Capitolo 2

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Finalmente ero fuori da quella specie di collegio per adolescenti impauriti.
Il problema era uno, solitamente a casa mia precisamente nel mio appartamento, in cui abita anche la mia famiglia, è il luogo in cui i miei pensieri fanno le capriole, potrei andare allo show dei record per quanti pensieri ho intrecciato in un solo minuto.
Oggi il mio principale pensiero riguardava quel bastardo, stupido, stronzo e sexy di Jake, si proprio lui. Ma perchè? Non lo so nemmeno io.
So solo che tutto il pomeriggio ho fatto film mentali su come smerdarlo davanti a tutti, anche se non ne sarei capace, ma sempre dettagli.
All'improvviso un suono familiare mi risveglió da questi sogni, era il mio telefono.
Miri mi stava chiamando.
"Dimmi tutto cocca"
"Devi venire Kess!! Jake e Marc stanno discutendo non so per cosa!!"
"Oddio ma dove siete?"
"Di fronte scuola"
"Arrivo."
Chiusi la chiamata, e subito mi chiesi per quale motivo Marc stava discutendo con Jake, che sicuramente non conosce.
O forse ero l'unica a non conoscerlo? Sono davvero così sfigata?

Quando arrivai a scuola Jake aveva gli occhi rossi di rabbia, e le vene del suo collo erano visibili da una decina di metri.
"Tu! Proprio tu!" Mi urló indicandomi.
"Jake cosa vuoi stavolta?"
Venne verso di me, quasi correndo, trascinandomi lontano da tutti e tutto.
"Cosa fai?"
"Devo parlarti!"
Mi scaraventó al muro, stringendo i miei piccoli polsi.
"Ahia, fa male.."
"Ah, scusa non era mia intenzione.." Per la prima volta mi sembró calmo.
"Cosa devi dirmi?"
"Perchè Marc era così incazzato con me?!" Ecco ritornato il solito stronzo.
"Non lo so!! Miri mi ha chiamato poco fa dicendomi che vi stavate litigando e quindi sono venuta a vedere quello che stava accadendo."
"Mi ha detto che non devo sfiorarti neanche di un millimetro." Disse accennando una piccola e fastidiosa risata, ma quanto è irritante questo ragazzo?
"E tu sei arrabbiato per questo motivo? Ma sei pazzo" dissi, andando via da questo schizzofrenico.
Si poteva essere più stupidi di così?
In lontananza vidi Marc, "perchè mister "so sexy" era così arrabbiato?"
"Gli ho semplicemente detto di stare alla larga. Ha cominciato a fare il pazzo, ha problemini seri il tipo ah."
"Molto seri direi" così ci unimmo in una fragorosa risata, da tanto non ridevo con lui.
Anche se dentro di me non gioivo così tanto.
Sono sicura che sotto c'è qualcos'altro, Jake non avrebbe motivazione di "incacchiarsi" così per una banale frase. Cosa sarà? Io l'ho detto che è strano questo tizio, ma suscita tanta curiosità in me. Che dire, riusciró a scoprire cosa nasconde questo ragazzo in un modo o nell'altro.
* * *
Odio svegliarmi così, è peggio delle urla di mia madre al mattino, odiavo e odio la sveglia, non smetteró mai di dirlo.
Misi le prime cose che trovai, non facendo mancare le mie adorabili superstar rosse.
Oggi, come sempre presi l'autobus e giunsi fino a scuola, tutto una monotonia no?
Sono le 8:00, fortunatamente sono arrivata in tempo dato che le lezioni iniziano alle 8:15.
"Hey Kess!"
Mi girai, era Jake.
"Ciao pazzo." Lo dissi con così tanta indifferenza che diede fastidio anche a Miri che era sbucata all'improvviso.
"Fredde oggi?" Mi chiese lui.
"Mi pare che ci sia ancora tempo per il pieno inverno, non credi?"
"Squallida Smith." se ne andó sculettando, sembrava una papera, che ridere.

"Apposto Kessy?" Mi chiese Miri.
"Kessy? Comunque si, te? Sembra che non ci vediamo dal 2000" accennai un sorriso.
"Sisi Kessy, Jake non è male dai! Guarda come quelle oche lo seguono! Dai è un bel pezzo di manzo."
"Prima parli di oche poi di manzo, abbiamo forse fame Signorina Lewoschi?"
"Un pochino, ma non di cibo."
"Mi sa che quella cotta sei tu."
Me ne andai, non potevo più sentire o vedere qualcosa che riguardava quel ragazzo stupido. Non lo conoscevo neanche, eppure appariva in ogni parte, ma soltanto da ieri. Era forse un fantasma?

"Buongiorno ragazzi, andata bene la riunione di ieri?"
Edward, uno tra i più montati della classe rispose al professore.
"Non abbiamo parlato molto, Jake vuole essere sempre il primo in tutto, non è giusto. Dovrebbe dare spazio agli altri."
Venne interrotto da Jessy, una tizia che pensa che il mondo ruota solo ad ogni cosa che riguarda lei "prof! Ma non è vero! Jakson si è solo offerto, e poi chi non vorrebbe un figo come lui? Solo le tipe come Smith" si mise a ridere, quanto la odiavo. Ha sempre cercato di rendermi la vita difficile, nell'ultimo periodo ha avuto molti impegni non dando molta attenzione a me, per mia fortuna.
"Penso proprio che le "tipe" come te non dovrebbero neanche avere la bocca per parlare, quindi pulisciti la bocca prima di nominarmi Dennidy, ah e comunque si chiama Jake." Mi sentivo realizzata, le stava bene.
"Qualcuno parla di me?"
All'improvviso entró Jake, era diviso insieme a dei suoi compagni simili a lui.
"No Jakso..emh Jake, ti stavo solo difendendo da lei." Disse indicandomi. Ma che?
"Ma lo stavi difendendo da cosa?"
"Basta ragazze! Basta così. Signorina Dennidy si dia una calmata."
Lo adoro.
La lezione fortunatamente proseguì nel meglio dei modi, ogni tanto Jake mi fissava con quei occhi profondi. E io ricambiavo, distoglieva lo sguardo sempre lui per prima, mai io.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 30, 2016 ⏰

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