SPARA!

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Quel giorno,avvisai gli altri che avrei ritardato.
Luka peró,capì subito cosa dovevo fare e segretamente mi venne dietro.
Raggiunsi il luogo dove solitamente si accostava lo spacciatore per vendere droga.
Lo trovai li,mi vide e con tono minaccioso reclamó il suo sporco denaro che,tuttavia, io non possedevo affatto.
Non poté far in tempo a dirmelo una seconda volta che gli puntai una pistola contro.
Si,ero pronto ad ucciderlo. non potevo vivere cosi nel terrore di poter perdere qualcuno per mano sua, o addirittura perdere la vita.
Non mi prese sul serio,anzi,mi prese in giro dicendo che non ne avevo il coraggio.
urlai per zittirlo anche se ,purtroppo, di coraggio non ne avevo e non sarei mai riuscito a sparare.
<Spara!> mi gridava, con un sottile ghigno.
<Spara se hai le palle>
Compiaciuto,mi fece notare l'evidenza e riuscì a farmi buttare via la pistola.
Era un trucco per farmi abbassare la guardia. Prendenomi di nuovo in giro,mi puntó sta volta lui una pistola e, a mia consapevolezza,lui non si sarebbe fatto scrupoli a spararmi. Per me era davvero la fine.

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