Capitolo 36

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Capitolo 36

Apro gli occhi.
I miei occhi si incatenano con quelli di Giulio fino a diventare un tutt'uno.
Rimango con la bocca semichiusa, mentre lui l'ha completamente chiusa.
Mi sento osservata quindi mi rimetto subito in posizione eretta e sposto lo sguardo sull'entrata del giardino.
Vedo Sofia e Michele appoggiati al pilastro.
Ci stavano guardando...
Giulio lo nota e, imbarazzato, si porta la mano alla nuca strofinandola.

"G-grazie."-balbetto, girandomi verso Giulio.
"Di niente."-dice lui, imbarazzato quanto me.

//Sofia\\

"Finito di chiamare?"-domando a Michele.
Annuisce ed entriamo in casa.
Ci accostiamo sulla soglia vedendo Lea nelle braccia di Giulio.
Michele si appoggia sul pilastro di destra, io di sinistra.
Ci diamo il cinque.

"Siamo stati bravi."-sussurro.
"Già."-sussurra Michele.-"Ci sarà il bacio?"-domanda.
"Non credo."

Di tutta risposta Lea si alza e si gira verso di me.
Balbetta un "scusa" a Giulio e lui timido risponde "fa niente."
Sono innamorati. Eeeeh già.

"Abbiamo chiamato."-inizia Michele entrando in salotto, lo seguo.-"Verranno tutti."-dice cingendomi in vita e attirandomi a sé, lasciandomi un dolce bacio a stampo.
"Ahi, ahi ahi ahi ahi."-mi lamento.
Mi siedo sul divano piegandomi in due dal dolore.
"Sofia che succede?"-dice preoccupato Michele affiancandosi a me.
Giulio si mette alla mia destra e Lea davanti a me.
"La pancia."-dico facendo una smorfia di dolore.

Dopo poco mi alzo.

"Stai bene?"-mi domanda Lea.
"Si, era solo una fitta. È normale."-li rassicuro.-"Scusate devo andare in bagno."-dico per poi correre in bagno e rigurgitare.
Saranno 9 mesi lunghi..
Ritorno in salotto e Michele mi guarda dicendo con lo sguardo "Tutto apposto?"
Annuisco e mi siedo.
Bussano alla porta e faccio per alzarmi ma Giulio mi ferma.

"Ferma mammina. Vado io."-mi sorride, lo stesso faccio io.

Apre la porta e tutti sono lì. Tutti.
Vado ad abbracciarli.

"Attenta! Sofia attenta!"-esclama Michele.
Roteo gli occhi e continuo ad abbracciare tutti.

"Abbiamo portato il sushi!"-esclama Muriel.
"SUSHI!"-esclamiamo io e Michele.

Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare. Io più di tutti.
Michele mi stringe la mano sotto al tavolo.

Una volta finito di mangiare, tutti sono ancora seduti. Io e Michele ci alziamo e mettiamo una mano sulla mia pancia.

"Dobbiamo dirvi una cosa importante."-annuncio.
"Vai! Che aspettate!"-esclama Cleo.
"Io e Michele diventeremo genitori."

La faccia di tutti da 'stupita' diventa 'felice'.

"Oddio! Un piccolo Michele o una piccola Sofia che gironzala per casaaaa."-sclera Greta.
"Se è femmina si chiamerà Leila."-interviene, appunto, Leila.
"E se è maschio si chiamerà Antony!"-esclama il ragazzo di lei e la cinge in vita attraendola a sé.
"Ma che avete capito?! Se è femmina si chiamerà Muriel, se è maschio Brian!"-esclama Brian.

Inizia un dibattito per il nome del/della futuro/a bambino/a.

"Silenzio!"-urlo. Tutti si zittiscono.-"Non sappiamo ancora quale nome avrà, lo decideremo appena nascerà, perché se c'ha la faccia da Emanuele non possiamo chiamarlo Harry! Oppure se c'ha la faccia da Jennifer non possiamo chiamarla Martina."-esclamo.
"Già, hai ragione."-dice Cleo.
"Però non prendetevela se c'avrà la faccia da Lea."-dice con fare ovvio, Lea.
"Non vorrei darti false speranze, ma avrà la faccia da Greta."-dice quest'ultima.
"Ci risiamo.."-sussurro e appoggio la mia testa alla spalla di Michele.

//Narratrice\\

Quella settimana passò in fretta per tutti i ragazzi.
Sofia aveva già un filo di pancia in più. Ma un filo.
Ormai Sofia sapeva che anche Giulio era innamorato della ragazza, ma aveva promesso di non dirglielo..e non poteva, nonostante anche la ragazza sia innamorata di lui.
Si era messa d'accordo con Michele.
Lei avrebbe fatto andare Lea al solito parco, mentre Michele avrebbe fatto andare Giulio.
Loro si sarebbero messi chissà dove a guardare la scena sperando che l'uno o l'altra si faccia avanti.
Quel pomeriggio Lea andò al parco.
Aveva insistito per incontrarsi a casa della ragazza, per via del suo stato, ma aveva detto di dover andare per forza al parco.
Anche Giulio quel giorno andò al parco. Avrebbe preferito incontrarsi a casa della ragazza di lui, per non lasciarla sola nel suo stato, ma lui aveva detto di non preoccuparsi.
Quindi entrambi i ragazzi si diressero al parco, non sapendo che da lì a poco sarebbe iniziato un diluvio.
Neanche Sofia e Michele lo sapevano.
Ormai Sofia preveniva tutto, aveva paura per il suo bambino, quindi non sarebbe mai uscita con la pioggia.

Lea era arrivata al parco e cercava Sofia a quella solita panchina.
Vide una figura, ma c'era troppa nebbia per decifrarla, andò lo stesso in quella direzione.
In pochi secondi iniziò a piovere fortissimo.
Iniziò a correre ma ovviamente, visto che il disagio la seguiva sempre e comunque, scivolò quasi quando era vicino alla panchina.
Chiuse gli occhi per la paura.
Di nuovo non sentì la sua schiena sul suolo. Non sentì di nuovo dolore. Non sentì niente.
Aprì gli occhi, assicuratasi di non essere a terra, ma su due possenti braccia che la mantenevano.
Ormai era tutta bagnata, e quando riconobbe quella persona il suo cuore perse un battito. Anzi no, non ne perse uno, ne perse una decina, una centinaia, una migliaia.
Anche il ragazzo era ormai tutto bagnato.
I due si riconobbero subito.
Forse appena si sono toccati, forse riconoscendo l'uno gli occhi dell'altra. Sta di fatto che erano nella stessa posizione di una settimana fa, ma sotto la pioggia.
Giulio e Lea erano fradici, ma non gli importava. Si erano persi l'uno negli occhi dell'altra.
I loro occhi erano come incatenati tra loro e si studiavano a vicenda le varie sfumature. Ed entrambi trovarono nell'occhio dell'altro un sentimento. L'amore.
Era una cosa esilarante.
C'erano tutti che scappavano dal parco per non prendersi una polmonite, e poi c'erano loro, che si guardano innamorati, sotto la pioggia, fregandosene.
Perché, ad entrambi, non importava di niente, c'erano loro due, e questo bastava.
Però non si guardarono solo.
Poco a poco si avvicinarono sempre di più, fino a far toccare le loro labbra.
Un bacio lungo, dolce, delicato, pieno di amore. Un bacio atteso, anche se da poco.
Le loro labbra si muovevano insieme, fino a schiudere le loro bocche per far danzare insieme le loro lingue.
Loro erano ignoti che la bionda e il moro li stavano guardando soddisfatti.
Erano soddisfatti di essere riuscita ad unire due persone.
Altro che cupido.
Nonostante la nebbia e la pioggia riuscivano a vedere il loro bacio.
Sofia aveva un enorme sorriso stampato in volto, come Michele.
Anche se il moro era preoccupato per la sua ragazza, che, nonostante fossero sotto un albero, era un po' bagnata, come lui d'altronde.
Ma ritorniamo a loro.
Ai due nuovi innamorati.
Appena si staccarono la pioggia terminò e un arcobaleno si fece largo nel cielo ormai splendente.
I due si sorrisero e la ragazza si alzò, lasciando un bacio a stampo sulle labbra del ragazzo.
Ormai Sofia e Michele non c'erano più.
Per non farsi scoprire, subito dopo il bacio, erano sgattaiolati a casa.
I due innamorati si diressero nelle proprie case, mano nella mano.
Lea era sicura che dopo tanto tempo anche lei aveva trovato il vero amore.
Anche Giulio ne era sicuro.

ANGOLO AUTRICE:

Ueue ragazzuoli.
Come già detto precedentemente ho velocizzato le cose sui #Lelio perché mancano davvero pochissimi capitoli, credo 2-3.
Comunque non credo di dovervi dire niente, o almeno credo.
Vabbè, spero vi sia piaciuto e niente.
Dubaiii.

It's All Like A Dream ||Sofia Viscardi and Michele Bravi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora