Di come Giove e Jason adorano il 1 di Aprile

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Nico Di Angelo, il figlio di Ade, il Re degli Spettri, e uno dei Tre Grandi dei due Campi... Sta correndo da una parte all'altra della sua cabina da più di un'ora, disperato, alla ricerca di una sua maglietta o dì qualunque cosa da indossare che non sia nera.
Ma lui ha tutto nero, miseriaccia!
E pensare che è anche in ritardo, Will lo ucciderà! E anche suo padre lo ucciderà!

Ma andiamo in ordine.

Alcuni mesi prima, esattamente il giorno di S.Valentino, dopo la figuraccia fatta con il figlio di Apollo a causa dei genitori, Will e Nico si sono messi d'accordo per fare un giro turistico degli Inferi perché, testuali parole di Will, "Quel posto e fichissimo!"

Così, da bravo figlio di Ade, Nico si rimbocca le maniche e fa un bel respiro profondo.
E, come ogni semidio coraggioso che si rispetti, spalanca la porta della cabina tredici per correre alla Spedy Gonzales verso la cabina 1.
Non si è accorto, però, di avere addosso solo un paio di pantaloni.
In questo modo, tutte le ragazze (specialmente figlie di Afrodite) che gli passano vicino emettono sospiri sognatori.
Nico sembra non farci caso e, arrivato nei pressi della cabina 1, inizia ad urlare il nome del suo migliore amico.
Quando si ferma sulla porta per riprendere fiato, quest'ultima si spalanca.
Jason lo guarda, frastornato.
"Cosa c'è?" Chiede.
Solo in quel momento Nico si accorge che Jason ha addosso un paio di boxer e non indossa nemmeno gli occhiali.
Pochi secondi dopo nota, sul letto di Jason, Piper che si copre velocemente con il lenzuolo.

"Ehm... Scusate io..." Balbetta Nico.
"Di cos'hai bisogno, Nico?" Chiede Piper con un tono dolce.
"Io... DevovedereWillenonsocosamettere." Borbotta tutto d'un fiato.
"Cosa?" Jason aggrotta la fronte.
Il figlio di Ade fa un respiro profondo "Devo vedere Will e non so cosa mettere." Ripeté più lentamente.
Jason, seguito subito sa Piper, emette un urletto acuto e sorride, tirando Nico per un braccio e facendolo entrare nella sua cabina.
"Oh dei! È fantastico! Tu e Will! La Solangelo regna!"
Piper, che intanto era riuscita ad indossare la biancheria e una maglietta di Jason che le arrivava al ginocchio, corse ad abbracciarlo urlando qualcosa di simile a "Io lo sapevo! Viva la Solangelo!"

Nico, che non aveva capito né cosa fosse la Solangelo né il motivo di tanto femore, stava pensando ad un modo per andarsene da quella cabina piena di matti.

"Tieni questa!" Disse Jason, ghignando, porgendogli una maglietta gialla e arancione dagli orrendi motivi floreali.
"Mi è un po' piccola e non l'ho mai messa!" Disse tutto contento.
Chissà perché pensò Nico prendendo la maglietta.
A Will dovrà piacere per forza, altrimenti lo sbrano.
Con l'aiuto, non chiesto, di Jason Nico si mise l'indumento e constatò ce gli stava a pennello. 
"Ehm grazie." Disse.
"Ti sta benissimo! A Will piacerà di sicuro e sono certo che presto vedremo piccoli Solangelo girare per il campo!"
Piper annuì, con gli occhi a cuore. "Divertiti Nico! E facci sapere tutto!"
Il figlio di Ade ringraziò ancora una volta e corse fuori dalla cabina, era in ritardo!
Si diresse come un razzo all'albero di Talia, dove aveva appuntamento con Will,  sperando che il biondo non sen ne fosse andato.

Quando arrivò al luogo prestabilito sospirò, sollevato, incontrando gli occhi azzurri del figlio di Apollo.
"Ti hanno già fatto il pesce d'a"Aprile?" Chiese Will.
"No, è un po' strano non trovi?"
"Naaa."
"Andiamo?" Chiese Nico cercando di riprendere fiato.
"Certo." Will sorrise, gli prese la mano e sparirono nelle ombre.

"Questo posto è una vera forza!" Disse Will.
Nico lo aveva portato vicino alle praterie degli Asfodeli, vicino al fiume Stige e adesso i due si stavano dirigendo verso il palazzo di Ade per incontrare il padrone di casa.
"A proposito, bella maglia." Commentò Will.
Nico sorrise.

Quando entrarono nella sala del trono il suo sorriso si spense.
"Papà!"
"Ciao Nico! Will! Ben arrivati!" Li salutarono i signori degli Inferi.
Will salutò, cortese, entrambi gli dei, non capendo perché Nico si fosse scaldato tanto.
"Will, ti piace come ho arredato?" Gli chiese Persefone.
"È fantastico, mia signora." Disse Will visibilmente incantato.
Tutta la sala del trono era invasa, piena, straripante di fiori gialli, rossi e arancioni.
La dea indossava un delizioso vestitino dai colori del tramonto e sorrideva entusiasta del suo lavoro.
Nico continuava a fissare Ade senza parole. Il dio, accortosi di cosa stava guardando il figlio, abbassò lo sguardo.
"Papà, perché abbiamo la stessa maglietta?!"
Ade guardò la moglie "Me l'ha regalata Persefone!"

La dea arrossì "Me l'ha data Zeus dicendomi di fartela indossare per questa occasione."
All'improvviso la due magliette si illuminarono e al centro apparve una scritta su una  keep calm and don't kill anybody e sull'altra il re degli spettri regna.
Ade si irrigidì "Zeus..." Ringhiò.

L'intera sala del trono venne invasa da una voce tuonante "Buon pesce d'aprile, fratellone!"

Da qualche parte, su nel mondo dei vivi, Jason se la stava ridendo con il padre per l'ottimo scherzo.

A Nico scattò un tic all'occhio.
Jason pensò digrignando i denti Jason, questa me la paghi.

Angolo autrice: ehilà! Ecco un nuovo piccolo episodio della vita di Ade e Nico, non so perché ma sono fissata con le solangelo in questi giorni.
Se avete consigli, spunti, idee o vorreste vedere scritto qualche momento della vita familiare dei nostri personaggi ditemelo, perché non ho più spunti.
Alla prossima!
Votate e commentate.

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