Melinda e le ombre

Capitolo 3

Ormai erano passati diversi giorni, da quando Melinda aveva conosciuto don Michael. Nonostante non avesse le stesse idee del parroco, era incuriosita su ciò che diceva. Si stava rendendo conto che le cose che sentiva potevano essere veritiere. Aveva da poco aiutato uno spirito di nome Simon. Aveva bisogno di fare in modo che, i suoi genitori, che si erano separati dopo la sua scomparsa, tornassero insieme. Dove doveva andare lui era un posto d'amore e voleva lasciare i suoi genitori in amore fra loro.

Un giorno, Melinda, andò in chiesa da don Michael perché voleva un suo punto di vista, sull'esperienza avuta con Simon. Appena entrata, scorse uno spirito. Sembrava inquieto e vagava tra le panche, come in cerca di qualcuno. Quando si rese conto che Melinda lo poteva vedere, gli disse:"ciao, mi chiamo Thomas. Mi puoi aiutare?" "Certo. Dimmi cosa posso fare per te?" "Ho assolutamente bisogno di parlare con padre Michael."

Melinda era titubante. Come avrebbe preso la notizia un sacerdote approposito del suo dono? Ma ad un certo punto, per lei importava poco. Quante volte aveva aiutato spiriti di cui i famigliari, prima di credergli, la trattavano da pazza?

Così si prese di coraggio e andò. Padre Micheal era in canonica. Era in preghiera. Ad un certo punto, la Bibbia che aveva sul tavolino, si aprì. Padre Michael lesse la pagina. 

"Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei sapienti, applica la tua mente alla mia istruzione: ti saranno piacevoli se le custodirai nel tuo intimo, se le terrai pronte sulle tue labbra. Perché sia riposta nel Signore la tua fiducia, oggi le faccio conoscere a te. Ecco, ho scritto per te trenta massime, in materia di consigli e di saggezza, perché tu sappia riferire in modo conveniente parole di verità e possa riportarle a quelli che ti mandano."

Melinda entrò nella canonica. "Padre. Ho bisogno di parlarle." "Entra Melinda. Vieni pure. Cosa posso fare per te?". Melinda si sedette, con ansia, nella prima sedia che vide. "Padre... ecco... devo dirle una cosa importante... ma ho un po il timore di come lei percepirà la cosa." "Dimmi pure, ti ascolto." "Io ho un dono. Ce l'ho da quando ero bambina ed è un dono di famiglia, di generazione. Io posso vedere e parlare con i morti." e s'interrompe, nell'attesa di vedere il comportamento del parroco a quelle parole.

"Sai Melinda. Quando il Signore ci fa un dono, lo fa per farci capire che tipi di persone siamo, in base a come lo utilizziamo. Tu come lo hai utilizzato questo dono?" "Io ho sempre cercato di aiutare gli spiriti che mi chiedevano aiuto." "Sono anime del purgatorio. Hanno bisogno di cercare il perdono per poter raggiungere il paradiso. Mi piace per come ti sei mossa. Hai mai incontrato anime cattive?" "Sì" "E cos'hai fatto per aiutarle?" "Non hanno voluto farsi aiutare." "Allora avranno raggiunto l'inferno" "Padre, se sono qui a raccontargli del mio dono è perché qualcuno mi ha chiesto di metterla in contatto con lui. Si chiama Thomas." "Thomas?" ci pensa su, ma non ha nessuna idea di chi potrebbe essere.

"Mi sta dicendo  di chiamarsi Thomas Brown, che veniva da lei a confessarsi  nella chiesetta dove stava prima di venire qui. Dice che le deve chiedere perdono per una cosa che ha fatto. Dice che poco prima di morire, aveva rubato una statuina dall'altare e l'aveva rivenduta per guadagnarci qualcosa. Anche se l'ha fatto per un motivo buono, non ha scusanti. Deve confessarlo a lei e chiederle perdono."

"Il buon Gesù, nel Vangelo, insegna che bisogna sempre perdonare. Vuoi essere perdonato delle tue colpe? allora perdona anche tu. Se ti fanno del male, tu porgi l'altra guancia. Quindi, sì, io ti perdono e chiedo a Dio che ti vengano rimossi tutti i tuoi peccati." e lo benedice.

A quel punto, lo spirito vede la luce. Ringrazia di cuore padre Michael e Melinda e vi entra dentro. "E' questo ciò che fai di solito Melinda?" "Sì. E non sempre vengo creduta subito." "Perché occorre un atto di fede da parte dell'altra persona. Un po come per la cristianità. Occorre un atto di fede. Con la sola fede, si possono vincere tante battaglie. Ricordalo."