E anche questa settimana è volata.
Non ho più ricevuto SMS minatori né visto, se non di sfuggita, Mr. Simpatia.
Non che mi interessi, ovviamente.
Che dire di lui, a parte essere scostante e maleducato.
È molto alto, all'incirca sul metro e ottanta abbondante, castano e occhi azzurri. Pieno di tatuaggi e due piercing, uno al labbro inferiore e uno al sopracciglio.
Il classico bad boy insomma.
Ci siamo, per così dire, visti a lezione e per i corridoi. E oltre alle occhiate assassine non c'è stato altro contatto.Disfo il letto e con la mia fedele musica nelle orecchie scendo in lavanderia.
Ne approfitto, visto che quasi tutti sono tornati a casa nel week end.
Scendo le scale e mi avvio verso la stanza delle lavatrici.
Qualcuno mi dà una spallata, così forte che volo per terra.
"Ehi, che cavolo stai attento a dove vai!" Dico infastidita al tipo che mi ha appena buttata per terra.
"Stai attenta tu, stupida" mi ringhia in faccia.Ma senti tu questo! Prima mi fa cadere e poi le offese.
Sento il battito accelerare e la rabbia salirmi al cervello.
Faccio un passo per affrontarlo ma lui spalanca gli occhi, stringe i pugni e ringhiando, con voce spaventosa dice: "Stai lontana da me, evitami come la peste, hai capito?" Oddio questo è pazzo!
Sto per dirgliene quattro quando la luce va via. Due secondi dopo le lampade al neon si riaccendono, ma di lui non c'è traccia.
Dove cavolo è sparito?
Ma la domanda più importante è: come ha fatto a fuggire così velocemente?
Resto come una sciocca in piedi a guardarmi intorno.
Poi vedo i panni per terra, dopo averli raccolti vado a fare la lavatrice. Mi incanto a vedere il cestello girare pensando a cosa è successo.
La spalla che mi ha colpito mi fa male, sicuramente spunterà un bel livido.
Ma i miei pensieri vanno sempre nella stessa direzione, lui.
Non mi capacito davvero, come cavolo ha fatto ad essere così veloce? E le luci poi si sono spente nel momento propizio.
Dopo tre anni con Ross fiuto subito le stranezze e questa lo è di certo. Devo indagare, ma da dove parto che non so neppure come si chiama? Non saprei da dove cominciare e a chi chiedere.
Di sicuro in segretaria non mi dar...
Ma certo! Mi batto la mano sulla fronte.
Dirò di aver trovato un libro, dando una descrizione sommaria di chi lo ha perso e mi farò dire di chi è, almeno glielo posso restituire. Sono un genio!
La lavatrice è finita e metto le lenzuola nell'asciugatrice finendo di definire il mio piano.
Non appena avrò informazioni sufficienti indagherò su questo ragazzo misterioso.
Ho deciso di andare subito in segreteria. Voglio mettere il mio piano in azione.
Aspetto l'ora che ci vuole per asciugare le lenzuola, poi salgo di corsa in camera butto tutto sul letto, arraffo un libro a caso e corro in segreteria."Buongiorno cara" mi accoglie sorridente la segretaria, Miss. Dobson.
"Buongiorno miss Dobson, senta avrei bisogno del suo aiuto.
Stamani in lavanderia è caduto questo libro ad un ragazzo.
Purtroppo non lo conosco e vorrei sapere se lei, che ha un'ottima memoria, sa chi sia" la liscio.
"Oh cara, dimmi un po' com'è questo ragazzo?" Vuol sapere.
Perfetto, funziona!
"Beh è alto, castano. Non saprei dirle gli occhi, l'ho visto solo di spalle. Ma una cosa la ricordo, è pieno di tatuaggi" speriamo bene.
"Ma certo, aspetta che controllo.
Oh sì, è certamente lui il ragazzo.
Kol Mikaelson stanza 322.
È sul tuo stesso piano." Mi racconta sorridente.
Le rimando un sorriso a 32 denti e la ringrazio svariate volte.
Volo di nuovo in camera e accendo il pc. Apro Google Chrome e digito Kol Mikaelson...
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FanfictionPubblicata il 28/05/2016 SIAE. "Ehi, che cavolo... stai attento a dove vai!" Dico infastidita al tipo che mi ha appena buttata per terra. "Stai attenta tu, stupida!" Mi ringhia in faccia. Ma senti tu questo, prima mi fa cadere e adesso le offese. Se...