Capitolo 1

948 49 21
                                    

Fran:"muovitiii"
F:"un attimo un attimo,che rompipalle che sei. Io non voglio neanche andarci"
Fran:"da quando ti sei lasciata con Marco stai sempre chiusa in casa"
F:"saranno cazzi miei?"
Dico uscendo dal bagno.
Mi aveva letteralmente obbligato ad indossare uno di quei vestitini da sera..neri. quelli che Fan cagare al cazzo;a parer mio.
Francesca mi guarda.
Fran:"sei bellissima"
F:"tu madre"
Fran:"modestamente ha fatto me"
F:"io non me ne vanterei"
Dico e mi scappa una piccola risatina.
Fran:"antipatica"
F:"non è vero"
Francesca mi da dei tacchi alti quanto una montagna.
F:"no è troppo. Io quei così lì non li metto"
Fran:"uff"
Francesca prede dei tacchi mooooolto più bassi e me li porge.
F:"dai ma davvero devo?"
Stavamo andato ad una festa di un suo amico,credo. Uno di quei ricconi che hanno una villa della madonna con un parco grande quanto casa nostra fuori. Sarà una festa piena di tossici,drogati e alcolizzati di merda. Starò tutto il tempo seduta su una panchina di quel parco perché da quanto ho capito è letteralmente un parco gigante.
Fran:"mi sembri una bambina di due anni"
F:"dormi lì?"
Fran:"Ovvio che no se sto lì non dormo"
Mi fa un occhiolino,arrossisco. Io sono molto timida a differenza sua.
Fran:"era una battuta"
Alza gli occhi al cielo.
Fran:"per l'una credo torniamo"
F:"okay.."
Prendo il mio cellulare le mie cuffie ed usciamo.

Salgo in macchina francesca guida verso questa villa. Arriviamo dopo una mezz'oretta d'auto.
Fran:"e divertiti ogni tanto"
F:"parla colei che fa battute di merda ogni tre secondi e pretende che la mia vita sia divertente. C'è da tagliarsi le vene"
Dico uscendo dall'auto.
Fran:"hahaha,dai non sono così brutte"
F:"convinta tu"
Siamo davanti la porta francesca entra,la seguo. La puzza di alcol si fa sentire come se non ci fosse un domani. Prendo un qualcosa non ho capito cosa da bere ed esco immediatamente. Lì dentro non si respirava.
Vado su una panchina e mi siedo,insomma come avevo previsto.
Alzai il mio sguardo verso l'alto.
Il cielo quella sera era pieno di stelle.
Sono una tipa molto notturna adoro la luna le stelle. C'è una canzone che fa
"Ci vediamo quando è buio che la luna lì è la stessa,la distanza è sempre troppa se si calcola sul mare.il mio ti aspetto fra le stelle quando puoi fatti trovare,non siamo più così lontani se impariamo a immagginare"

Io e Francesca c'è la cantavamo a vicenda quando i chilometri avevano il sopravvento. Da poco abbiamo preso insieme un appartamento a Milano per comodità e dopo due anni ci siamo viste. Ricordo i pianti e le notti insonni a pensarla, ogni giorno passavano ore a parlare vie skype o su whatsapp,due anni. Due fottuti anni dietro uno schermo.

Mi riprendo da quel momento filosofico sotto le stelle. Poso il bicchiere con so che bevanda alcolica dentro.
F:"vestito di merda quanto mi fai schifo"
Dico con tono basso.
X:"ma se sei bellissima"
Eccoci un tossico drogato che vuole stuprarmi.
X:"oh,scusami. Probabilmente avrai pensato sia uno stalker uno stupratore di persone e cagate varie"
Il ragazzo mi tende la mano.
X:"piacere,Giuseppe Greco"
Stringo la sua mano.
F:"fatima"
Gli sorrido.
Lui fa lo stesso e gli spuntano delle fossette adorabili.
G:"posso?"
Dice indicando la panchina.
F:"certo"
Giuseppe si siede.
(MA VAH, CHE GENIA CHE SONO)
F:"come mai non sei lì dentro,a fare...ciò che fanno tutti gli uomini?"
G:"non è il mio tipo di festa"
F:"ti capisco"
Sì crea un silenzio imbarazzante. Quindi privo ad azzardare una domanda.
F:"ti hanno obbligato i tuoi amici?"
G:"esatto,stessa cosa per te?"
F:"si"
Dico un po'sconsolata.
G:"be almeno puoi fissare le stelle"
F:"già, ma io non sono il tipo da vestitino tacchi e cose così,sono più da jeans e camicetta"
G:"stessa cosa per me"
F:"si,ho un look maschile. Non mi sono mai considerata una donna,nel vero senza della parola"
G:"perché?...sempre se posso"
F:"tranquillo,be perché da come hai capito i vestitini,lo shopping il trucco le cose firmate. Non mi interessano per niente"
Giuseppe annuisce.
Fran:"FATIMAAAA,DAI ENTRA FA QUALCOSA ISOM..."
Ommiodio no ti prego dimmi che non è vero,non è successo davvero.
Fran:"ti stai già divertendo vedo..."
Rientra dentro.
Sapete i pomodori?eccomi.
F:"t-ti prego scusala. È fatta così"
G:"tranquilla,Vivo nella pazzia io"
F:"o-okay"
G:"ti va di fare una passeggiata?qui per il parco di chiunque sia sto tipo?"
F:"hahaha,va bene"
Dico alzandomi,giuse allunga il braccio. Metto il mio sotto in modo che s'inteccino.
Cammina cammina io e Giuse vediamo una piccola uscita un sentiero in mezzo a dei cespugli.
F:"ti va di andare a vedere cosa ci sia?"
G:"certo"
Da lì si va in un bosco una roba simile,non una di quei boschi isolati dal mondo e cose così. Una via piena d'alberi dai si potrebbe definire così.
Passava il tempo e mentre camminavamo oltre il dolore assurdo dei tacchi,inizio a conoscere Giuseppe lui mi parla un po' di se e io gli parlo un po' di me. Dopo un po' poggio il mio viso sulla sua spalla. Il sonno inizia a farsi sentire.
G:"hai sonno vuoi che torniamo indietro?"
F:"si,se non ti dispiace"
G:"no tranquilla"
Giuseppe mi rivolge un sorriso,ricambio.
Giriamo e iniziamo a tornare indietro.
Mi squilla il cellulare.
F:"scusa devo rispondere"
Prendo il cellulare e rispondo.
F:"pronto"
Fran:"ma dove sei?"
F:"in giro"
Fran:"ceeeeerto"
F:"vorrei ricordarti che mi chiamo Fatima,non Francesca"
Giuseppe soffoca un risata.
Fran:"bastarda"
F:"convinta tu"
Fran:"comunque muoviti ti spetta fuori,è tardi"
F:"okaaaay,arrivo"
Fran:"vestiti infretta"
F:"dillo a tua madre"
Fran:"ti amo anch'io"
Attacco il cellulare.
G:"Andiamo un po' più di fretta?"

Primo capitolo. Vi piace?

Stupendo Fino A Qui ||Giuseppe GrecoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora