Ero ancora lí,a rincorrere quel moccioso di sebastian per poi appiccicarlo al muro una volta acchiappato tra le mie mani.
Dopo svariati minuti che correva,arrivò in fondo al corridoio era circondato da mura,non poteva piú scappare,cosí voltò la schiena verso di me e cominciò a camminare all'indietro,era pallido in faccia, percepivo paura nel modo in cui mi fissava,aveva un respiro molto affannato,io smisi di correre facendo un piccolo ghignio e camminando lentamente proprio come stava facendo lui.
Ad un certo punto sbattè la schiena contro il muro,e a quel punto mormorai
"Caro piccolo moccioso,sei intrappola,ora ti faccio vedere io chi comanda"
Lui socchiuse gli occhi e strinse i denti dicendomi
"No,ti prego,non farmi male"
"Lo hai voluto tu babbeo"
Gli risposi posando le mani ai lati della sua testa
"Scu.."
Non gli feci finire la frase che lo avevo giá messo a terra,
Comincia a prenderlo a calci nello stomaco,fino a che sputò sangue dalla bocca. Non volevo rompergli le costole,per ora,mi bastava vedere il sangue.
Ad un certo punto,vidi che cominciò a tossire sangue,cosí smisi,lo lasciai li coricato e mentre ritornavo in classe mormorai
"Vediamo se la prossima volta scherzi ancora sulla morte delle madri altrui"
Detta questa frase cominciai a sentirmi gli occhi lucidi,
cosí mi strofinai gli occhi,senza far notare nulla a nessuno.
Entrai in classe e vidi che la prof mi guardò con uno sguardo come per dire *mezzora in bagno?*
Cosí per evitare di fargli pensare cose non vere gli dissi
"Mi scusi prof ma mi era venuto un mal di pancia assurdo,e quindi sono stata in bagno piú del dovuto,mi scusi ancora" per cercare di non fargli capire che era una bugia mi misi una mano sulla pancia e strinsi un po' i denti,sedendomi al mio banco
"È una palla vero?"
Mi chiese sotto voce sharon che è la mia compagna di banco
"Tu stai al gioco"
Esclamai io
"Va bene signorina,scuse accettate"
Disse la prof di aritmetica mentre cominciò a scrivere vari calcoli alla lavagna..
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Fine scuola uscimmo,
Come al solito io e sharon ci incamminammo verso casa,dato che da poco si era trasferita vicino a me dove purtroppo due signori anziani sono venuti a mancare e i loro figli subito dopo hanno messo in vendita la casa,cosí ci venne ad abitare lei.
Oramai è come una sorella per me,
Dato che la mia non mi ha mai dato molto affetto..
È l'unica che mi conosce veramente.
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CRISS POV'S
"Vieni da me? Tanto i miei..uff,mio padre e mia sorella non ci sono"
Chiesi a sharon con la speranza che mi rispondesse di si
"Ma...okay,vengo"
Dopo quella risposta,saltai dalla gioia,la presi per mano e cominciai a correre dalla felicitá,sembravo una bimba,anche se lo sono,ma dimostro sempre il contrario.
Ad un certo punto mi fermai,non so come e neanche il motivo per cui lo feci,so solo che il mio sorriso calò in un brutale attacco d'asma.
Eh si,ne soffrivo.
"Hey,che hai?"
Mi chiese sharon porgendomi la mano sulla spalla con uno sguardo abbastanza perplesso
"I-io,n-non lo so.."
Non sapevo veramente il motivo.
Ero agitata senza nemmeno capire il perchè.
Cosí alzai la testa,e vidi una macchina nera lunga,era una mercedes.
Ora capivo tutto.
Tra me e mia mamma ce sempre stato un legame molto forte,
Una volta da piccola sognai che fece un incidente,e infatti quando ritornò a casa mi raccontò che stava per sbandare con la macchina in un fosso.
Percepivo tutto,e lei lo stesso nei miei confronti.
Quella macchina era uguale alla macchina di mia mamma,
Quella con cui ha fatto quell'incidente ricordato da tutti..
Mi scese una lacrima e subito poggiai il mio capo sotto il collo di Sharon
"m-mamma.."
Dissi tra mille lacrime..
Sharon era stata in macchina conmia madre,erano molto amiche,mia mamma è sempre stata simpatica e dolce con lei,la trattava come una seconda figlia.
Anche lei riconobbe la macchina,
Mi sussurrò all'orecchio
"Ci sono io."
E subito dopo mi accolse tra le sue braccia,io non esitai a ricambiare stringendo ancor di piú.
"Dimmi che se ne è andata.."
Sciolse l'abbraccio e mi prese il viso asciugandomi tutto il trucco colato
Dicendomi
"Tranquilla,è andata via"
Dopo di che,mi asciugai per bene le lacrime e ci rincamminammo verso casa.
