Capitolo 1 - IL SOGNO

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ed ecco che mi sveglio nuovamente con il respiro molto forte e il cuore che sembra come impazzito... ormai è sempre lo stesso sogno... sempre quello... ci ho fatto l'abitudine.
Mi sveglio la notte tutta sudata e in preda al panico, anche se non capisco perché, mi sento come un qualcosa che preme contro di me, che mi fa male, sento un senso di soffocamento, respiro a fatica e ripenso sempre a quel sogno che mi sta sconvolgendo... non capisco cosa sia, non capisco proprio.
Ho paura, forse, ho paura che possa accadere anche a me, ma io non mi sento malata, non mi sento al punto di essere ricoverata o "ospedalizzata" come mi hanno detto i medici: " se continui così Viola saremo costretti a farlo, sarai ospedalizzata se continui cosi".
MA PERCHÉÉÉÉÉ???? Vorrei tanto capire da cosa capiscono e cosa è che fa venire in mente loro che io potrei essere "ospedalizzata". Le persone che vanno in ospedale significa che hanno dei problemi, gravi, e quindi io non sono una di quelle, non sono né malata, né ho dei problemi gravi.
Tornando al sogno...mi sveglio e ripenso a quell'ospedale in cui finalmente sono riuscita a farmi delle amiche vere e non più una o due, ripenso a quella tavola lunghissima dove ci portavano da mangiare ciò che era stato prestabilito, ciò che volevano che mangiassimo. Io, lì, seduta con tutte le altre che guardo il cibo con disprezzo e con la voglia di vomitare che sovrasta tutte le altre emozioni, che mi isola da tutto e tutti, ed è in quel momento che mi sveglio.....sono nel mio letto, seduta con il fiatone, il nodo alla gola e la voglia di prendere alzarmi, correre in bagno a vomitare tutto anche i sogni, i pensieri, le emozioni,....ma non posso, i miei genitori lo hanno scoperto. "Sei stata una stupida, loro adesso che lo sanno ti massacrerano, ti vorranno far mangiare per forza, ti obbligheranno anche se non vorrai", ormai sono abituata mi insulta sempre e soprattutto mi parla sempre, ed è lei...ANA, il nome che le ho dato perché la psicoterapeuta si è alzata un bel giorno e ha pensato di farmi fare un giochino stupido e mi ha detto: "Senti Viola, ti va se io e te adesso facciamo un gioco? È semplice... diamo il nome alla tua vocina, a quella persona che ti parla", avrei voluto tanto dirle: "ma sei stupida o cosa?" Ci mancava solo di mettersi a dare i nomi a delle stupide vocine...
(Ancora non mi sono presentata: sono Viola, ho quasi 14 anni, sono alta 1.67 e peso 46.4 kg e i medici credono che io sia malata, una persona non deve essere per forza malata se perde qualche chilo perché è grassa.)

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, e spero che vi piaccia la storia, lo spero tanto, spero davvero tanto che qualcuno possa apprezzare la mia storia come nessuno ha mai fatto.
Il prossimo capitolo sarà più bello lo prometto, accetto qualsiasi consiglio mi sia dato, quindi ditemi pure...
Con questo vi saluto, un bacio 😘 a tutte...
P.s.= se qualcuno avesse bisogno di qualsiasi chiarimento oppure un consiglio, o abbia semplicemente voglia di sfogarsi io ci sono....

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