É strano pensare al coraggio e alla paura come a due lati di una stessa medaglia ma ,se ci fermiamo a riflettere,anche solo per un secondo,noteremo che solo nelle situazioni in cui abbiamo avuto molta paura e credevamo di aver perso noi stessi abbiamo dato veramente prova di una forte determinazione e di un grande coraggio. Mi ha sempre suscitato un senso di estremo stupore questo aspetto dello spirito umano,é assolutamente incredibile notare come esso si manifesti così forte e tendente alla perfezione,temerario e incurante dei limiti della realtà,così difficile da spegnere. Per questo motivo passavo molto tempo ad osservare le persone intorno a me,in particolare quelle che ritenevo amiche; notavo come arrivavano al successo superando ogni delusione,come reagivano davanti alle difficoltà e come affrontavano il fallimento con un sorriso in volto. Le vedevo ai limiti di un precipizio,prossime a una rovinosa caduta o in bilico su un filo così sottile da essere spezzato dal loro stesso respiro ma ,nonostante tutto intorno a loro fosse orribile e degno di essere temuto,continuavano a credere di essere destinate al Paradiso. Erano dei guerrieri,combattevano per quello che credevano e vincevano. Lo ammetto,provavo una forte gelosia nei loro confronti perché non riuscivo a mostrare il loro stesso coraggio e la loro stessa forza. Mi guardavo allo specchio e tutto quello che vedevo era una semplice ed inutile eccezione a una regola volta a dimostrare quanto lo spirito umano fosse grandioso. Io non ero e non dovevo essere come loro,dovevo semplicemente essere un consigliere,una voce fuori dal coro,incapace di lottare per i propri sogni perché non dovevo sognare.
Avevo scelto di sottostare alle regole del mio leader,avevo rinunciato alla libertà di pensiero e di parola,alla libertà di essere quello che desideravo e alla libertà di pensare liberamente. Avevo scelto la totale uniformità con le ideologie del leader e del resto del gruppo anche se non le condividevo. Credevo fosse la scelta giusta,temevo la solitudine perché sapevo di non essere abbastanza forte da lottare contro il mondo per quello in cui credevo e ancora di più temevo l'idea di dover mostrare senza rimpianti quello che ero realmente perché,in fondo,non lo sapevo neanche io. Avevo costruito la mia identità sulla base di stereotipi precostituiti e sul volere delle altre persone. A un consigliere veniva richiesta oggettività assoluta,un pensiero matematico e scientifico,delle ampie conoscenze in tutti gli ambiti e la capacità di avvicinarsi il più possibile alla perfezione. Non doveva avere immaginazione,non doveva credere nell'infinito o nella possibilità dell'impossibile,non doveva ascoltare le emozioni e,cosa piú importante, doveva seguire gli ordini del suo leader. Mai nella storia era esistito un consigliere rivoluzionario o semplicemente in grado di pensare liberamente. Il mondo di un consigliere doveva essere privo di colori. Solo in questo modo sarebbe stato possibile per lui valutare tutti gli elementi a favore e a sfavore di un problema fornendo una soluzione con un'ampia probabilità di successo a cului o colei che richiedeva il suo aiuto.
Così ho cambiato la mia personalità, non perché lo desideravo ma perché era quello che dovevo fare. Non conoscevo un altro modo per sopravvivere. Aveva fatto i miei calcoli,analizzato ogni singola possibilità e avevo fatto la scelta più ponderata e razionale. Avevo liberamente scelto una vita in catene per paura di quello che la libertà avrebbe comportato. Dovevo solo controllare le mie emozioni come avevo sempre. Tutto sarebbe andato alla perfezione,nel migliore dei modi possibili,mi bastava semplicemente chiudere gli occhi e accettare la mia nuova condizione di suddito al servizio di un sovrano assoluto che pretendeva il mio silenzio e la mia totale obbedienza.
Cosí ho chiuso gli occhi e ho iniziato a sprofondare,sempre più giù fino a toccare il fondo.
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Le confessioni di un ex consigliere
Fiction généraleA volte un guerriero é costretto a diventare un semplice consigliere ma a volte un consigliere é costretto a diventare un guerriero.