Ma andiamo in ordine. Dopo quella soffitta, tu che proteggevi dentro te molti segreti, piano piano hai iniziato ad aprirti, a regalarmi un sorriso ogni volta che ti vedevo e uno di quegli sguardi che diceva tutto ed io mi spogliavo di ogni mio vestito, senza che tu mi toccassi.
In questo piccolo paese di 3000 abitanti, dove nascondere qualcosa era difficile, noi continuavamo imperterriti a non resisterci. Tu con la tua vita, mondana, fatta di divertimenti, pazzie e mille donne che si sarebbero alternate negli anni a seguire. Io con la mia vita, la mia scuola, le mie storie e le mie vene di follia che negli anni si sarebbero fatte sentire sempre più. Eravamo solo due adolescenti di 15 anni dove la vita era ancora un gran bel punto di domanda.
Una splendida calda estate, quando è iniziato tutto. Ricordo ancora che ogni volta che uscivo, il desiderio più grande era incontrarti, anche solo per un attimo e anche se tu eri impegnato con una di quelle che faceva parte del gruppo amiche oltretutto. Ebbene si, siamo stati amanti per molti anni circa sei anni, anzi quasi sette.
Più stringevamo confidenza, più tu con quegli occhi e modi da fare da duro, mi ammaliavi e mi portavi dentro a questo vortice. Si ragazzi, lo definirei un vortice. Io non ho mai resistito a te, e in tutti questi anni forse se sono riuscita a rifiutarti una volta è stato già troppo. E tu non sei mai riuscito a resistere a me. Iniziavi ad avere pieno potere su di me e viceversa. Era solo un divertimento, a cui però di tanto in tanto, non potevamo farne a meno.
Se chiudo gli occhi, vedo ancora quei primi baci. Le tue labbra carnose, ardenti, insaziabili. Quei baci senza fine, in posti ricercati, nascosti, assurdi ed improbabili, solo per non farci uscire allo scoperto. I tuoi occhi che fermi e profondi, nascondevano una grande voglia. Le tue mani che mi prendevano, avvolgevano completamente a te. E mio Dio, facevano molto di più. Il mio corpo fremeva, si riempiva di brividi, timido ed ansioso. Non aspettavo altro che te. I minuti con te diventavano ore ... era difficile salutarsi, era incontrallibile come passione, era vitale come trasgressione. Era una realtà parallela, di quelle che forse solo nei film vediamo. E stata pura alchimia, sempre.
Ma presto, la vita avrebbe iniziato a giocare con noi. E solo ripensadoci ora, mi accorgo che forse era davvero iniziato tutto già li. Nell'esatto istante in cui abbiamo deciso di cederci a vicenda.
Abbia rotto molte amicizie, abbiamo passato momenti in cui ci era vietato dai nostri compagni anche parlarci. Ma c'era un unica verità però, non potevamo spegnere un fuoco cosi ardente. Sono stati 7 anni splendidi, dove ognuno andava avanti per la propria vita, non dimenticandosi dell'altro. Era una voglia irrefrenabile. Era una scommessa a tutto ciò che esiste di normale. Noi non volevamo la classica routine, ma qualcosa di più.
Sono incalcolabili i posti dove ci siamo rifusciati, ed incalcolabile l'invidia che abbiamo fatto al mondo. Infinite le volte in cui ci siamo persi nello sguardo dell'altro.
In questo tempo trascorso insieme, siamo cresciuti, abbiamo dedicato del tempo ad altri amori, a persone a cui abbiamo voluto un gran bene... ma è stato impossibile cambiare i nostri sguardi e quello che lasciavano trasparire.
