielo, scusami- dice porgendomi la mano

Prendo la mano e in un colpo sono in piedi.

-Può stare più attento la prossima volta?- dico scorbutica togliendo la neve dal mio didietro.
-Scusami, non ti avevo vista- dice
Alzo gli occhi e mi perdo in quel verde smeraldo...


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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 30, 2016 ⏰

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