Il cielo era limpido. La brezza leggera carezzava dolcemente il prato e le bianche margherite sparse su di esso. Il calore del sole riscaldava la tiepida pelle di Ted Lupin facendolo sorridere. Il ragazzo si guardò in giro confuso, non capendo come fosse finito in quel luogo che a prima vista non riconobbe. Scrutò meglio il paesaggio attorno a sé finché non sorrise riconoscendolo, era nella regione di Lake District. Ormai lo conosceva bene quel posto, ogni primavera e ogni estate ci andava con Draco Malfoy e i suoi due cuginetti, Scorpius e Diamon. Continuò a guardarsi attorno ammirando il suo paesaggio preferito pieno di montagne e laghi, amava quel posto.
Dopo un po' corrucciò la fronte. Che ci faceva in quel posto da solo? Non si ricordava nemmeno come fosse arrivato fin lì.
"Che strano" borbottò grattandosi la testa coperta da una particolare chioma azzurra.
A un certo punto sentì una voce e si voltò velocemente. Chi era? Forse era Draco che lo cercava perché si era perso?
"Ted!" lo chiamò ancora la voce in lontananza.
Si mise a correre seguendo la voce di quella persona. Corse velocemente continuando a sentire quella voce da uomo ripetere il suo nome. Si fermò quando vide un uomo lontano salutarlo con la mano e cercò di capire chi fosse camminando lentamente. Spalancò la bocca estasiato quando comprese chi fosse.
"Harry!" esclamò arrivandogli vicino per poi saltargli addosso facendosi prendere in braccio. Harry James Potter accarezzò la testa del figlioccio affettuosamente per poi guardarlo negli occhi.
"Che ci fai qui?" chiese Ted al padrino.
"Ero venuto a fare un giro finché non ti ho visto da solo e ti ho chiamato" rispose il bambino sopravvissuto sorridendo.
Ted ricambiò il sorriso per poi ammirare le montagne circostanti e gli uccellini che volavano liberi nel cielo seguendo la brezza primaverile.
"Sei da solo? James, Albus e Lily?" domandò il quattordicenne senza togliere l'attenzione dal paesaggio.
"Sono a casa con Ginny, ma non sono da solo, purtroppo c'è anche il rompipalle" bofonchiò il mago seccato.
Il piccolo Metamorfomagus inarcò un sopracciglio non capendo di chi parlasse finché non sentì la replica all'insulto di Harry e capì subito a chi si stava riferendo il suo padrino.
"Che vuoi Sfregiato? Questo luogo non è di tua proprietà".
Ted si voltò sorridendo entusiasta e corse verso alla persona che aveva appena parlato.
"Draco!" gridò in preda alla felicità vedendo suo zio.
"Ehi, piccolo mannaro." lo salutò Malfoy sorridente "Tutto bene?"
Il ragazzo annuì felice. Draco fin da piccolo lo chiamava "piccolo mannaro" per le origini di suo padre, anche se lui non aveva mai ereditato la malattia del lupo mannaro. "Io sto bene! Tu che mi dici?" domandò Teddy.
"Tutto bene, poi ho visto San Potter e la giornata è peggiorata" rispose Draco.
"Va' all'inferno Malferret!" sibilò Potter senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
"Sempre i soliti" pensò Ted ridendo nel vederli litigare.
"Perché qui?" domandò poi il piccolo Lupin "Voglio dire, di solito ci vieni sempre con Scorp e Diamon"
"Non sono venuto da solo" ribatté Draco ghignando.
Ted sapeva bene che il ghigno di Draco solitamente non prometteva nulla di buono, ma quella volta non fu così.
"Remus".
Il ragazzino guardò Draco incredulo. Solo una persona lo chiamava con il suo secondo nome.
"Nonna!" esclamò per l'ennesima volta sua nonna Andromeda Black Tonks. "Anche tu qui!"
"Già! Hai visto?!" sussurrò la donna baciando il nipote sulla fronte.
Era felicissimo Teddy, si trovava nel suo posto preferito con le tre persone che amava di più al mondo a guardare il paesaggio pieno di rilievi che conosceva fin da bambino. Era la prima volta che andava nel Lake District insieme a tutti e tre. Poteva andare meglio di così?
La risposta gli fu data subito dopo.
"Non ci siamo solo io Draco ed Harry, Remus" lo avvisò sua nonna ridendo.
"Come no?" chiese il ragazzino.
Harry e Draco risero a loro volta facendolo infuriare. Si stavano prendendo gioco di lui? Beh, non era divertente!
"Che avete da ridere?" domandò infatti irritato, ma palesemente incuriosito.
"Voltati!" gli dissero i due Auror.
Ted si volse. Un po' di vento lo fece barcollare a causa del suo fisico esile, ma quando vide le due persone che si stavano avvicinando a lui, rischiò di cadere completamente. Non era possibile, non potevano essere loro forse li stava solamente confondendo con altre persone. Aveva visto molte foto e altrettanti ritratti di quelle due persone, ma non poteva credere ai suoi occhi.
Remus John Lupin e Ninfadora Tonks Lupin si tenevano per mano mentre si incamminavano lentamente verso ilfiglio. Ted sentì le lacrime punzecchiargli gli occhi dopo aver mostrato un'espressione di totale stupore. C'erano i suoi genitori davanti a lui e c'era solo un metro che separava i suoi genitori da lui... c'era solo un metro, non la morte questa volta.
"Ciao Ted" lo salutò suo padre mantenendo il metro di distanza.
Teddy non resse più. Le lacrime gli solcarono il viso, ma non se ne preoccupò e corse ad abbracciare i suoi genitori estasiato.
"Dopo quattordici anni l'unica cosa che sai dirmi è "ciao", papà?" singhiozzò il ragazzino facendo ridere tutti i presenti.
"Nostro figlio ha ragione Remus" rise Ninfadora "Non hai originalità!"
Ted rise facendosi carezzare i capelli da sua madre che diventarono velocemente rossi. "Perché siete qui?" domandò ai genitori.
"Draco ci ha detto che questo è il tuo posto preferito e volevamo vederlo anche noi" rispose Remus al figlio.
"Ci fai vedere un po' cosa ti piace di questo posto?" gli chiese sua madre sorridendo.
Il piccolo Lupin annuì entusiasta e li prese per mano entrambi portandoli accanto a sua nonna, a Harry e a Draco. Puntò un dito verso un lago molto distante da loro, che però si poté vedere benissimo poiché erano sul versante di una montagna di un'altezza poco elevata.
"Lo vedete quel lago? È l'Ullswater, il secondo lago più grande per estensione e lì c'è il mio villaggio preferito, Glenridding. È un villaggio molto vivace e ci sono sempre festival e molte bancarelle. Io e Scorp ci andiamo per rubare caramelle e biscotti al cioccolato ogni estate" raccontò Ted facendo ridere tutti gli adulti. "Mentre il mio lago preferito è quello dall'altra parte, Bassenthwaite Lake. Lo adoro perché è tranquillissimo e non c'è nessun paesino posto sulla riva. Un giorno Diamon ci è caduto dentro e non chiedetemi come abbia fato" finì ridendo al pensiero.
Raccontò di ciò che aveva combinato in quei quattordici anni con il suo padrino e con Draco, di quanto fosse affettuosa nonna Andromeda con lui e dei disastri che combinava con i suoi cuginetti.
"Sono felice che tu ti diverta, Teddy" mormorò Ninfadora felicissima "Devi divertirti sempre!"
"Senza fare troppi guai però" lo ammonì suo padre scherzosamente.
"Andiamo a fare un giro?" domandò Harry.
Tutti approvarono l'idea del salvatore dei maghi e, con qualche frecciatina di sottofondo da parte di Draco per Harry, si avviarono. Quando Ted fece un passo verso la sua famiglia sentì ancora qualcuno chiamarlo.
"Ted!" lo chiamò la voce.
Si voltò, ma non vide nessuno.
"Ted! Teddy!"
Cercò di capire da dove provenisse quella voce leggera, ma non trovò una direzione precisa, sembrava che venisse da tutte le parti.
"Piccolo mannaro, andiamo?" domandò Draco risvegliandolo dai suoi pensieri.
Ted annuì correndo verso di loro, ma si fermò a metà strada sentendo ancora la voce chiamarlo insistentemente.
"Teddy vieni" lo richiamò sua madre tendendogli la mano imitata da Remus.
Il ragazzo continuò a correre raggiungendo i suoi genitori ignorando quella voce insistente. Quando provò a prendere la mano di sua madre però successe qualcosa di strano. La sua mano passò completamente attraverso quella di sua madre, come se lei fosse stata un fantasma. Terrorizzato provò a fare lo stesso con suo padre, ma anche la mano di lui parve fatta di aria.
"Mamma, papà! Che succede?" domandò Ted agitandosi.
"Niente Teddy, cosa aspetti? Prendici per mano andiamo" lo incitò suo padre continuando a sorridere, come se non avesse notato ciò che era appena accaduto.
Ted riprovò ancora, ancora e ancora, ma non riuscì a prendere per mano i suoi genitori.
La voce continuò ad essere più forte e udibile, mentre la sua famiglia cominciò a svanire.
"Mamma, papà! Harry! Nonna, Draco!" urlò disperato vedendoli svanire piano piano.
"Remus andiamo" lo incitò sua nonna sorridendo come sempre, spostando dietro l'orecchio una ciocca dei suoi lunghi capelli neri lucenti.
"Infatti Ted! Che aspetti?" rise Harry sistemandosi gli occhiali rotondi.
Ted cercò di correre verso la sua famiglia che stava per svanire completamente, ma non riuscì a raggiungerli.
"Teddy!" esclamava la voce insistente più forte.
Il piccolo Lupin vide le persone più importanti della sua vita sparire e loro non notarono nemmeno che lui non riusciva a raggiungerli."Mamma... papà..."
«C'era solo un metro... non la morte questa volta.»
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The Mirror Of Erised
FanfictionQuesta storia parla degli anni passati ad Hogwarts da due personaggi citati alla fine di "Harry Potter e i doni della morte", Ted Remus Lupin e Victoire Isabelle Weasley. 《L'anno in cui Ted capisce che avere a fianco i suoi genitori è tutto ciò che...