CAPITOLO 2

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Martin non ci faceva caso, o meglio, non voleva farci caso e non disse niente del sogno ai suoi genitori. Il peccato è che fece un altro sogno. E poi un'altro ancora. E un'altro. E in tre mesi tutta la sua famiglia raggiunse Dio.
Questo fu un grave trauma per lui. Gli impedì di relazionarsi con gli altri, gli tolse la parola, sviluppando una forma di mutismo. A 25 anni si ridusse a vivere in una stazione, perché la sua casa era stata pignorata.
Abbandonato come un senzatetto   incapace di chiedere aiuto.
Fu lì che incontrò Neil. Senza casa anche lui, abbandonato alla nascita. Lo conobbe mentre stava seduto in un angolino e egli si avvicinò - ciao, hai fame?- Martin fece sì con la testa. Neil gli offrì un pezzo di pane che aveva trovato a terra.- io mi chiamo Neil. Tu?- silenzio assoluto.- non parli, eh? Mi piacciono le persone di poche parole-. Da quel giorno fu Neil a tenerlo in vita dandogli quel poco di cibo e acqua che trovava.

 

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