Capitolo 2.8

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Ci dirigiamo al casolare che, di notte, sembra ancora più inquietante.

- Fortuna che sono già stata qui... altrimenti me la sarei fatta sotto dalla paura! - dico per allontanare la sensazione di terrore che rischia di prendere il sopravvento.

- Ma ti proteggo io, splendore. - Luca finalmente accosta e, insieme scendiamo dall'auto.

- Fai in fretta, per favore, non voglio stare a lungo qui fuori. - lo tengo stretto sottobraccio e continuo a guardarmi intorno, come se dal buio dovesse venire fuori chissà quale strana creatura. Luca capisce il mio disagio e apre subito la porta.

Comincio a sentirmi meglio ora che siamo in casa.

- Ok, non chiedermi mai più di venire qui, di notte! - urlo - Ho una paura bestiale! -

- Se vuoi ti accompagno a casa. - sembra alquanto demoralizzato - Pensavo sarebbe stato bello starcene in pace per un po', avremmo potuto mangiare il dolce e vedere qualcosa... -

- Senti, di giorno è tutta un'altra cosa, ma ora non ce la faccio, dico davvero. - forse la mia paura è data dallo stare con lui, qui, di notte, a casa sua.

- È così terribile? - chiede mentre sistema il dolce su un piattino - Se vuoi, mangiamo e ti riaccompagno a casa. -

- Sì. - Comincio a essere un po più tranquilla - Lo preferisco. -

- Bene allora! - prende il tartufo e andiamo a mangiarlo nella sala relax. Luca accende la tv - C'è qualcosa che vorresti vedere? -

A dire il vero stasera non sono in vena di vedere cadaveri, ma non vorrei passare per fifona, più di quanto non abbia già dato a vedere. Lui sembra aver capito e apre il secondo cassetto del mobile con i dvd. Poi prende un cofanetto e inserisce un disco nel lettore. Sullo schermo appaiono due ragazzi distesi sul letto che guardano E.T.. Riconoscerei quella scena tra mille, anche ad occhi chiusi!

- Spero che ti piaccia, - dice porgendomi un cucchiaino - niente morti, stasera. -

- Ok, ho come l'impressione che tu mi conosca meglio di come voglia farmi credere... - prendo un po' di dolce e me lo porto alla bocca. È buonissimo!

- Non so cosa intendi! - sorride e ripete il mio gesto - Sono appassionato di serie televisive. Se non ti piace, lo tolgo. - Fa per alzarsi, ma lo trattengo sul divano.

- Non mi sbaglio mai! - sorrido - Tu mi nascondi qualcosa! -

- Può darsi. - alza un sopracciglio - Sarebbe un problema? - chiede.

- Non so... A volte penso che tu non possa più sorprendermi e poi fai qualcosa di inaspettato, come questo. - continuo a mangiare e guardare Dawson e Joey che si alternano sullo schermo.

Dopo poco più di mezz'ora l'episodio finisce e chiedo a Luca di portarmi a casa. In macchina ascoltiamo Robbie Williams e la sua Angel completa la serata appena trascorsa.

Arrivati a destinazione, ci salutiamo, scendo dalla macchina e rientro in fretta.

È da poco passata la mezzanotte, mi strucco e mi preparo per andare a dormire, mettendo il mio pigiamino rosa; è così confortante essere di nuovo nel mio letto! Ho passato una splendida serata, ma devo ammettere di essere stata a disagio, al casolare. Spero che Luca non abbia cambiato idea su di me. In fondo di giorno è tutta un'altra cosa, ma la notte... Non so perché mi sono sentita strana, ma è successo e non posso farci nulla. Prendo il telefonino e digito un messaggio per il mio fidanzato, suona strano!

< Bella serata! >

Aspetto una risposta, forse non è ancora rientrato. Anche se è già da un po' che ci siamo lasciati.

< Sì! Mi sono divertito tanto! Avrei voluto che tu restassi di più... >

Sono imbarazzata. Ero terrorizzata e già è tanto che sia rimasta tutto quel tempo, ma a lui questo non posso dirlo.

< Non so che persone frequenti, ma io sono diversa... > Ecco, così dovrebbe andare bene.

< Oh, credimi, lo so che sei diversa da tutte quelle che ho conosciuto! >

< Sì, certo, e chissà quante saranno... >

< Sono un signore, non parlo di queste cose, non con una signora! >

< Signora? Davvero? Non ti sembra di esagerare? >

< No! Ma se vuoi sarai la mia signorina... >

< La tua signorina?... > Questa conversazione si sta facendo troppo complicata per i miei gusti.

< Di sicuro sei la mia ragazza... >

< Anche a te suona strano dirlo? Perché a me non sembra vero, ancora! >

< No, non è strano... è davvero bello! Ora però devo dormire, domani mattina lavoro! Buonanotte Tesoruccio! >

< Buonanotte a te! >

Che strana conversazione! Meno male che domani non ho impegni, è tardissimo e la stanchezza si fa sentire.
Poso il cellulare e dormo.

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