Pian piano la mia voglia di poggiare i piedi per terra mi crebbe e quindi dopo poco...dato anche l'orario, mi alzai. Ero come per dire un nomade della Slovenia che girovagava per lunghe vie alla ricerca di un posto nel quale aspettare le 6 per poter incominciare il mio rito che ormai pratico tutti i giorni, dopo una rilassante doccia e ovviamente essermi vestito, mi nutri di una abbondante colazione...cosa che ormai non faccio più, latte biscotti, fette biscottate con marmellata alle fragole e succo alla pera, un giusto equilibrio per poter incominciare la nuova avventura così tanto attesa. Arrivano le 7 : " mancano 10 minuti finalmente potrò scendere". Arrivarono le 7 e 15 ed io, salutando in fretta i miei scesi le scale come mai avevo fatto, mi immaginavo come un guerriero che avesse tutto per se una missione da intraprendere in quel posto , a quell'ora per ben 9 mesi! Tutto sembrava più bello, le strade erano illuminate dal calore del sole , che portava via con sé l'ebrezza, della così tanto desiderata estate, e che a poco avrebbe dato spazio al cupo autunno. Le foglie verdi, al fruscio del vento riuscivano a cordinare , una musica dolce, che veniva sovrastata dai rumori del primo mattino, la signora che spazza la strada, le macchine, i primi viaggiatori che si dirigono nei bar.

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