capitolo 2

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7:00 a.m.

Il profumo dei Pancake che di solito Rose prepara mi arriva sotto il naso e istintivamente sorrido.

Usando tutta la mia forza che alla mattina sembra essere assente,mi alzo dal letto abbastanza stanca

Guardo l'ora e sono solo le sette,oggi mi sono svegliata abbastanza presto rispetto alle altre volte,un vero e proprio miracolo.

Decido di farmi una doccia,quindi scelgo i vestiti per il mio primo giorno di scuola in California.

Scelgo Una maglietta nera con la scritta 'Nirvana' in giallo e sopra una felpa rossa,leggins neri e Vans bordò.Mi piace particolarmente l'autfit che ho scelto oggi.
Come tocco speciale indosso una piccola collanina con delle ali d'angelo e un pizzico di profumo di mia madre,penso proprio che oggi mi porterá fortuna.

Entro in bagno e incomincio a sciaquarmi con l'acqua calda.È incredibile,basta solo una doccia per potersi rilassare così tanto,lego i capelli in una crocchia alta, per evitare di bagnarli visto che li ho lavati ieri.

Uscita dalla doccia indosso l'accappatoio ed entro in camera e la richiudo,appena mi giro vedo una persona seduta sul mio letto.

Ancora lui.

"Che ci fai qui?"chiedo amareggiata.come si permette di entrare in camera mia quando gli pare e piace?

"Sono venuto per portarti a scuola"dice lui con un sorrisetto

"Ci posso andare anche da sola,lo sai vero che potevo anche essere nuda?"

"Si,e oggo purtroppo nom ho visto quello che mi aspettavo"dice sorridendomi e guardandomi il corpo

"C-cosa guardi?vai via che devo cambiarmi e sono in costante ritardo"dico spingendolo via e diventando rossa come un peperone,cerco di spingerlo via, ma inciampo sulle mie scarpe e finiamo a terra.

"Ahia"dico stesa sopra di lui

Lui sembra essere concentrato sul mio corpo

Sento qualcosa spingere nel mio bacino e,
Oh no.

Si è eccitato.
Divento rossa ancora di più

"Tieni a bada il tuo coso"dico alzandomi innervosita e allo stesso tempo imbarazzata.

Purtroppo noto che una parte dell'asciugamano si è leggermente tolta,lasciando intravedere un po del mio seno.
Lo rimetto subito e posto e mi volto dall'altra parte,facendo finta di non essermente accorta e cercando di mettere a posto l'armadio a caso.

"È-èh?"dice lui osservando ancora il mio petto

"ti ho detto di tenere a bada il tuo coso"dico sistemando robe prese inutilmente dall'armadio

"Oh scusa,non è colpa mia se non si contiene neppure lui"dice alzando le mani in segno di arresa

Mi volto e lo ignoro continuando a sistemare l'armadio inutilmente.

"Dovrei cambiarmi"
Dico indicando i vestiti

"e allora?"dice con aria interrogativa

Ma è proprio fuori di testa quel ragazzo?

"E allora esci di qui,se nò rischio di fare tardi a scuola"dico con fare ovvio e spingendolo fuori dal balcone

"Allora A fra poco...ehm..qual'è il tuo nome bellissima?"dice chiudendo lentamente la finestra davanti a se

"Non te lo dico" dico mentre chiudo la finestra sorridendo,e chiudo le tende

Mi volto dall'altra parte e incomincio a vestirmi e mi slego la crocchia lasciando che i miei capelli si liberino in un mosso leggero,poi sento una voce urlare

"ELISABETH SCENDI"urla la zia dal piano di sotto.

Mi vesto più veloce possibile e mi metto un pò di mascara

Scendo le scale e vedo lo zio seduto al tavolo e Rose che mette i Pancake nel piatto di ognuno di noi.

"Hanno suonato vai ad aprire,è un ragazzo e quindi ho pensato ti facesse piacere vederlo"
Dice sorridendo,mettendo i bicchieri con il succo nel tavolo.

Ho giá capito chi potrebbe essere e Sinceramente non mi va di vedere nessuno,tanto meno lui.
Dopo essermi fatta vedere in reggiseno e in accappatoio credo che bastino le figuraccie,quindi non voglio più avere a che fare con lui,potrebbe giá averlo detto ai suoi amici,quindi è un'altro motivo per non frequentare ne lui e i suoi amici

Guardo dallo spioncino ed è lui.
Da questa prospettiva è abbastanza carino,sorrido e apro la porta

"Ancora tu?"dico sorridendo

"Si,sono venuta a prenderti,vedo che la signorina è di buon umore oggi"dice con aria strafottente

Io innervosita chiudo la porta ma la mia azione viene bloccata da lui che entra velocemente

"Volevi chiudermi fuori eh?che ragazza cattiva"dice in modo scherzoso

E io ricambio il suo bellissimo sorriso.

"Salve,io sono la zia di Elisabeth, e tu sei..?"chiede Rose affiancandosi a me.

"Sono Alex Mitchell"

"Wow,Alex è un bellissimo nome,vuoi fare colazione con noi?"

"Non voglio disturbare.."dice Alex guardandomi

"Ah no figurati,prego entra pure"dice aprendo la porta della cucina

Ci mettiamo seduti e nessuno dei due spiccia una parola,io intanto cerco di immaginare come sará oggi,il mio primo giorno di scuola,intanto addento un pezzo del Pancake alla nutella,è semplicemente buonissimo

"Tesoro vuoi qualcos'altro?"chiede Rose mettendo una mano sopra la spalla di Alex

"No la ringrazio"dice sorridendo

"Tu Elisabeth?"dice mentre sparecchia il piatto di tutti mentre io sono ancora qui a godermi la pietanza che si trova nel mio piatto

"No grazie"dico con la bocca piena e sento una risatina da parte di Alex

Lo guardo male ma sembra non essersene accorto

"Io vado a lavorare,a dopo"dice dandomi un bacio sulla guancia

Io faccio un segno di saluto e improvvisamente mi esce dalla bocca un gemito per il piacere di quello che sto addentando

Mi fissa e
Io divento subito rossa, cerco di strozzare quel verso con l'acqua.

"Cosi ti chiami Elisabeth eh?" Dice alzandosi dal tavolo

"Si,e tu Alex eh?"dico sorridendo maliziosamente

"Che ore sono?"dice preoccupato

"N-non lo so,siamo in...ritardo?"dico alzandomi da tavola correndo a prendere lo zaino

"Oh merda"dice mettendosi le mani nei capelli e guardando l'ora

"Che ore sono?"dico più agitata che mai mentre apro la porta di casa e controllo di avere le chiavi di casa

"Le otto"dice sussurrando e correndo al di fuori della mia abitazione

"Come ci arriviamo a scuola?"dico quasi urlando

"Ehm..con la mia macchina,è di lá"dice indicandola

Corro verso di essa e apro la porta

Alex accende il motore e parte a tutto gas

"A che ora dobbiamo essere in classe?"chiedo preoccupata

"Alle otto e cinque"dice stringendo di più il volante

"oh cavolo,e ora che ore sono?"

Mi guarda e dice

"Fai troppe domande,ti pare che io abbia un orologio nel polso?"dice con fare ovvio

All'improvviso ricordo di avere con me il telefono e lo accendo,sono le 8:03,merda,merda,merda.

Arriviamo a scuola un minuto dopo ed entriamo in classe,gli occhi sono puntati su di me,sopratutto uno,che ricordavo di avere giá visto...

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