Capitolo 11 (corretto)

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Indosso una maglietta rossa e bianca a mezzamanica, i jeans strappati e le vans nere. Sciolgo i capelli e dopo aver messo un filo di trucco sono pronta.
Non so perché ma ho un po di paura ad uscire con lui. Non capisco... É strano che Andreas lo stronzo mi chieda di uscire.

come amici certo non fare la stupida Beatrice.

Ovviamente si lo so.

Scendo le scale lentamente. Andreas è appoggiato alla porta intento a guardare il cellulare. Appesantisco un po il passo per fargli avvertire la mia presenza.
Si volta e mi vede. Mette il cellulare nella tasca del giubotto di pelle.

"Ce l'ha fatta eh?" Dice scocciato.

"Iniziamo male eh?" Continuò io.

"Dai andiamo.." Dice lui accennando un sorriso.

Usciamo e ci dirigiamo verso la sua macchina. Rimango spiazzata quando lui mi apre la portiera.

"Questa gentilezza?" Gli chiedo stupita.

"Non ti abituare" dice facendomi un occhiolino e chiudendo la portiera. Dopo essere entrato in macchina partiamo. Solo ora mi accorgo di quanto la macchina é pulita e ordinata, e profuma tantissimo... di Andreas.
Stiamo zitti per tutto il tragitto, fino a quando arriviamo in una pizzeria. "Da Giò"
Scendiamo ed entriamo nel locale. É grande e spazioso e non c'è molta gente.

"Andreee bentornato! Sei in bella compagnia e? Ti sei fatto la ragazza?" Chiede quello che dev'essere il proprietario del locale. Io arrossisco.

"Dacci un tavolo per due Giò" Dice Andreas ridendo.

Andiamo a sederci in un tavolo e ordiniamo le pizze.

"Carino qui." Inizio io per attaccar bottone.

"Già... ci lavoravo."

"E poi?"

"Ho abbandonato per la danza."

"Capisco."

Stiamo zitti per qualche minuto fino a quando lui mi fa una domanda un po inaspettata.

"Come mai la notte ti agiti così tanto?"

"Come?" Chiedo facendo la finta tonta.

"Hai capito... Come mai?"

"Beh faccio degli incubi."

"Che genere si incubi?"

"Di tutto."

"Capisco.. L'altra notte hai urlato il mio nome... sembravi spaventata."

"Oh... beh ti ho sognato." Confido.

"Eh??"

"E stavi morendo." Finisco non guardandolo in faccia.

Faccio spesso questi sogni... di solito con la gente che amo.

"Quindi ci tieni a me e?" Chiede lui con un mezzo sorriso.

"Non ero io quella che faceva troppe domande?"

"Ci assomigliamo infondo." Ride.

Finiamo la pizza e andiamo a fare una passeggiata.
Entriamo in un parco in cui ci sono poche persone essendo notte. Ci sediamo in una panchina, ma subito, come una bambina di cinque anni corro a sedermi sull'altena che solo ora ho notato. Ho sempre amato andare sull'altalena... Quella sensazione di volare e il vento che ti scompiglia i capelli.

"Ti facevo più seria sai?" Dice Andreas ridendo.

"Ci sono tante cose che non sai di me." Rido con lui.

Dopo un dondolare infinito lo raggiungo e mi siedo vicino a lui. Un po perché sono stanca, un po perché stare sull'altalena mi ha fatto venire freddo.

Un Po perché ti piace.

No, no, no.

"Hai freddo?" Mi chiede improvvisamente.

"No sto bene così." Mento.

Lui si toglie il giubotto e me lo da.

"No non è vero." Mi sorride.

Prendo il giubotto e lo indosso.

"Domani registriamo e?" Mi chiede.

"Già.."

"Vieni." Dice alzandosi e portandomi la mano.

Io la stringo e mi invade una strana sensazione... molto bella.
Prende il cellulare e mette la canzone Talking to the moon di Bruno Mars.
La mia canzone preferita, che con lui avrei dovuto ballare domani.
Mi sorride e inizia a ballare la coreografia.
Io lo seguo e balliamo insieme.
Non ho mai provato queste sensazioni.
Finisce la canzone e ci troviamo faccia a faccia. Vicini.

"La prima volta che ti ho vista non ti aspettavo così." Mi sussurra.

"Così come?"

"Non saprei.. diciamo che mi stavi proprio sul cazzo." Sorride.

"E ora?"

"Anche. Forse un po di meno."

"Parla mister simpatia." Mi fingo offesa.

"Sei bellissima."Mi dice inaspettatamente.

"Mi piaci sai?" Sussurra.

"Anche tu.." dico spontaneamente.

Si avvicina sempre di più....

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Ho corretto il capitolo... spero vi piaccia ❤

~Say Something..~《Andreas Muller.》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora