2. Haggle Vinyl

19 3 0
                                    

Mi piace pensare alle città come se fossero delle emozioni.

Lo faccio anche con la mia città, Londra.

D'inverno Londra è triste, e le gocce di quella pioggerellina inaspettata si incastrano tra i capelli come se fosse rugiada.

D'estate invece è allegra. Le persone popolano le vie, e gli occhi dei bambini al parco brillano sotto la luce del sole caldo d'agosto.

Adoro i rifugi, sapete...quei posti dove ti senti protetto, al sicuro, a casa. Tutti noi ne abbiamo uno, e il mio è senza dubbio Haggle Vinyl, sulla Essex Road. La musica sul vinile suona meglio, e le imperfezioni dovute ai segni del tempo li rendono unici, affascinanti.

Il proprietario è uno uomo abbastanza ambiguo. Se non lo conoscessi penserei che fosse l'attore di un vecchio film western, ma fortunatamente lo conosco.

Mi sorrise.

-Niente scuola oggi, Charlie?

La sua voce sembrava quasi un rimprovero, ma la sua risata tradì il mio pensiero. Era una risata roca e fragorosa, a me ormai familiare. La distesa di vinili in quel negozio era lunghissima, e mi divertiva far scorrere il dito lungo i bordi delle copertine, una dopo l'altra, sentendo e rovine del cartone che li contenevano.

Chissà a chi erano appartenuti prima di essere venduti in quel negozio.

Chissà le emozioni che hanno trasmesso ai vecchi proprietari.

Chissà.

Ero così presa da tutti quei pezzi di storia che dimenticai la sua domanda. Paul mi conosceva, sapeva che mi perdevo spesso nei miei pensieri, e capitava altrettanto spesso che non rispondessi alle sue domande.

Io sono Charlie.

Paul lo sapeva.

La mia attenzione fu catturata da una scritta dorata impressa sulla copertina color porpora di uno delle centinaia di dischi presenti in quella sala.

U2  The unforgettable fire.

Lessi le tracce.

Ne conoscevo solo una, ma qualcosa mi spinse a rischiare.

Presi il disco e lo diedi a Paul, e subito dopo me lo restituì in cambio dei soldi che valeva.

-Ottima scelta, non te ne pentirai.

Il suo sorriso fece sorridere anche me.

-Mi voglio fidare, Paul.

***

Non c'era nessuno in casa quella mattina. Entrambi i miei genitori erano a lavorare, e io di andare a scuola proprio non ne avevo voglia.

Mi sedetti sul letto a una piazza e mezzo che occupava la mia stanza ancora con il vinile tra le mani. Morivo dalla curiosità di ascoltarlo, ma mi promisi che lo avrei ascoltato di sera, prima di andare a dormire.

Quando calava il sole era come se entrassi in un'altra dimensione, in un altro mondo: le emozioni si amplificavano e tutto mi sembrava più brutto. Il mondo mi sembrava più brutto.

Per questo ascoltavo i dischi di sera. Per coglierne il vero significato, la vera essenza.

Il tintinnio del messaggio che mi arrivò mi fece sobbalzare. Dio, odiavo quando mi arrivavano dei messaggi quando ero circondata dalla voce del silenzio.

Lo aprii.

"Char, non immagini nemmeno che pezzo ho trovato ieri sera! Domani te lo porto, devi sentirlo assolutamente.

-Ansel"

Adoravo Ansel, trovava sempre il modo per farmi sorridere.

"Lo sai che sono sempre pronta per questo, Ans"

***

Il pomeriggio sembrava passare più lentamente del solito. Sembrava essere infinito.

La voglia di sentire quel disco stava superando qualsiasi altra cosa.

Quando si fecero le 10 pm decisi che era abbastanza tardi per sentirlo.

Estrassi il disco dalla sua copertina e ci passai delicatamente le dita sopra per sentirne i cerchi incisi. Mi piaceva farlo. Non c'era un motivo. Inserii il vinile nel giradischi e posizionai la puntina.

La musica era allegra, e la stanza si colorò di un colore felice.

Man mano che i brani si succedevano sentivo le palpebre farsi sempre più pesanti, ma cercai di resistere.

L'ultima traccia era MLK.

Mi rannicchiai sotto il calore delle coperte combattendo per tenere gli occhi aperti per altri cinque minuti.

Sleep
Sleep tonight
And may your dreams
Be realized  

La voce giunse così dolce alle mie orecchie che mi fece cedere a ogni sforzo.

If the thunder cloud
Passes rain
So let it rain
Rain down on him  

So let it be
So let it be 

Le palpebre si abbassarono ed il respiro si fece più regolare.

Sleep
Sleep tonight
And may your dreams
Be realized

I suoni sempre più lontani.

If the thundercloud
Passes rain
So let it rain
Let it rain
Rain on him  

La voce ormai sembrava un ricordo lontano.

Saaalve a tutti, è l'autrice e che parla! Ho deciso di scrivere una storia un po' diversa, e vorrei tanto un vostro parere.

Se vi piace lasciatemi una stellina, e se avete qualche suggerimento da darmi per migliorare lasciate un commentino!

-wajtinginthesky

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 30, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

ℓσνє αℓωαуѕ, Ƈнαяℓιє.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora