Just a fan♡ [Ross Lynch]

3.meet&greet

(N.A. le parti scritte in corsivo sarebbe quando la protagonista parla proprio in italiano)

Era agitata,no, non era agitata, di più! Mooolto di più!
Aveva una maglietta gialla semplice con la scritta "R5 bitchez",un paio di skinny neri e le converse sempre nere, come quelle del suo idolo!!
Poi, come segno di riconoscimento aveva scritto sul suo braccio "born_r5er" con un pennarello nero, vicino al piccolo tatuaggio con la scritta "Smile" nella grafia di Ross di cui sua mamma non sapeva nulla, quindi shhh!!
Il suo problema in quel momento era che il bus era fermo nel traffico e quindi lanciava imprecazioni silenziose contro chiunque, tipo quella vecchietta con la Panda rossa davanti a loro, ma che si sbrigasse no?
Il problema una volta arrivata lì era la fila di ragazze di tutte le età e di poveri padri sfiniti e di madri esaurite, essendo minuta di fisico riuscì a sgattaiolare tra la folla.
Quando entró nella sala e li vide da lontano le mancó il fiato per pochi secondi: belli come il sole tutti e cinque, i primi a salutarla furono Ellington e Rydel che abbracciò con tutta se stessa
-sul serio, io vi adoro, mi avete migliorato la vita! Grazie-
-grazie a te cucciola!!-
Poi fu il turno di Riker che la strinse a sé sussurrandole all'orecchio una marea di "grazie" e per penultimo Rocky che si complimentó con lei per il suo tatuaggio.
E poi..beh,eccolo lì in tutto il suo splendore: Ross Shor Lynch.
All'inizio non le prestò molte attenzioni troppo preso a guardarsi intorno, poi abbassò lo sguardo su di lei e entrambi sentirono una scossa lungo la spina dorsale Quando lui notò la scritta con il nome della persona che stava cercando da tutto il giorno sorrise sinceramente alla brunetta.
Quando le si avvicinò per stringerla tra le braccia le sussurró un semplice "sei tu" all'orecchio che la fece rabbrividire, non si era nemmeno accorta delle lacrime di gioia che le scorrevano sulle guance finché lui non ci passó i pollici e le sorrise di nuovo dolcemente
-hey, non piangere, sono qui-
E lei non poté fare altro che abbracciarlo di nuovo aggrappandosi alla sua camicia.
-cazzo! Allora eri davvero tu! Dio santo!-
-io in persona!-
-facciamo un patto? Facciamo che continuerai a scrivermi? E che non ti dimenticherai di me?-
-e tu cosa mo dai in cambio?-
-tutta me stessa, davvero.-