É mattina.
sono fuori dal cancello della scuola.
Sono arrivata presto e io odio arrivare presto.
Tutti mi guardano...mi fissano e non sopporto quando fanno così.
Tengo la testa rivolta verso il basso.
Faccio finta di non vederli.
C'è sempre quel ragazzo.
Mi osserva e sorride.
Io mi appoggio al muro ormai grigio della scuola.
lui si siede accanto a me e mi chiede:
-Non vai con le tue amiche?
-quali amiche? Ti sembra che loro lo sono?- ho risposto.
-Non saprei...non so se ci hai parlato
-io no. Ma loro si. Mi dicono solo offese. Sono ragazze patetiche...infantili.
-Tu sei diversa_ ha detto
-Cioè...?
-Cioè che..le altre si credono "Dio". Si credono belle solo loro.
Io invece credo che la bellezza si vede dal cuore.
-Ah... comunque scusa per l'altra volta che sono andata via di fretta- ho risposto.Ecco. Il suono della campanella.
Devo entrare in classe. Le nostre strade si dividono. Lui al primo piano ed io al secondo.
Le ragazze ridacchiavano spingendomi per le scale.
In questo momento provo profondo odio per tutti.
Mentre percorro il corridoio mi ricordo che c'è il compito in classe.
Entro e ci sono già tutti i banchi staccati.
-Onicka vieni al primo banco- ha detto il prof.
Mi sono seduta e ho iniziato.Passate le ore torno a casa. Sono
stanca.
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Sono Il Nulla Contro Tutti
PoezieOnicka, 17 anni. Una vita difficile da affrontare e persone difficili da combattere. Sono l'errore di tutto e di tutti.