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"Oh shá,vuoi qualcosa da mangiá?"
"Beh.. Dammi la nutella"
Fecimo colazione,
Ci misimo a studiare,
e poi stammo un po' al telefono.
"Ma mi dici che hai fatto a seba?"
Sharon interruppè il silenzio con questa frase che a me fece particolarmente male.
"Devo?"
"Beh,direi,non vorrei tu abbia esagerato come l'ultima volta che i genitori di quella povera ragazzina erano arrivati quasi al punto di denunciarti.."
"Mhh"
Mugolai
"Oddio,criss,che cazzo hai fatto?"
"Gli ho fatto sputare un po' di sangue,manco fosse The Ring,stai calma"
Mi agitai molto in fretta,non volevo parlare di quel mocciosetto.
"Ma come mai?"
Io non risposi,continuando a scorrere varie foto su intagram
"Smettila e dammi retta!"
Mi prese il telefono dalle mani,e non me lo fece riavere fino alla fine del discorso
"Minchia oh,allora,era intervallo. Io ero con dave e gabri,stavamo parlando,e non mi ricordo come,siamo entrati in un discorso molto vario,ovvero la scuola,dicevamo che con tutte le sospensioni avute avrebbero potuto bocciarci,io dissi "ma mio padre non vuole che io venga bocciata",e loro annuirono rispondendo che anche i loro genitori si sarebbero arrabbiati molto;ad un certo punto vidimo un trio di ragazzini di prima che si stavano per mettere le mani addosso con vari studenti intorno disposti a cerchio,allora io feci segno di andare a controllare e cosí fu.
Stammo lí ad ascoltare i loro discorsi da persone infantili
Del tipo "ti ammazzo bastardo"
E Dopo vari calci sentii qualcosa che mi fece andare su tutte le furie.
"Tua mamma zoccola che t'ha fatto,deve morire sia lei che te"
Gabry e dave mi guardarono e mi presero per i polsi mentre cercavo di andare da quel moccioso,
Dopo svariate volte che scuotevo il corpo per togliermi da quelle prese ce la feci,passai in mezzo a tutto il mucchietto,e come al solito tutti mi fecero passare sussurrando fra di loro *oddio ce criss* *oddio ora lo ammazza*.
Andai di fronte a quello che ebbe detto quella frase e
"Che cazzo hai detto?"
Sbraitai,direi che ero molto incazzata. Su discorsi di madri non mi riesco a controllare.
"Chi sei tu?! Non mi fai paura!"
Disse con tono altezzoso,lui non sapeva chi ero.
Povero illuso.
"Dopo lo scoprirai"
Sussurrai io
"Ma ora devi ripetere la frase che hai appena detto a quel povero ragazzo."
"Tua mamma zoccola,deve solo morire,sia lei che tu,ora non ricordo bene cosa ho detto ma il succo è quello"
Mi disse con sguardo impaurito
Era 5 cm piú basso di me,non ero tanto piú alta,ma alla fine parliamo di liceali,non di neonati.
Lo presi per la maglietta e lo spinsi verso il mio naso.
"Facciamo i conti dopo moccioso,ma ritieniti morto fin da ora"
La campanella suonò,gabri e dave mi fecero segno di aspettarli in classe dopo averlo menato. E poi lo stesi a terra tirandogli vari calci nella pancia,fin quando non avrebbe perso sangue dalla bocca. E poi dopo ritornai in classe,ora ridammi il telefono"
"Che stupido,ma come sai che si chiama sebastian?"
"Me lo sono fatto dire"
"Beh,in parte hai fatto bene"
Disse sharon strizzando le sopracciglia e sbuffando
"Come al solito direi,non pesto senza motivo lo sai"
"Su questo hai ragione"
Finito il discorso si fece davvero tardi,oramai era quasi ora di cena cosí la salutai e se ne andò a casa.
Io riaccesi instagram e continuai a sfogliare foto random.SPAZIO PER ME:
HEY PEOPLE.
si lo so,ho eliminato le altre,scusate ma non mi piacevano.
Questa potrebbe diventare piú,boh,mi piace di piú,HAHAHA.
ENIUEI,continuerò non so quando,ma,non in questi giorni perchè sondo molto occupata.
Ho davvero molti impegni.
Scrivete qui se vi piace,e..Boh.
Alla prossima tizi cari❤
Ps:se avete notato il titolo del librò è sempre lo stesso.🎀
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MISTAKES
FanfictionCrystal Shayv,soprannominata criss,una liceale bulla sedicenne,la piú conosciuta nella sua scuola per la sua cattiveria,ma anche per la sua bellezza,lei era diventata cosí per tutto quello che le era capitato da quando sua madre scomparí in un inci...