《Sei così lento fratello, mi sorprendi sempre di più》 una soave risata si levò alta nel cielo.
Asgard era particolarmente silenziosa quel giorno, forse troppo
C'era così tanta calma che Sigyn riusciva a sentire il rumore della sua matita scorrere lentamente sul foglio ruvido, appoggiato sul suo ginocchio.
Era seduta all'ombra, dove un leggero venticello spostava alcuni ciuffi biondi della fanciulla, con una tale delicatezza da sembrare una di quelle dolci carezze che solo le madri amorose sanno donare.
Con una mano reggeva il foglio su cui stava disegnando, mentre con l' altra dipingeva con una maestria e scioltezza del polso, da fare invidia ad una ballerina di danza classica.
Alzò lo sguardo, solo per riabbassarlo poco dopo e si concesse di disegnare un altro particolare.
《Mi sto solo riscaldando caro fratellino》 un'altra risata riempì l'aria, subito dopo un colpo di lancia.
Sigyn era bella, di una bellezza semplice e disarmante: i riccioli della tonalità del grano fungevano da cornice di uno dei visi più dolci e delicati che chiunque avesse mai visto. La pelle del colore del latte, tranne che per due gote dalla sfumatura rosa pastello, mettevano in risalto degli occhi che allo stesso tempo erano oceano e cielo, urle e silenzio, diamante e rubini.
Portò nuovamente l'attenzione sul suo foglio, questa volta scegliendo una matita verde smerlado. Con essa si dedicò dapprima alle iridi del giovane, donando loro vita propria, per poi dedicarsi alla veste.
Sorrise internamente e questa volta usò il nero. Iniziò a contornare i suoi occhi, poi le pupille ed infine i capelli.
Come ultimo colore scelse il rosso. Con quel rosso ci disegnò le labbra, più scure al centro e leggermente più chiare agli angoli.
Alzò lo sguardo nuovamente e si concesse un vero e proprio sorriso vivo.
Vedere Loki, ma soprattutto sentirlo divertirsi, era una delle gioie che il suo lavoro le procurava.
Chiuse il taquino, e lo rimise al suo posto nella cinta del vestito.
Decise semplicemente di osservare i due fratelli esercitarsi nella lotta con le lance, nell'arena esterna del palazzo reale.
Era semplicemente stupendo, ma in fondo per lei lo era sempre stato, fin da bambini.
Purtroppo, a causa della diverse classi sociali, i due furono costretti a separarsi per un periodo e mai tanto dolore aveva lacerato il cuore della dolce fanciulla.
Solo Dio sa che gioia provò Sigyn il giorno in cui Loki andò a prenderla a casa, dopo essersi impuntato col padre sul fatto di volere solo lei come servitrice, in modo da avere più occasioni di stare assieme.
《Sigyn, mi prepareresti un bagno profumato e caldo, per favore? 》 il Dio aveva appena finito di combattere e si era avvicinato all'inserviente con il fiatone e un sorriso sulle labbra, i capelli neri corvino tirati indietro se non per qualche cioccia incollata alla fronte sudata, altre piccole gli ricadevano ai lati delineando il suo viso regalee.
《Certo, mio Signore》
《Sigyn, puoi chiamarmi Loki, lo sai che mi dá fastidio se mi chiami "Signore"》 corruciò le labbra e la fronte, mentre si faceva levare il mantello dalla ragazza.
《Mi scusi..》 mormorò portandosi il labbro inferiore tra i denti e si diresse velocemente all'interno del palazzo.
Fece le scale abbastanza in fretta, con una mano a sollevare la gonna azzurra che le ricadeva dolcemente lungo i fianchi delineando il suo corpo snello, l'altra appoggiata alla ringhiera per aiutarsi.
Arrivata nel bagno di corte del Dio, aprì l'acqua fino a scaldarla, ormai aveva imparato la temperatura che era più gradita a Loki.
Si alzò sulle punte ed aprì l'anta del grosso armadio che conteneva tutti gli olli e profumi più buoni dell'interna Asgard. Ne cosparse un po' nella vasca e accese qualche candela al profumo di rose e gelsomino.
Chiuse la porta, una volta uscita dal bagno, e si diresse verso la camera del suo padrone.
Prese un profondo respiro e, poi, bussò alla porta.
Ad aprirle fu un Loki con solo un asciugamano alla vita, pronto per andare in vasca.
