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Stamattina la sveglia è suonata in orario.Menomale. L'ho puntata per le 5:00 perché è l'ultimo giorno e devo rifare la valigia. Rimetto tutto dentro abbastanza in ordine, cercando di recuperare un po' di spazio,chiudo e la metto di lato. Mi preparo come faccio di solito e , volendo evitare un altro litigio, mi limito a fare un po' di rumore per svegliare le mie compagne e a salutare con un freddo 《Buongiorno》.Dopo aver terminato con la solita routine andiamo a fare colazione come tutte le mattine. Entrando nella sala del ristorante la prima cosa che vedo è il SUO tavolo. LUI è seduto ma accanto non c'è LEI bensì un'altra ragazza (che chiameremo LEI 2). Sarà successo qualcosa? Comincio a pensare proprio di si. Finiamo di mangiare e carichiamo i bagagli sul Pullman prima di prendere posto. So che le mie "amiche" sono ancora sulle loro idee quindi prendo posto e spero non si sieda nessuno. La sfortuna non smette di girare. Si siede accanto a me di nuovo LEI. Stavolta non riesco a stare zitta e glielo chiedo : 《Come mai non sei seduta con LUI?》, mi aspettavo una risposta un po' evasiva , invece comincia a farmi il resoconto della sua Love story , senza omettere nessun dettaglio e dopo circa 40 minuti arriva al sodo :《Si ci siamo presi una pausa》.Alleluja. Mi giro per guardare verso di LUI, quasi sicura di trovare il suo migliore amico seduto accanto. Mi sbaglio. Chi trovo vicina a lui? La ragazza del ristorante ... si ... LEI 2. Questa gita è cominciata male e sta finendo peggio. Faccio segno a LEI di guardare dietro e cominciamo a piangere entrambe. Meraviglioso. Non contente del pianto collettivo cominciamo a fare apprezzamenti a voce alta sul loro tasso di smancerie. Comincio a pensare abbia problemi di udito. Niente , meglio dormire e aspettare l'arrivo. Non è affatto semplice quando una tizia si comporta come un panda e ha scambiato il ragazzo che vi piace per una canna di bamboo. Mi addormento e in poco tempo siamo arrivati. Sono contenta di essere arrivata a casa. Prendo la valigia , saluto tutti con aria un po' assonnata e vado dai miei genitori. Salgo in macchina. Come prevedevo mia mamma comincia con le solite domande 《Ti sei divertita? Bella vero? ecc...》Rispondo con uno dei sorrisi più falsi che abbia mai fatto ma sembro convincente. Mi sento un po' pentita di non avergli detto la verità , ma per quanto siano genitori moderni non potevo arrivare dicendo: 《È stato uno schifo , voglio dimenticare tutto, quel deficente ha cambiato due ragazze e mi ha degnato solo di un paio di sguardi. Abbiamo parlato un po' ma lui aveva solo bisogno di una cretina con cui parlare. Per fare altro aveva già qualcun'altro e la fila , io avevo l'ultimo numeretto》GITA DA DIMENTICARE.

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