Immagina #15: Babysitter

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Hai appena chiuso la telefonata con tua sorella, la quale ti ha comunicato che ha bisogno di qualcuno che faccia da babysitter a suo figlio; per questo motivo ti ha chiamata, al fine di chiederti di guardarlo durante la settimana in cui lei e suo marito si concederanno una piccola vacanza. Il giorno seguente, mentre Harry è al lavoro, lascia a casa vostra lui e le sue cose, ovvero seggiolino, box per bambini, passeggino, borsa con i vestiti, pannolini, giochi, cibo, bottiglie, ciuccio, copertina e una lista con vari numeri, alimenti che può o non può mangiare, insomma il solito.

"Ciao piccolo Ethan!" sussurri dolcemente appena tua sorella va via. Gli fai il solletico sul pancino e lui ridacchia, allontanando la tua mano, così lo appoggi sul pavimento del soggiorno e giochi un po' con lui. Dopo aver mangiato, si addormenta sul divano con il ciuccio in bocca, un piccolo cuscino sotto la testa e la manina avvinghiata alla coperta leggera. Tu nel mentre gli dai dei colpetti sulla schiena per fargli compagnia. Quando Harry rientra, vi guarda con occhi felici, forse perché c'è un bambino in casa.

"Ciao amore." ti bacia per poi guardare Ethan con un sorriso.

"E lui chi è?" si inginocchia sul pavimento e appoggia le braccia sul divano di fronte al piccolo.

"Lui è Ethan, mio nipote. Starà qui con noi per una settimana mentre sua mamma e suo papà saranno fuori in vacanza." gli spieghi sorridendo dolcemente.

Harry appoggia la mano sulla sommità della sua schiena muovendola su e giù. "E' carino. Quanti mesi ha?"

"Undici." rispondi.

"Aw." Harry sembra così allegro in questo momento. Ti fa pensare a lui come papà. Ti alzi in piedi, porti il box di Ethan nella vostra stanza e lo appoggi di fianco al letto. Dato che non sembra molto confortevole, decidi che il piccolo dovrà dormire nel letto matrimoniale con voi. Torni al piano inferiore trovando Harry che canta per lui e gioca con i suoi capelli, mentre Ethan sta ancora dormendo. Sorridi alla vista di quel tenero momento, poi li raggiungi e lo prendi in braccio, appoggiando la sua testa sulla tua spalla. Ethan inizia a succhiare il ciuccio, finché smette lentamente cadendo in un sonno profondo. Harry si alza e ti segue salendo le scale, osservadoti poi mentre approfitti della quiete del piccolo per cambiargli il pannolino con la sua tutina.

"Saresti una mamma davvero attraente." Harry fa un sorrisetto compiaciuto.

"Ne sono consapevole sai?" dici sarcasticamente. Fai stendere Ethan sul letto, poi entrambi entrate in bagno e vi cambiate, vi lavate i denti e uscite. Scivoli sotto le coperte e metti un braccio sul piccolo.

"Dormirà con noi?" chiede Harry sorpreso, ma in tono allegro.

"Sì." ridi.

"Buonanotte Y/N."

"Notte Harry." chiudi gli occhi

"Buonanotte anche a te Ethan." sussurra Harry e tu non puoi fare a meno di sorridere.

I giorni passano, con Harry che rimane a casa durante la maggior parte del tempo, solo per stare con Ethan; e così la loro relazione cresce, diventando sempre più importante. In questo momento fa un po' paura, perché sta parlando utilizzando un linguaggio da bambino con il tuo nipotino. Principalmente è lui a nutrirlo, cambiarlo, giocarci. Hai sempre immaginato che padre grandioso diventerà Harry in futuro, ed effettivamente non ti sbagliavi. Un giorno però, Ethan tira l'orologio di Harry che si rompe, scatenando la sua rabbia; inizia così a gridargli contro e tu corri su per le scale per vedere cosa sta accadendo.

"PERCHE' L'HAI FATTO?" Harry urla. Ti precipiti in camera per scoprire cos'è successo. Le guance di Ethan sono macchiate di lacrime e le sue labbra si muovono rapidamente. Lo prendi e lui si calma sotto il tuo tocco.

"Shh, è tutto okay Ethan." dici mentre geli Harry con lo sguardo.

"Perché gli stavi urlando contro?" domandi dopo aver messo il piccolo a dormire nella vostra camera.

"Ha rotto il mio orologio." Harry indica il pavimento, dove c'è l'oggetto in frantumi.

"E' un orologio Harry. Ne hai in abbondanza." dici mentre raccogli i cocci.

"Sì, ma era quello che mi avevi regalato per il nostro sesto mesiversario" si lamenta.

"Te ne comprerò un altro. E' tutto okay." gli dai un veloce bacio sulle labbra.

"E poi questo non significa che tu debba sgridare in quel modo un bambino di 11 mesi."

"Hai ragione. Mi dispiace." si scusa.

Gli dai un'occhiata del tipo 'Davvero?'

Harry sospira. "Mi dispiace di essere un coglione."

Aspetti un minuto. "Anche a me dispiace che tu sia un coglione."

Harry spalanca la bocca sorpreso dalla tua risposta. Tu semplicemente ridi ed esci.

I giorni passano velocemente e tua sorella viene a trovarvi per riprendere Ethan.

"Grazie mille ragazzi! Non avete idea di quanto significhi questo per noi." tua sorella ti abbraccia.

"Nessun problema. Ci siamo divertiti." sorridi.

Tu e Harry date un bacio di arrivederci a Ethan, poi lui e i suoi genitori escono lasciandovi soli.

"Wow." esclama Harry.

"Già mi manca." dici in tono triste.

"Anche a me." Harry ti abbraccia.

"Non ho nemmeno potuto passarci del tempo insieme! C'eri sempre tu con lui!" ti allontani.

"Stavo facendo pratica per le mie future abilità da padre!" ribatte.

"Come ti pare." cammini verso la cucina.

"Vorresti avere dei bambini?" domanda Harry con un leggero sorriso.

"Ovviamente. Solo, non ora. Quando sarò sposata. O quando arriveranno il ragazzo e il momento perfetto." alzi le spalle.

"Il ragazzo perfetto? Perfetto quanto me?" Harry si indica.

"Non ho mai dichiarato niente riguardante la tua perfezione." lo sorpassi con un sorrisetto.

"Cosa? Quindi non vuoi avere figli con me?" domanda un po' ferito.

"Non ho specificato neanche questo." gli fai l'occhiolino, salendo le scale.

"Io sono perfetto!" ti grida.

"Certo! Continua a ripetertelo e convincitene!" urli in risposta.

"Y/N!" Harry grida e si lamenta allo stesso tempo.

"HARRY!" gli fai il verso. Adori quando scherzate così.

Imagines/Preferences H.S. (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora