LETTERE AD UN BAMBINO MAI NATO

12 1 0
                                    

Caro figlio,

voglio dirti solo una cosa sulla vita. Dio non ci lancia sfide che non siamo in grado di affrontare. Tutto accade per una ragione, perchè si possa imparare. Tutti gli errori che farai, le litigate con me e tuo padre, le raccomandazioni che ti daremo, serviranno a farti crescere. Magari subito non lo capirai, in fondo io sono sempre tua madre, però so che capirai. Tutti noi lo facciamo.

quando un giorno ti sveglierai e ti renderai conto di essere adulto verrai da me e mi abbraccerai. Mi abbraccerai per tutto quello di sbagliato che hai fatto e mi ringrazierai per tutto quello di giusto che ho fatto per te.

Con tanto amore, 

la tua mamma

***

Grande attaccabrighe,

cosa non farai per farmi impazzire? Un momento sei in cortile a giocare con il cane e quello dopo sei il ragazzo che torna tardi dalle serate con gli amici.

Quante urla, tra tua madre e me, per cercare di capire dove sbagliassimo. Ma stai tranquillo, non sarò l'arbitro della tua vita come è stato fatto con me. Ti chiedo solo un favore: viaggia. Vai in tutti i posti che io ho sempre sognato di vedere e in cui non sono mai andato. scopri paesi che non avresti mai immaginato e vivi. Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse la tua ultima avventura.

Semplicemente vivi. Non preoccuparti di tua madre e me, noi vogliamo solo il meglio per te. E il meglio non è qui, con noi, nella città di tutti i giorni. Vai e trova nuovi amici e nuovi amori. Questo è il mio desiderio per te.

Assapora la vita,

papà

***

Caro fratellino o sorellina,

le firme falsificate, i sorrisi strappati, i brutti voti e i compiti copiati di notte, per non farsi beccare da mamma e papà.

I messaggi chilometrici, gli abbracci che ti soffocano, il primo bacio, i primi amori, i primi cuoi spezzati e gli amori non corrisposti.

Le cuffiette con la musica a tutto volume, il profumo dei libri, i film e pizza con gli amici e il primo diario.

La gelosia, le mode del momento, i jeans strappati e le canottiere scolate. I disegni sulle magliette, i vestiti firmati, le Vans e le Convers.

Le serie TV americane, i social, whatsapp, snapchat, istagram, l'ultimo modello della playstation e dell'iphone.

la matematica, i professori che ti riempiono di compiti, i mille sbagli, i "Ti odio", le notti insonni, il trucco, le occhiaie e i "da grande vivrò a New York, Parigi, Londra, Los Angeles".

I pregiudizi, i pettegolezzi, le chiamate fatte di notte e studiare la sera prima delle verifiche.

I primi ragazzi, le prime ragazze, i "secchioni", le lacrime, i genitori troppo severi, gli addii rimpianti e quelli giusti.

Le sclerate, le canzoni cantate a squarcia gola, le fangirl e le prove costume.

la dieta sempre rimandata, gli specchi che riflettono male, il divano con i pop-corn, le parolacce e la monotonia.

I capelli piastrati o le creste non il gel, i tatuaggi e i piercing.

Le occasioni perse, la porta della camera sempre chiusa, la cioccolata d'inverno, la prima sbronza all'ultimo dell'anno e il dolore mascherato. E tutto questo prima o poi arriverà come arriva la pioggia, all'improvviso. Ma tranquillo, bambino mai nato, non c'è da avere paura, questa è adolescenza.

La tua sorellona

P.S. Per quanta paura possa fare il buio, esso non ti farà mai del male.


                                                                  

Verità del mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora