1- Prologo

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E' il 14 marzo del 2016.

Dire che mi hai stravolto la vita??? Si. E' veramente assurdo tutto questo.

Sono passati molti anni da quando ho espresso quel gran desiderio di farti innamorare di me, di amarti, di essere la tua donna... l'unica donna e per sempre. Un desiderio di cui tu non ne eri a conoscenza. Un desiderio che ho espresso e custodito dentro me per molto tempo. Ricordo ancora, quando in quella soffitta, mi hai guardato cercando in ogni modo di strapparmi un bacio , e mi hai detto: " E' quasi sei mesi che ti guardo e mi piaci sempre di più".

Ricordo ancora quel brivido che mi ha trapassato per intero, tu che con i tuoi modi mi hai sempre imbambolata, ti avrei osservato per ore. In quell'esatto istante è iniziata questa lunga storia di quelle dove sognare non basta, perchè è molto di più.

Non posso tutt'oggi incrociare i tuoi occhi e non provare nulla, sopratutto ora che sei la persona che ho amato follemente, più di quanto io pensavo fosse grande l'amore e che probabilmente anche dopo questo poco tempo lontani, ti amo ancora in qualche modo. Non esiste orizzonte in cose come queste.

Ma da quella soffitta, c' era una cosa che non sapevo, che sarebbe passato molto tempo prima di averti completamente, e forse oggi ancora non ti ho del tutto.. penso che quest'attesa non sia ancora finita. Ho forse vorrei avere la certezza che quest'attesa esista perchè possa terminare a breve, fra qualche mese, riunendoci in quella che noi chiamavamo la nostra Famiglia. Io, te i nostri due micini e i nostri sogni. Non sapevo che la mia vita si sarebbe capovolta, stravolta su ogni suo lato. Non sapevo quanto fosse stato grande il dolore.

Definire magico ciò che ho vissuto in questi lunghi e indimenticabili anni non basta. Non basta dire che bisogna farsene una ragione, non mi basta pensare di andare avanti e rassegnarmi al fatto che non sia potuto andare. Vado avanti, ma manca un pezzo, un pezzo grande quanto metà della mia vita quasi.

Sono io che tutte le volte ho mollato la presa, perchè sopraffatta dal dolore, dalla paura di averti perso, ma ti amavo, ti amavo senza limite e condizioni. Non ti sentivo, e non dormivo la notte, cercavo il tuo calore e non c'era, cercavo te che mi hai portato in questo mondo fantastico e poi non ti sei reso conto che, io smarrita, avevo bisogno di te per ritrovare la strada e non perdermi nella paura. Sapevo che tu ci mettevi tutto te stesso, ma non mi trovavi, ho forse, è questo lo ammetto, non mi trovavi perchè anch'io io ero cambiata. Cambiata per la paura di non farcela, dai mille problemi, dal tempo che mancava, da noi che ci stavamo allontanando. Quasi come se anche tu, pur non ammettendolo, avessi già mollato la presa.

Oggi... che dopo ormai quasi sei mesi che non stavamo vicino, accocolati, in quella che era casa nostra, sono dovuta ripartire, dopo questi due bellissimi giorni trascorsi con te. Sono bastate 24 ore di nuove nella stessa casa per farmi battere il cuore, per scatenare un vulcano dentro di me alle tue parole" ci dovevamo sposare", a smuovere i miei desideri più nascosti. Di riaverti per l'ennesima volta, definitavamente, senza condizioni ne limiti. Sono arrivata a casa da qualche ora, anche se non la definirei tale, non perchè non sto bene qui, ma " casa" è una parola alla quale solitamente diamo poca importanza, ma per me significa molto. Casa definirei qualunque posto non per forza fatto di mura, dove però noi riusciamo a essere noi stessi in tutto e per tutto. Casa è il posto nella quale ci sentiamo liberi da ogni tipo di peso, dove sentiamo la nostra anima leggera. Casa definirei quel posto in cui ogni tanto decidi di tornare perchè indipendentemente dalle scelte fatte, solitamente quelle razionali, ti manca. Siamo lontani circa 400 km, eppure sento metà del tuo spirito dentro di me.. che non mi lascia del tutto. Che sia pazza??? Bhe lo ipotizzato più volte, ma in realtà sono solo arrivata alla conclusione di essere pazza di te, in diverse sfumature. Non riesco a convincermi del tutto che stare lontani sia la scelta giusta e più di ogni cosa vorrei sapere che non è ancora arrivato il momento di sciogliere questo incantesimo.

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