Lucia.

1.4K 81 1
                                    

《Ma tu ci credi Shay? Potrei tornare a vedere di nuovo. Potrei...》
Me ne stavo seduta li, non sapevo dove, con Shayra accanto.
Diceva fosse un bel posto, diceva che si vedesse tutta la città ed a me piaceva ascoltare Shayra parlarne con quel tono mistico e sognante. Eravamo sedute su una fredda roccia, sotto i nostri piedi c'era erba verde e tirava un leggero venticello freddo.
Risucchiavo tra le labbra un lecca lecca al gusto di ciliegia, l'unica alternativa che avevo trovato alle sigarette.
《Io ci credo, ci riuscirai Lucia, tornerai a vedere!》
Annuii timidamente e portai la testa indietro prendendo una boccata d'aria pura.《Ho paura》ammisi.
《Non devi》sentii il contatto della sua mano fredda con la mia.《Ho paura di sentirmi a disagio, ho paura che tutto sia troppo diverso da come lo ricordo. Cosa succederebbe poi? Cosa succederebbe se mi sentissi fuori posto?》
《Ti adatterai, come facciamo sempre tutti. Come se avessi semplicemente cambiato casa o città... come hai fatto quando hai smesso di vedere》la sua mano strinse leggermente di più.
Annuii malinconicamente con la testa udendo il rumore delle sue scarpe battere contro la roccia.
《Dottor Martens》provai.
《Sbagliato!》
《Allora gli stivali a ginocchio, quelli lucidi.》
《Nemmeno. Ho preso un paio di scarponi scamosciati al mercatino, non hai idea di quanto siano comodi!》
Era un piccolo gioco che ci eravamo inventate per passare il tempo; ogni tanto mi fermavo ad udire i suoi passi e provavo ad indovinare che tipo di scarpe indossasse. Conoscevo ormai a memoria tutte le paia che usava più spesso, ma la scarpiera di Shayra era costantemente aggiornata.
《Colore?》
《Beiges, con la suola ed i lacci leggermente più scuri.》
Sorrisi.
《Ed i tuoi occhi chi sa di che colore sono》mi chiesi gettando via la stecca del lecca lecca mordicchiata.
《Sono...》《Non dirmelo!》la interruppi.《Voglio vederlo, non voglio che tu me lo descriva.》
La sentii ridacchiare e si appoggiò alla mia spalla.《Qual è la prima cosa che ti piacerebbe vedere una volta tolte le bende?》
Mi portai due dita al mento.《Sarò sincera:non ci ho mai pensato. Non credo sia importante cosa vedrò, ma cosa proverò nel vederlo.》
Stesi le gambe per stare più comoda.《Staccarmi dalla mia vista mi ha dato modo di concentrarmi su tutto il resto delle sensazioni che avverte il mio corpo. Siamo così sensibili! A qualsiasi circostanza il nostro corpo reagisce in una certa maniera...sono cose a cui non poni attenzione quando sei concentrato unicamente su ciò che vedi. È questo ciò che non vorrei perdere: il contatto con me stessa, la consapevolezza del mio corpo.》
Shayra rise.《Sei così profonda che quasi mi sento in soggezione. Volevo solo far in modo che tu avessi una bella visuale!》
Risi anch'io.《Mi piace il profumo dei gigli, ma non non li ho mai conosciuti prima di perder la vista. Mio padre me ne ha regalato uno per il mio scorso compleanno, ma non sono mai stata una grande intenditrice di fiori!》
《Sono dei fiori molto belli!》
Sospirai afflitta.
《E se io non la pensassi come te? Mi sembra di conoscere tutto solo per metà.》
Shayra mi afferrò con decisione per le spalle quasi a volermi riscuotere.《Basta così! Hai paura, lo capisco, ma non devi essere così ansiosa per ciò che sará! Non ti piacciono i gigli? Fanculo, compra una rosa!》
Negai con la testa tristemente.《Se dovessi gettarli via così per ricominciare, questi due anni che senso avrebbero avuto?》
Udii il fiato di Shayra spezzarsi e le sua presa indebolirsi. Nell'aria aleggiava il suo profumo, all'olio di Argan, e per un attimo ebbi l'impressione che fosse diventato più intenso. Ed infatti così era; la sua mano destra si spostò sulla mia guancia e sentii il suo fiato più vicino. Le sue labbra sfiorarono le mie, poi si avventarono con coraggio lasciando dei brividi corrermi lungo la schiena e lo stomaco svuotarsi di colpo. Non me lo aspettavo e non me lo sarei aspettato mai, ma lei era li e per quanto mi sentissi egoista non riuscii a farne a meno. Le sue labbra erano morbide e piene, i suoi baci erano dolci e possessivi. La sua lingua toccava la mia con imbarazzo tale che si sciolse solo quando le mie mani cercarono autonomamente i suoi capelli, per farle render conto che il fatto era gradito.
Quando prese svogliatamente le distanze con il respiro leggermente più pesante pronunciò sussurrando:《Questo avrà un senso anche quando potrai vedermi, te lo prometto》poi mi strinse più forte ed io piansi come da tempo non facevo, li tra le sue braccia.
《Dobbiamo andare.》

Il giorno dopo fu tutto un caos. Non ci capii molto venendo sballottata da una parte all'altra come una palla da ping pong tra i miei e Shayra che continuava a leggermi frasi d'incoraggiamento da parte delle mie amiche. All'improvviso udii un campanello suonare, mio padre aprì la porta e di colpo il rumoroso tonfo di un paio di anfibi sul parquet mi face sorridere. Le sottili braccia di Rain mi avvolsero con forza. 《Ci sarò anch'io, e ti aspetterò fuori di li》disse.
Un'altra cosa che persi assieme alla vista fu la cognizione del tempo. Non sapevo che ore fossero ne dopo quanto tempo sarebbe arrivato il momento, l'ansia mi divorava e raschiavo forte le dita sui miei jeans. Il dottore chiamò il nome di mia madre indicandole scartoffie da firmare, restai in clinica a parlare con lei per circa un'altro paio d'ore.《Tra poco sarà tutto finito, tesoro mio》mi incoraggiò più volte, fin quando il Dottor. Faletti non mi chiamò per la volta decisiva. L'aria che si respirava era diversa, aleggiava un cattivo odore d'alcol e medicine, doveva essere la sala dove si sarebbe svolta l'operazione.
Improvvisamente tremavo e non c'era nessuno a tenermi le mani, ero sola. Respirai profondamente rilassandomi sul lettino ed una voce otturata da una mascherina disse:《Stia tranquilla signorina. La sto per addormentare, conterò al contrario a partire da dieci, lei respiri forte e si rilassi. Nel giro di qualche ora sarà fuori di qui.》
Annuii senza avere il coraggio di parlare ed un inalatore mi fu appoggiato a coprire naso e bocca.
《Dieci, nove, otto, sette..》
Le mie pupille si fecero molto pesanti.
《...sei, cinque...》
mi sentii smarrire.
《...quattro, tre, due, uno.》
Mi addormentai.

LSB- Ad occhi Chiusi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora