È domenica mattina e la sveglia suona comunque.
Apro gli occhi,con fatica,e mi ritrovo sul letto,vestita.
Chissà.
Prendo uno slancio,e riesco ad alzarmi dal letto.
Mi sento stanchissima,e per di più non vado a scuola di danza da una settimana.
La mia confusione totale,mi sta facendo trascurare la danza.
Non so se continuerò,visto che ho perso tutto il ritmo e l'equilibrio che avevo anche se sono anni che,ormai,lo faccio,però c'è da dire che è anche l'unica cosa che mi dà forza.Vado in cucina,e sono costretta a prepararmi la colazione da sola poiché Fra sta ancora dormendo.
Preparo un semplice succo d'arancia e ne faccio un bicchiere anche per Fra.
Prendo due biscotti,mi siedo sul divano,e faccio colazione.
Come sono sfaticata,madonna.'Fraaaa,svegliaaa. Sono le dieciiii!' lo chiamo,urlando. Ma non è vero,sono le 9,ma è l'unico modo per farlo alzare.
viene in cucina e mi urla un 'ma che cazzo vuoi?'
'sei nervoso stamattina? ti ho preparato la colazione,anche se non è proprio il massimo' gli dico sorridendogli.
'è solo che riesci sempre a prendermi per il culo dicendomi l'orario sbagliato. Sei una stron...' lo interrompo e scoppio a ridere.
Prendo un cuscino e glielo lancio.Oh,no. Inizia la lotta.
Lo facevamo sempre da piccoli e ci divertivamo tantissimo,anche se a volte,finivamo anche per farci male.
Questa cosa,mi ricorda bei momenti.
Momenti che vorrei vivere tutt'oggi.
Ma niente è più come prima."Fra io vado a vestirmi che Sere stamattina mi aspetta' mi avvio in bagno,dove mi lavo e mi trucco non eccessivamente.
Entro in camera e metto un jeans e una semplice maglia nera.
Il nero, oh,lo adoro.
È il colore che più mi si addice.Prendo la borsa della sera prima,infilo il telefono ed esco.
Sono per strada e devo avvisare Sere che sto per arrivare.
Prendo il telefono dalla borsa e ne esce un fogliettino piegato.Lo prendo,e su c'è scritto
mi sono divertito tantissimo questa sera,e vorrei tanto uscire di nuovo con te.
Mi piaci.
ps. spero che questo biglietto non vada perso.
-Ricky.Cosa?cosa?cosa?
Oddio,ho letto bene?!
infondo,anche io mi sono divertita tantissimo. E anche a me piacerebbe rivederlo.Con quegli occhi color nocciola,Dio.
e quelle labbra così sottili ma tremendamente irresistibili.
E la barba? così soffice,come nuvole.
I capelli,ne sono pochi,ma sono comunque belli.
Per non parlare del fisico.
madonna.
Quel vestito verde smeraldo gli stava alla perfezione.
Era così elegante e vintage al tempo stesso.
Era semplicemente stupendo.
Con quella voce impastata,imbarazzato.Lo penso,e non mi dispiacerebbe uscirci. Potrebbe essere un'ancora di salvezza da questo bordello.
Ripiego il biglietto e lo metto con cura in borsa.
Intanto mando un sms a Sere in cui le dico che sono quasi arrivata sotto casa sua.***
Entriamo nel bar al corso,e ordiniamo due caffè e due cornetti.
'Sere come stai?' le chiedo con fare gentile.'tutto bene,tu?' aveva un viso stanco.
'benissimo. Ti vedo stanca amo'
'si,in effetti lo sono'. È stanca,e anche questa cosa non mi torna.
'come mai amo? è successo qualcosa?'
devo sapere,punto.'e tu come mai stai benissimo?' cambia discorso,cazzo,qui c'è davvero qualcosa che non va.
'ieri,con Fra,sono andata ad una festa a casa di Lore e ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Riccardo e mi ha rasserenata,tutto qui.
Però ora stiamo parlando di te'.'è proprio per questo che sono voluta uscire. C'è una cosa che devo dirti' ansia.
'spara!'.
'la settimana scorsa,precisamente venerdì,mi sono vista con Luca,il mio ex. E..e..' si blocca e non continua la frase.
'e cosa?'
'e siamo andati a casa sua,ed è successo.
Ho iniziato ad avere mal di pancia,giramenti di testa e nausea' dice mentre le lacrime accarezzano il suo viso.'non mi dire che..' piange ancora di più..'oh cazzo! però stai tranquilla,tutto si risolverà' ma che cazzo.
'come si risolverà? Ho 18 anni,sono ancora all'ultimo anno,e aspetto un figlio,da lui.
Non posso stare in queste condizioni,e quindi mi tocca prendere una decisione''aspetta,anche io devo dirti una cosa.
L'altro ieri,sei scomparsa,così,all'improvviso. Ma ti ho vista,al parco e hai ritirato un pacchetto'.'ehm,si. Luca mi ha dato un appuntamento ma ha fatto presentare quel ragazzo,che non conosco e mi ha dato quel pacchetto,che ora ho con me' parla mentre dalla borsa tira fuori il pacchetto,aperto però.
'cosa c'è all'interno?' le prendo il pacchetto dalle mani,sta tremando.
'c'è un biglietto e delle scarpe da neonati'.
Apro il pacchetto,e le scarpe sono bellissime,davvero. Tiro fuori il biglietto e lo leggo a bassa voce.
Non volevo farti ciò e mi dispiace un casino. Però potremo sempre tornare insieme e crescere il bambino. A te la scelta. Sappi che ti ho sempre amato e lo faccio tutt'ora.
Se non sono venuto io a consegnarti il pacchetto è perché sono a lavoro,per guadagnare qualcosa per il nostro futuro. Tanto lo so che torneremo insieme,o almeno,lo spero.
-L.Mi si rattrista il cuore,però lui è contento.
E dovrebbe esserlo anche Sere.
Luca non l'ha rifiutata e tantomeno ha rifiutato suo figlio.
D'altronde è opera sua se Sere aspetta un figlio,quindi gliel'avrei fatto crescere anche con forza.'dai,avete ancora una possibilità. Ed io la prenderei al volo. D'altronde non avete nulla da perdere,no? io ci proverei. Lui è consapevole del suo sbaglio,e già è tanto.
Provaci,potrebbe farti sentir meglio' la rassicuro.'Lo so,che potrebbe farmi bene. Io amo Luca. Però è troppo crescere un figlio a quest'età. Dovranno passare altri 9 mesi e la pancia crescerà. Tutti mi guarderanno male e che farò?'
'credo che è arrivata l'ora di chiamarlo e fare una bella parlata' le dico acconsentendo con un cenno del capo.
'grazie' sorride mentre mi ringrazia.
'e di che,Se! Sei pur sempre la mia migliore amica e mi tocca'.
'prendiamo questo caffè,dai!'
Prendiamo il caffè e mangiamo anche il cornetto.
Vado alla cassa e pago.usciamo e Sere mi dice che chiamerà Luca per parlargli e che vuole tenere il bambino.
È la cosa giusta.
Ma come lo dirà alla madre?
Io non potrei mai affrontare una situazione del genere.
Però i genitori di Sere sono comprensivi e accetteranno sicuramente il bambino.
E poi anche loro hanno avuto Sere ad un'età giovanissima.***
É ora di pranzo quando torno a casa.
La cucina è fredda. Non bolle nulla in pentola.'Fra,ma non dobbiamo mangiare?' ma che sta facendo?
'ci ha invitati mamma,da lei' chee?
'che cosa? stai bene? vuoi andarci?' lo esaspero con le mie troppe domande.
'certo che ci vado,ma non da solo. Tu vieni con me' no,no,no.
'non me la sento,okay?!'urlo.
'vieni e basta. Sono io il più grande e ora decido io'.
Lo odio,quando fa così.
Ue.
Mi tocca andarci,purtroppo.
Ma potrebbe rivelarsi anche un bel pranzo poiché mamma sa cucinare bene.*spazio autrice*
belleee!
e se anche questo capitolo vi è piaciuto,STELLINATE,mi raccomando!
vi voglio bene!
ps. fatemi sapere se la storia vi sta piacendo.un bacio dal l'ananas (che sono io)😘🍍
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YOUREYESCANKILLTHEPAIN. |RiccardoRuiu|
Fanfictionmi definiscono 'acida',ma preferisco essere definita 'allegramente incazzata'. Questa frase mi rappresenta,è così tremendamente vera. sono così,mi incazzo,me ne sbatto,di tutto e di tutti. se le persone me rispettano,allora le rispetto,altrimenti...