Lotta

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Drin, drin.
Ahia. Mi brucia tutto il viso per i graffi di ieri.
Mannaggia a Lia e ai suoi sciocchi scherzetti.
Mi alzo, prendo il cellulare e leggo l'ora.
Oh no.
Sono le 7:10! La scuola è già iniziata. E sono in ritardo.
Mi infilo un paio di shorts di jeans, una maglietta fluo e le Vans nere.
Mi lego i capelli in un cipollino e mi metto in bocca un biscotto.
"Mamma io vado."
Nessuna risposta.
Vabbe'. Prendo lo zaino e il cellulare e corro velocemente.

È appena cominciata la seconda ora.
Entro in classe. Tutti mi guardano.
"Buongiorno prof. Scusi il ritardo."
"Vai a sederti Sam, potrei non finire più di sgridarti."
Simpatico. Proprio.
"Sam." "Steph?!" "Oggi io e Cam usciamo, poi ti dico tutto. Tu raggiungici al parco alle 17:00"
"Vabbene."
Non credo che uscirò, devo fare un sacco di compiti. E per di più non ho nemmeno voglia.
Drin, drinnn.
Prendo Strph per mano e la trascino in mensa.
"Ieri ho saputo che hai affrontato Lia in corridoio."
"Già."
"Grande."
Mi batte il cinque e mi fa l'occhiolino, poi raggiunge Cam al suo tavolo.
Io vado da Daisy.
"Ehi" "Ciao Sam!" "Come va?" "Bene, credo tu?" "Bene."
Altra bugia.
Mangio un boccone al volo ed esco da scuola, non vedo l'ora di raggiungere casa e evitarmi altri graffi, perlomeno.
Oggi, non è successo nulla per fortuna.
"SAM"
Mi giro, è Lia.
" Di alla tua amichetta di girare al largo dal mio Cameron. Oppure te la vedrai con me, cocca."
Adesso basta, può insultarmi, farmi cadere, ma non può rovinare la vita anche a Cam e Steph.
"No."
"Come?! Non hai capito. Tu fai quello che ti ordino"
"Piantala Lia. Mi hai scocciato dal primo giorno di liceo. Mi hai preso in giro, rovinato la faccia. Ora io ti dico basta, chiaro? E sei tu quella che deve lasciare stare Cam e Steph."

Sono strafiera di quello che ho detto.
Era davvero troppo.

Lia diventa bordeaux in viso, mi afferra per un braccio e mi butta per terra.
Mi alzo.
La spingo, facendola indietreggiare.
Lia sembra furiosissima.
Anzi, lo è.
Mi prende per i capelli sciogliendomi il cipollino e mi tira contro l'albero.
Rimango immobile.
La fisso.
"Sei un mostro"
Lia, scioccata se ne va.
Mi ha strappato tutta la t-shirt e sono conciata da buttar via.
Arriva Steph.
Mi ha prestato un paio di jeans e una felpa nera, non so come ringraziarla. Davvero.

Mi riaccompagna con lo scooter a casa, la saluto e mi butto sul letto.

Mi sento morta. Mi cade una lacrima sul viso. Ho male, mi bruciano le ginocchia.
Chiudo gli occhi, non capisco più nulla.

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