Seconda parte

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Emma

Lo so che posso sembrare una pazza ma ho realmente bisogno di lui,di stare stretta tra le sue braccia,quelle braccia che mi mancano da morire.

Non so come mai è qui a Roma,non so perché non è con quella,non so se stanno ancora insieme in questo momento m'interessa soltanto averlo vicino,sentire il suo odore,rispecchiarmi nei suoi occhi,quegli occhi che tanto amo perché somigliano allo sguardo di un cucciolo,lo chiamavo spesso "il mio cucciolo" e lui sbuffava perché non gli piaceva essere chiamato così ma puntualmente appena gli facevo gli occhi dolci mi rispondeva

"Ti odio Emma ma ti amo di più quindi jà muoviti a chiamarmi così e a riempirmi di coccole prime che cambio idea"

Scoppiavo a ridere e mi buttavo su di lui e lo riempivo di baci.

Un'altra cosa che amavo di lui era quando uscivamo insieme per le vie di Roma capitava che certe volte non ci tenevamo per mano e lui quando si accorgeva che certi ragazzi mi guardavano passava una sua mano dietro il mio collo e mi attirava a lui come per far capire loro che io ero sua e che non dovevano nemmeno guardarmi e mi sussurrava in un orecchio che non dovevo uscire con il vestitino perché poi doveva fare a botte con qualcuno,io sbuffavo e gli dicevo che era pesante ma ero felice perché con la sua gelosia mi dimostrava che mi amava per davvero e che io ero sua e di nessun altro e mi sentivo così importante,c'era lui e non poteva accadermi nulla perché ero al sicuro,ed è proprio questo che mi manca in questo momento,la sua protezione,la sua gelosia.

Mi manca,il nostro amore è troppo forte,anche se è passato un anno io non riesco a dimenticarlo,non riesco a pensare un altro al mio fianco,impossibile e sarà egoismo ma penso che anche per lui sia così.

Sento qualcuno mettermi una mano sulla spalla e salto in aria ma appena mi accorgo che si tratta di lui mi rilasso e lo guardo ma poi mi vergogno e abbasso lo sguardo,non sono mai riuscita a reggere il suo sguardo è così bello che mi sembra impossibile che sia qui.

Le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance di nuovo e lui con il pollice me le asciuga,come un anno fa,con una dolcezza assurda.

S:"Ehy Em perché piangi?"

Non rispondo vorrei soltanto stringermi a lui ma non ho il coraggio,ho paura che mi respinga,ho paura che per lui non sia la stessa cosa.

Lo vedo sorridere e poi piano piano mi fa avvicinare a lui.

S:"Vieni qua che ti proteggo io"

Apre le braccia e io mi ci fiondo dentro,lui le chiude all'altezza della mia schiena e mi culla come una bimba.

E:"Grazie Stè"

S:"Ma di cosa Em? Io ci sarò sempre per te! E adesso mi dici perché piangi? Mi stai facendo preoccupare ti prego"

E:"Sei con la macchina?"

S:"Si perché?"

E:"Mi accompagni a casa mia?"

S:"Solito posto?"

E:"Si"

S:"Andiamo"

Solito posto stava a significare casa nostra perché non ho avuto il coraggio di cambiare casa,anche se ci sono troppi ricordi che mi legano a lui in quella casa io non riesco ad andare ad abitare in una nuova casa.

Ci mettiamo dentro la macchina e lui prende le strade più deserte per non farci vedere da nessuno e arriviamo fuori casa mia e mi guarda.

E:"Scendi?"

S:"Io..."

E:"Scusa domanda idiota. Grazie del passaggio Stè"

Sto per scendere quando mi ferma.

S:"Posteggio in una stradina e arrivo"

Io entro dentro casa e lascio la porta un po' aperta e lo aspetto ma sento squillare il cellulare segno che mi è arrivato un messaggio apro e leggo ciò che c'è scritto.

Da Tina "Emma ma dove sei finita? Non ti ho più vista e mi sono preoccupata. Dimmi che stai bene ti prego"

Sorrido perché si preoccupa sempre per me ma ha ragione sono scomparsa senza avvertire nessuno meglio che le rispondo se no è capace di chiamare i carabinieri.

"Tranquilla Tina,sto bene sono a casa"

"Come a casa? E come ci sei arrivata?"

"Ti racconto tutto domani adesso devo andare davvero! Ciao amica"

Metto il telefono dentro la borsa senza aspettare la sua risposta quando vedo Stefano entrare e chiudere la porta.

Si guarda intorno e fa un leggero sorriso.

S:" È tutto come prima qua"

E:"Già"

S:"Ti va di parlare?"

Faccio si con la testa e ci sediamo sul divano,distanti. Inizio a raccontare tutto e lui ogni tanto mi accarezza una guancia.

Mi prende in braccio e mi stringe forte.

S:"Scusa per tutto quello che ti ho fatto passare Emma,non volevo. L'ho lasciata,ho lasciato quel mondo schifoso,non l'ho mai amata,ho sempre amato solo te e sono tornato se tu vorrai sono qui"

E:"Non è tutto così semplice Stè"

S:"Lo so Emma. Lascialo ti prego"

E:"Non è lui il problema,non lo amo,ci stavamo solo conoscendo ma lui lo sa che amo te solo che Stefano mi hai fatto tanto male e non so se riesco a superarla questa cosa"

S:"Allora perché mi hai chiamato?"

E:"Per...Perché mi mancavi"

S:"E questo solo una cosa vuole dire Emma,ho sbagliato e non finirò mai di chiederti scusa ma lo sappiamo entrambi che il nostro amore è troppo forte per tenerci divisi"

E:"Lo so ma non so se riesco a passarci sopra. Mi hai fatto troppo male Stefano"

S:"Ok sai che dico Emma? Fammi uno squillo quando hai le idee più chiare perché prima mi chiami e poi vuoi che vado via,adesso me ne vado se cambi idea sai dove trovarmi. Io ti amo e ti aspetto anche anni"

Prende la giacca ed esce da questa casa.

Ma che cavolo ho fatto? L'ho mandato via,brava Emma la coerenza in persona sei.

Non è vero che non riesco a passarci sopra perché io già l'ho perdonato da un sacco di tempo e vorrei solo ritornare a stare con lui come una volta.

Perché l'ho fatto andare via?

Stè torna ti prego.

♫ MA tu ci sei sempre stata ♫

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