Sigyn si sentì avvampare e fece qualche passo indietro
《Allora! È pronto il mio bagno?》
《S-si ero venuta a chiamarla per questo Si-》 ma si bloccò ricordandosi di quanto il Dio l'avesse rimproverata per averlo chiamato "Signore" in svariate situazioni. Abbassò leggermente lo sguardo e avvampò maggiormente quando Loki le prese la mano, la baciò e
《 grazie mille》 le sussurrò
《 si figuri..è il mio dovere》 fece un piccolo inchino con la gonna e l'altro, sorridendo, uscì dalla sua stanza per dirigersi verso il bagno pronto.Non le capitava spesso di arrossire e, se lo faceva, era sempre a causa del Dio delle malefatte. Si morse il labbro e si diresse verso la sua stanza, ad attenderla c'era la sua amata chitarra classica, la sua compagna d'avventura da una vita.
La prese tra le mani e, mentre le sue dita delicate iniziarono a muoversi e la sua voce iniziò ad intonare le parole della sua canzone preferita, la sua mente iniziò a vagare nel passato, a quando era solo una bambina.
I Know that I've been messed up
But you never let me give up
All the nights and the fights and the blood and all the break ups"Sygin! Sygin, che succede? Perchè piangi?"
"Oh Loki sono così..distrutta, non ce la faccio più, ti prego ho bisogno di te..ora"
"Sto arrivando principessa, tieni duro"
But, yeah, you understand
Yeah, like no one else can
But know that we don't look like muchMi abbracciò, mi abbracciò così forte che mi sembrò di soffocare.
Solo lui mi capiva, mi capiva più di chiunque altro.
We both know what they say
But they don't stand a chance becauseWhen I'm with you
When I'm with you
I'm standing with an army
I'm standing with an army"Ahahaha Loki smettila" caddi a terra per cercare di schivare l'ennesima palla di neve, non mi divertivo così da non so quanto tempo, mi era mancato tantissimo
Sentii freddo sulla punta del naso e vidi tutto bianco per qualche istante. Spostai la neve fredda e candida dal mio viso ed iniziai a ridere. Non persi tempo e raccolsi una palla di neve lanciandogliela contro.
Fece uno sguardo buffo prima di cadere a terra e fingersi svenuto.
Ridacchiai correndo nella sua direzione e gli saltai addosso iniziando a fargli il solletico. Subito aprì gli occhi e fece un sorriso enorme
"Okay okay principessa, hai vinto tu!"
Dark times
You could always find the bright side
I'm amazed by the things that you would sacrifice
Just to be there for me
How you cringe when you sing out of tune oohMi prese la mano e mi fece un sorriso.
Alcuni ciuffetti ricci erano cresciuti e gli contornavano il viso.
Eravamo amici solo da qualche mese, eppure quel bambino era diventato parte fondamentale della mia vita.
"Avanti Sygin muoviti!" corsi assieme a lui fino ad arrivare in cima ad una collina, il sole stava tramontando ma l'aria continuava a riscaldare.
Si abbassò a raccogliere un fiore e me lo porse facendo un sorriso mentre arricciava il naso.
"Mi prometti che rimarremo amici per sempre Loki?"
"Lo prometto Sygin, ti voglio tanto bene" e mi abbracciò, il nostro primo abbraccio.
Standing with an army.
La sua voce si affievolò, rotta dal pianto. Alcune lacrime iniziarono a scendere lungo il suo viso, lenta, fino a cadere sulla chitarra che teneva tra le mani.
Sorrise, ripensando a tutti quei piccoli momenti passati tra di loro e un sussurrò si levò nel cielo.
"Ti amerò per sempre, Loki, da sempre e per sempre"
Angolo Me
Salve a tutte e grazie di aver letto il prologo della mia nuovissima storia!
Spero che come one shot vi sia piaciuto, adoro Tom, è il mio attore preferito ed è inutile dire che amo il personaggio di Loki.
Shippo troppo Loki con Sygin ed era da un pò che stavo pensando di creare questa storia.
In questo capitolo si vede una Sygin mentre ha dei flashback mentre canta la sua canzone preferita, ossia quella che ha dedicato alla sua amicizia con loki (la canzone è army di ellie goulding) che lei vorrebbe fosse più di un'amicizia.
E niente spero di aver suscitato quale lacrima! Se si fatemelo sapere, il vostro supporto è importante per me
BottomLouis_ ♡♥
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The Servant || Loki OS ||
FanfictionSigyn è la serva di Loki, Dio dell'inganno. Amici d'infanzia destinati a due diverse strade.