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Il giorno dopo io e Beth ci incamminammo alla ricerca del mezzo di trasporto per il nostro viaggio.
Dopo qualche ora di camminata durante le quali chiacchierammo del più e del meno, trovammo un parcheggio a due piani: era perfetto, avremmo trovato sicuramente qualcosa.
Con un tubo di metallo feci rumore contro un muro per far uscire eventuali vaganti e dopo che ci accertammo che il posto fosse vuoto iniziammo la nostra ricerca al primo. Al primo piano non trovammo nulla tutte le macchine avevano qualche problema tipo gomme bucate  o motore fuso, così salimmo al secondo e fummo molto fortunate perchè in quel piano erano parcheggiati solo camper, che sarebbero stati perfetti per il viaggio.
Dopo qualche minuto finalmente né trovammo uno senza gomme bucate o altri problemi anzi, sul retro aveva anche due gomme di rideva che ci sarebbero state molto utili se una di quelle in uso di fosse bucata, cosa molto probabile visto che sulle strade c'era di tutto.
Quando entrai per vedere gli interni un vagante mi attaccó,caddi a terra presa dallo spavento e lui mi cadde sopra: mi comincia a dimenare ma non riuscì a spostarlo, anche se ero immune questo non voleva dire che se mi mordeva il collo rompendomi delle vene sarei sopravvissuta.
Ad un certo punto pensai al coltello nella mia tasca così cercai di prenderlo ma quando stavo per infilarlo nella testa del vangante sentì uno sparo e poi pezzi di cervello del vagante mi caddero in faccia; la cosa mi disgustó molto infatti appena uscì da camper comincia a vomitare a terra mentre Beth mi teneva i capelli: mi aveva salvata.
Quando mi sentii meglio togliemmo il cadavere dal camper e pulimmo i residui di sangue e cervello.
L'interno del camper non era male: c'era un letto matrimoniale, un piccolo tavolo che all'occorrenza si trasformava in un letto, una piccola cucina, un bagno e il posto per guidare con due sedili.
C'era anche una televisione è uno stereo sarebbe stato bello se fossimo riuscite a farli funzionare; mi mancava ascoltare la musica, prima la ascoltavo sempre,oltre al nuoto era l'unica cosa che mi rilassava e poi i film... Quanto mi sarebbe piaciuto vederne una, anche un qualsiasi in un certo senso mi avrebbe riportato alla normalità.

Da altre macchine prendemmo della benzina e la portammo nel camper poi tornammo verso casa.
Quando arrivammo parcheggiammo il cAmper davanti all'entrata e prendemmo tutto ció che ci sarebbe potuto servire:cibo, acqua, armi, munizioni e qualche cartina per vedere il percorso da fare.
A quel punto eravamo pronte; stavamo per lasciare un posto che ci avrebbe potuto regalare stabilità e tranquillità per fare un viaggio che non sapevamo neanche se sarebbe andato a buon fine, ma ci speravamo, ci speravamo con tutte noi stesse d'altronde ,la speranza oltre alla nostra amicizia era l'unica cosa che ci era rimasta ed era propio quella che ci faceva andare avanti e che ci spingeva a lottare per sopravvivere, per sperare che in futuro il mondo torni alla normalità anche se quel giorno sarebbe stato molto lontano...

Ciao sono riuscita a ricavare un pó di tempo per aggiornare e niente... Spero che il capitolo vi piaccia vi dico che è da questo momento che la storia inizia veramente e non vedo l'ora di continuarla...
😘

-C

 Alone with the zombie Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora