Heart wrenching

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 «Devi sapere, però, che anche se rifiuterai la mia offerta, ti troverai a dovermi sposare alla fine. Volente o nolente. Sto solo cercando di essere gentile ora, dandoti un'ultima possibilità di accettare senza alcuna minaccia».

«Te l'ho già detto: no. La mia risposta sarà sempre no». Replicai fermamente. Lasciò cadere le sue mani.

«Ho due proposte per te, allora. Tu sai che il motivo per il quale i miei parenti vogliono che mi sposi sia per poter avere un erede, giusto?»

Annuì attentamente.

«Aspetta. Tu sai cosa implica avere un erede, giusto?» Lui aggrottò le sopracciglia.

«Si». Risposi seccamente.

«Perfetto. Quindi questo è l'accordo; o tu vieni al castello entro la prossima settimana, aprendo la mente ai vantaggi che la vita reale potrebbe darti, e ci sposiamo a dicembre, che è a circa un mes-»

«So quando è dicembre, non sono stupida».

«Forse giusto un po', dal momento che hai rifiutato di sposarmi. In ogni caso, tornando a quello che stavo dicendo prima, se verrai da me di tua scelta, potrei lasciarti il tempo di abituarti alla tua nuova vita e potremo fare con calma ogni cosa. Al contrario, se non verrai al castello entro la fine di questa settimana, manderò Zayn a prenderti, ci sposeremo un paio di giorni dopo e mi prenderò la tua dolce verginità subito dopo le nozze». Sorrise sfacciatamente. «Quindi, cosa sceglierai?».

«Hai dimenticato che, forse, in tutto questo, io ho una famiglia?» Dissi a denti stretti.

«Sapranno cavarsela senza di te». Rispose Louis semplicemente.

Sentì la rabbia impossessarsi del mio corpo, gli tirai uno schiaffo.

«Muoiono di fame!» Urlai, facendo ampi movimenti con le braccia. «Dobbiamo continuare a lottare per sopravvivere e tu vuoi portarmi via da loro? E' già abbastanza sbagliato il fatto che tu non mi abbia fatto ottenere un lavoro e ora ti aspetti che io semplicemente li lasci nella miseria? Quanto senza cuore sei?» Gridai animatamente, dimenticandomi per un secondo che avessi appena maledetto un Principe e schiaffeggiatolo.

«Hai finito il tuo stupido capriccio?». Chiese calmo, la sua guancia si stava arrossando dove la mia mano era entrata in contatto con la sua pelle.

Rimasi in silenzio, il mio respiro ancora irregolare dal mio precedente grido di protesta.

«Bene». Mi tirò indietro duramente, la mia schiena si scontrò con un albero. «Allora, ascoltami bene principessa, perchè non voglio ripetermi. E' meglio che tu inizia ad impacchetare le tue cose questa sera, perché domani mattina sarai al castello con me. Inizieremo i preparativi al matrimonio». Il suo sguardo cadde sulle mie labbre per un breve momento. «Non sarà tollerato nulla di simile a quello che hai appena fatto. Mai più. Sono infantili e spesso rimpiangerai le cose che dirai e successivamente farai. Hai appena creato un tuo stesso esempio, riducendo il tempo da passare con la tua famiglia di una intera settimana. Triste, non è vero?». Il Principe si giocò di me, prima di lasciarmi andare.

Mi limiterò a scappare con la mia famiglia durante la notte. Troveremo un altro posto dove vivere. Qualsiasi cosa sarà comunque migliore di questo inferno.

«Louis!»

Il ragazzo sospirò di sollievo, guardando dietro di lui. «Zayn sta arrivando, che convenienza. Perché ci hai messo così tanto?». Si rivolse a lui.

I miei occhi controllavano attentamente il ragazzo moro mentre avanzava verso di noi lentamente.

«Ti stavo seguendo per la città come mi aveva chiesto, ma poi Lady Charlotte ha mandato Paul a dirmi alcune importanti novità. Mi ha distratto abbastanza a lungo da permettermi di perderLa di vista. C'è voluto più di quanto pensassi per trovarLa ancora. Mi perdoni». Spiegò.

Osservai in silenzio la conversazione tra i due uomini.

«Dimenticato e perdonato. Quali sono le importanti novità».

«Paul vuole che La informi che il Principe Niall verrà in visita la prossima settimana».

«Bene. Potrà assistere alle nozze».

«Nozze, Signore? E' confermato?» Zayn aggrottò le sopracciglia, osservando me e il Principe.

«Non completamente ancora, ma presto sarà certo. Ora, Zayn, ho bisogno di chiederti un favore». Gli disse Louis, girando la testa per guardarmi.

«Qualsiasi cosa, Signore».

«Voglio che tu scortassi Annabelle a casa e tenessi un occhio vigile su di lei durante questa notte. Ho la sensazione che lei cercherà di fuggire dal Regno». Alzò un sopracciglio dubbioso. «Inoltre, la voglio nella mia abitazione domani mattina, alle dieci in punto precisamente. Ti autorizzo ad usare ogni metodo tu ritenga approriato per portarla al castello in tempo».

«Il tuo desiderio è un ordine».

Zayn si inchinò davanti a lui, mentre io ero rimasta sbalordita.

«Louis no, per favore. Non ho bisogno di una scorta». Protestai, sul punto di piangere per tutta quella realtà.

«Ne hai bisogno. Ora smettila di comportarti come una bambina e accetta le conseguenze delle tue azioni responsabilmente». Finì Louis. «Ci vediamo domani mattina, Annabelle».

Lo guardai camminare verso la città, inorridita.

«No, no, no. Questo non è reale». Balbettai. «Non sta succedendo tutto questo, per favore Dio. Non ho mai voluto tutto questo. Come farà mia madre a prendersi cura di Finn e Leah? Oh mio Signore, per favore, aiutami». Improvvisamente caddì al suolo e iniziai a singhiozzare. «Perché? Perché è così senza cuore?» Piansi.

Zayn si schiarì la gola.

«Non è senza cuore, davvero non lo è. E' solo una brutta giornata».

Guardai, tornando in piedi, piangente il braccio destro di Louis.

«Lui? Il Principe Louis? Ha una brutta giornata? Hai visto la mia?». Vomitai, odiosa. La mia tristezza diventò frustazione. «Sto per sposarmi con un compl-»

«Smettila di essere così melodrammatica». Zayn mi fece tacere. «A giudicare dall'impronta rossa sul suo viso, lo hai colpito. In realtà stai per avere di meglio di quello che realmente meriti. Ora tirati su, devi andare a casa a preparare le tue cose».

«Non puoi obbligarmi».

«Provamelo. Alzati». Minacciò.

Rimasi seduta sulla terra., abbracciando le mie stesse gambe. «No». Risposi a tono.

«Scelta tua». Mi afferrò, lanciandomi sulla sua spalla come se fossi un sacco di piume.

«Mettimi giù! Non sai neppure dove vivo».

«Ecco perché ti porterò al castello subito».

«No, no, no! Va bene, ti mosterò la strada, solo mettimi giù». Lo supplicai, colpendo la sua schiena.

«Bello vedere che collaborerai». Ghignò, posandomi a terra. «Andiamo a casa tua». Pressò, accennando alla strada verso casa mia.

Gli mandai un'occhiataccia. Sbuffai e iniziai a camminare con la testa bassa, Zayn ai talloni.

Happily never after (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora