L'inizio

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  La storia di Louise una ragazza normale che frequenta la 1A al liceo d'arte che si ritrova sola in seguito a quella che sembrerebbe l'estinzione della razza umana e la nascita di un nuovo "predatore" il cui unico scopo pare essere eliminare completamente uomini e donne.

Louise sembrerebbe persa se non fosse per J...  


7:00

Si sentiva la sveglia suonare per tutta la casa finchè,una mano delicata,la spense.Mi stirai e con un po' di fatica sfilai via le coperte,presi la spazzola color rosa scuro con puntini gialli,quella che mi aveva regalato la nonna prima che mancasse e mi preparai  con cura per il primo giorno di scuola dopo le vacanze natalizie.

-Hey,sei sveglia?- la calda voce della madre risuonava per le scale,ovviamente accompagnata dal rumore della solita telenovela mattutina che dovevo sorbirmi ogni giorno.

-sì! Scendo subito.- risposi -Bhe sbrigati,non vorrai fare tardi fin dal primo giorno?- concluse la madre con tono sereno.Scesi a fare colazione con i soliti biscotti di pessima qualità,che la mamma cercava sempre di spacciare per le Gocciole,ai quali però mi ero affezionata;quindi uscì di casa e mi incamminai verso la stazione dell'bus.


7:40

Salì sopra l'autobus.Misi le cuffiette come al suo solito,per non sentire le lamentele mattutine della gente.notai qualcosa di diverso in città:non era tanto affollata come al solito.Tokyo è una città parecchio grande e soprattutto a quell'ora del mattino veniva attraversata da moltissime persone che sembravano però essere diminuite magicamente.


7:55

Ero appena arrivata a scuola quando...

-VAI VIA BRUTTO SFIGATO-Louise si precipitò a guardare cosa stesse succedendo.

La solita storia.Lukas il bulletto della 3F stava "giocherellando" con il primo che gli era passato davanti.

Lui diceva "giocherellare" quando invece l'unica cosa che faceva era rifilare vari spintoni alla vittima,finchè non si faceva male.

Uno spintone dopo l'altro Lukas stava sfinendo quel povero ragazzino.Stavo giusto pensando di fare qualcosa ma...

POOM-Non riesci proprio evitare di prendertela con i più piccoli,vero Loki?-

Mi voltai verso la strana voce,era Jeral,della 2E,che aveva colpito Loki,diminutivo di Lukas con un pugno dritto in faccia.

-Non chiamarmi così-Lukas odiava essere chiamato Loki perchè,secondo lui,lo faceva apparire impotente(quanto ego)-Sono più grande di te e devi portarmi rispetto!-Lukas era più grande solo di un mese rispetto a Jeral,che era stato però bocciato in prima media

-Perchè non vieni quì tu e mi tappi la bocca?-rispose prontamente Jeral

I due iniziarono ad azzuffarsi.Io mi precipitai ad aiutare la vittima,seduta a terra

-Come stai?-gli chiesi.Era un ragazzo circa della mia età molto magro e bianco in volto,sembrava non dormisse da giorni.

-Bene-rispose lui-Ringrazia il tuo amico per me,ora devo proprio andare-ma come,lo aiutano in un momento simile e lui non può neanche fermarsi a ringraziare?

Jeral non era il tipo da prendersela per una cosa simile.Io invece sì!

stavo quasi per chiamarlo un po' offesa quando,mentre andava via,notai i suoi cartelli...

stavo quasi per chiamarlo un po' offesa quando,mentre andava via,notai i suoi cartelli

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cartelli sugli zombie?

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cartelli sugli zombie?

Mi voltai.Jeral e Lukas avevano finito.Jeral non sembrava essersi fatto nulla,Lukas invece aveva un occhio nero,malamente coperto da un paio di occhiali da sole.

Lukas,un po' a fatica,fece due passi,come per seguire il ragazzo,ma anche lui venne fermato dai suoi strani cartelli.Jeral solitamente non fece trasparire nulla,nemmeno un sorrisetto,come io e Lukas fecimo.

Meglio non avere a che fare con pazzi...

già...pazzi...

Apocalypse city:L'orda dei non mortiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora