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Lorenzo's P.O.V.

Avevo paura.

Tanta paura.

Presi un ultimo sospiro,

e entrai a scuola.

Lo so, è strano.

Ma con quello che era successo il giorno prima non mi sentivo proprio di esistere.

Avevo degli amici.

E molto probabilmente, dopo quello che era successo, non ci saremmo più parlati come prima.

E io avevo poca voglia di parlare in quel momento.

Subito arrivato in classe, Niky e Luca mi si avventarono contro con domande del tipo:

"Perché ti sei disconnesso?"

"Come hai fatto a rompere la webcam?"

"Perché dopo non ci hai chiamato?"

"Perché hai ancora paura dopo tutto quello che abbiamo provato?"

"CALMA OK?!?!?!?!?!?!?!" urlai io "HO SOLO UNA FOTTUTA PAURA CHE MI HA PRESO PROPRIO MENTRE STAVAMO PER REGISTRARE, OK?!?!?!?!?!

QUESTA FOTTUTISSIMA PAURA MI ASSALE DA QUANDO SONO NATO, E NON SO COME FARNE A MENO, è DENTRO DI ME. VA BENE?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!"

"Lory ti volevamo solo aiutare" si difese Luca.

"Beh, io non so come altro fare" mi addolcii "...Forse dovreste andare senza di me..."

"NO, LORY! NON SE NE PARLA! SEI STATO TU IL PRIMO A FARE LA PROPOSTA." tentò Niky. Ma ormai avevo deciso.

"Beh, è stata una pessima proposta per me. Forse dovreste portarla a termine voi." conclusi andandomene al mio posto.

Ellie's P.O.V.

Le cinque ore di quel grigio Lunedì passarono in fretta, ma come al solito cazzeggiando.

Quando la campanella suonò, io e Lorenzo ci guardammo all'unisono.

Una risata partì spontanea da parte di tutti e due.

Lo raggiunsi subito dopo dalla mia postazione con lo zaino già in spalla.

E: "Ciao Lory."

L (Lorenzo): "Hey."

Mise a posto le ultime cose nel suo zaino e si alzò di scatto sorridendomi.

Falso.

L: "Andiamo?"

Gli feci un cenno affermativo con la testa.

Uscimmo da quel posto infernale che chiamano "scuola" perché "manicomio dove insegnano anche se non hanno un cazzo da insegnare" suonava male.

Avviandoci verso la fermata dell'autobus gli posi la domanda che mi stavo riservando per non andare a prendere un argomento brutto.

E: "Com'è andata ieri?"

L: "Bene, cosa vuoi sapere di particolare?"

Mi conosce troppo bene. Ma anche troppo poco bene.

Lo fermai e lo guardai dritto negli occhi per qualche secondo.

E: "Cosa ti rende così triste?"

L: "Non penso di aver preso una decisione giusta ieri. Te ne posso parlare?"

E: "Lory... devi farlo."

Salimmo sull'autobus appena arrivato mentre lui prendeva coraggio.

Lorenzo's P.O.V.

Gli raccontai tutto l'accaduto con le lacrime agli occhi.

Non ce la potevo fare.

Nemmeno con Lei.

Arrivati a destinazione, ci incamminammo verso quei due appartamenti, lei che mi cercava di consolare, io che volevo scomparire da quando avevo fatto quella decisione.

"Spero di rivederti meglio presto" mi disse sorridendomi.

"Lo spero anch'io" scherzai io. Ma neanche tanto.

Ci salutammo e le nostre strade si divisero.

Lei avanti, io indietro.

Apro la porta e mi fiondo in camera.

Non piango neanche.

Penso.

Per minuti, ore, ...

All'infinito.

Finchè non mi addormento.

Sogno di essere a ricreazione con i miei compagni.

Ridiamo, scherziamo, e pensiamo a che video fare.

Ma io non faccio più parte di questo equipaggio.

ZATUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII (?)

SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO.

SE AVETE DOMANDE CHIEDETE PURE NEI COMMENTI.

ENNIENTE (???).

GNAUUUUUUUUUUUUUU :3

If I Could Fly... || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora