capitolo 1

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Mi mancherá questa cittá.
Mi mancherá l'odore alla mattina delle varie pasticcerie situate in periferia..
L'aria fresca,che sfiorava le mie guance ogni volta che uscivo di casa,le nuvole grige che invadevano quasi completamente Londra,la pioggia che piano piano scendeva e poi sempre più forte fino a creare una tranquillissima atmosfera,mi mancheranno i miei posti segreti dove giocavo sempre da piccola,mi mancherá la mia casa,più minuta delle altre,che si intravedeva a mala pena a causa delle altre case affiancate alla mia,molto più grandi,e allegre.
Se devo essere sincera i miei amici non mi mancano,forse proprio perchè non ho mai avuto veri amici,e l'unica cosa bella di questo trasferimento è che potrò rifarmi una nuova vita,ma non credo cambierà più di tanto.

"Elisabeth è ora di andare" una voce distoglie i miei penseri

"Si zia Rose"
Rose è sempre stata una seconda mamma per me,mi ha presa da piccola dopo la morte dei miei genitori,e mi ha lasciato libera di fare tutto quello che volevo,e anche adesso spero sia cosi,è sempre stata gentile con me,non si arrabbia mai e per questo gliene sono grata.

Guardo per un'ultima volta il paesaggio davanti casa mia,rimango li per un po,poi decido che è ora di andare, prendo le valigie e mi dirigo in macchina in direzione California.

"Roseanne hai visto percaso i miei occhiali?"chiede Zio John

Con lo zio è tutto diverso,fin da piccola mi ha trattata come una specie di soldatina e mi faceva ridere come una matta e anche tutt'ora.

"Uhm,penso siano nel sedile posteriore" dice Rose sistemando i bagagli all'interno della macchina

"È ora di partire ciurma"dice lo zio

Saliamo sul veicolo e ci dirigiamo in aereoporto

Per tutto il viaggio ho ammirato il paesaggio di Londra per un'ultima volta prima di ricominciare la vita da capo tutto.

Chissá come sará la nuova casa,lo zio dice che è meravigliosa e io non vedo l'ora di entrare in camera mia per poter dormire tutto il giorno,per sempre.

Ma purtroppo tutto questo non è possibile,perchè appena arrivata nella nuova casa dovrò aiutare a sistemare,e il giorno dopo incomincia scuola.

E la scuola?creerò amicizie nuove?probabilmente no.
Ho imparato dalla vita che non bisogna mai fidarsi delle persone,MAI.
Potrebbero subito deludervi,oppure rivoltarsi contro di voi,esattamente come è successo alla sottoscritta.
È sempre meglio stare da soli..

Mi addormento con questo pensiero ma vengo svegliata praticamente subito dalla zia

"Tesoro,siamo arrivati in aereoporto,sbrighiamoci o perderemo il volo" dice con quello splendido sorriso che invidio tantissimo.

Annuisco ricambiando il sorriso,e mi alzo indolenzita,mi stiracchio e prendiamo ognuno i propri bagagli.

Saliamo in aereo e il mio posto è il mumero 13.la zia 18 e lo zio 34

Mi siedo e mi accorgo di avere alla sinistra un signore che parla in continuazione a telefono,probabilmente di affari.

Alla mia destra ho il completo panorama delle nuvole,mi immagino tante cose,fino a chiudere gli occhi ed addormentarmi.

Sogno i miei genitori,mi dicono di stare attenta e di fidarmi solo delle persone a cui tengo di più,mi stavano dicendo un'altra cosa,ma non ho capito bene perchè vengo svegliata dalla voce incorporata del comandante che ci dice di scendere

Il tragitto in macchina mi sconbussola lo stomaco e ho leggermente mal di stomaco.

Arriviamo davanti casa e mi si apre la bocca dallo stupore.

Ho Bisogno Di TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora