The Card Player

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Era passato un mese, un fottutissimo mese da quell'incidente, da quell'incidente che mi aveva lasciato senza vita. Stavo passeggiando per le strade della mia città, senza una meta come ogni giorno. Passai davanti ad un negozio di elettronica, dove dei televisori trasmettevano le notizie del giorno parlavano degli omicidi di mio fratello Toby, mi mancava molto stessa cosa per la mamma.
Mi ritrovai in un parco, mi sedetti su una panchina a pensare, volevo una seconda possibilità non volevo passare il tempo a passeggiare per le strade e a ricordare il passato. Mi misi a piangere

??: che c'è piccolina, ti sei persa?

Mi voltai verso la persona che parlava, e vidi una donna seduta vicino a me

Lyra: c...chi sei tu?

??: oh, non preoccuparti piccola mia io sono Toriel e non voglio farti del male. Su forza, seguimi, c'è una persona che ti vuole conoscere

Afferrò la mia mano e mi ritrovai in un palazzo completamente rosso scuro, Toriel iniziò a camminare davanti a me, la seguì tanto non avevo nulla da fare. Dopo qualche minuti mi ritrovai in una sala del trono, se si può chiamare così, vidi un'uomo parlare con una donna rettile, quest'ultima scappò via appena mi vide

??: bene Toriel, grazie per avermela portata

Toriel: si capo, non ti preoccupare non ti farà nulla *va via*

Lyra: d...dove mi trovo?

??: ti trovi nel mio regno, ovvero gli inferi. Il mio nome è Zalgo ed è da tanto tempo che ti cerco Lyra. E finalmente sei qui, ho notato ciò che hai fatto mentre vedevi tuo padre che veniva ucciso da tuo fratello, e ciò mi ha colpito molto. Per questo ho chiesto ad Alphys un piccolo favore *sorride*

Lyra: quale favore?

Iniziavo a preoccuparmi, quando mio padre veniva assassinato io ero lì, a fare nulla, a guardare e ridere non sapevo il perché l'avevo fatto, però avevo sentito un po' di rabbia scivolare via.

Zalgo: Allora vieni che ti mostro il castello, e poi raggiungeremo Alphys. Che ne pensi

Senza neanche darmi il tempo di rispondere, mi prese e mi fece fare il giro del suo castello. Dopo un'ora ci ritrovammo davanti ad una porta bianca, Zalgo aprì la porta e li vidi di nuovo quella donna rettile

Zalgo: Allora Alphys, ha fatto

Alphys: M....ma c...certo

Nella stanza c'era un macchinario enorme, sembrava una cabina telefonica era collegato a qualcosa che si trovava su un lettino, era coperto da un lenzuolo bianco

Zalgo: Allora, Lyra. Ti ho cercato per un favore che solo tu puoi farmi, devi uccidere un demone che è passato dalla parte del cattivo

Lyra: cosa, cioè no non ne sarei capace, io non sono mai stata una persona violenta

Zalgo: bhé, credo che la parte pazza di te non sia d'accordo. Vero

Aveva ragione, ridere come una matta quando tuo fratello uccide tuo padre bhé non è una cosa da persone normali, per non parlare della mia rabbia repressa a causa di quel bastardo che chiamavo papà.

Lyra: va bene, però come faccio non ho neanche un corpo

Zalgo: esattamente, ora entra in quella macchina e basta. Chiudi gli occhi se vuoi

Un po' titubante entrai nella macchina e chiusi gli occhi.
Quando mi svegliai vidi completamente bianco, poi mi accorsi di essere distesa sul lettino di prima mi misi a sedere sul letto e scesi ma invece di ritrovarmi in piedi caddi di faccia sul pavimento

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