Capitolo 2

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È lunedì mattina.
Fa freddo, tengo le mani in tasca.
Tengo gli occhi rivolti verso il basso.
Mi siedo sulla panchina di legno difronte a me.
Tiro fuori "il libro dove scrivo le cose che stanno accadendo" e inizio a scrivere:
"Sono seduta qui. Fisso il vuoto negli occhi delle persone che[...]"
Aspetta.
Si sta avvicinando una ragazzo.
Sembrerebbe che stia venendo da questa parte.
Si siede accanto a me.
Faccio finta di non averlo visto.
Era carino.
Io continuo a scrivere...
Scrivo e scrivo...anche se non c'è nulla da dire.
C'è solo nebbia, freddo, il rumore  delle macchine, io e questo tizio inquietante.
Con la coda del mio occhio destro mi accorgo che mi sta fissando.
Credo che stia guardando quello che scrivo.
Ma non ce la faccio a scrivere con questo essere così vicino che guarda quello che faccio.
È imbarazzante.
Vorrei raccontare in questo mio "quaderno" la "cosa imbarazzante" di adesso.
Ma non posso perché lui legge tutto.
Ufff.
Ora mi alzo. Non mi piace che mi fissa. Ora sto raccogliendo lo zaino, pronta per andare via, quando poi, però, mi chiede:
-Come ti chiami?_
-Onicka_
-Io James!_

Cercavo una soluzione per andarmene.
Quindi ho risposto in fretta:
-Sì okay, bello. Graziepregociao_
-Mh...okay. ciao...- Ha detto strano.

Stavo iniziando a sudare.
Per fortuna sono riuscita a fare in modo che il discorso finisse velocemente.
Torno a casa.
Non ho voglia di andare a scuola oggi.
Mi sdraio sul letto con le cuffie e musica alta.
Mi addormento. Sono stanca oggi.

Sono Il Nulla Contro TuttiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora