•It's You•

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Scusate per ogni errore grammaticale che troverete durante la lettura.
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Louis e Harry erano soliti aprire l'album dei ricordi ogni domenica, nel tardo pomeriggio, con i loro bambini seduti sulle loro gambe. Questo non succedeva da tantissimo tempo, secoli secondo i due genitori. Tutto era cambiato, il tempo era volato lasciando solo un ricordo di quei pomeriggi fatti di risate, piccole lacrime e sorrisi. I bambini erano cresciuti e ora stavano al college e Louis e Harry erano invecchiati, mostrando i segni del tempo passato sui loro volti.
Erano cambiate tantissime cose ma loro erano felici ugualmente, aspettando quel sentito giorno in cui i loro figli entreranno da quella porta che fissavano tutti i giorni e li abbracceranno, mostrando di non essersi dimenticati di loro, che li vogliono ancora bene. Louis, in una sera d'inverno, decise di fare una sorpresa al suo amato: prese il fatidico libro dei ricordi e, accendendo il camino, lo aspettò nel salotto con il libro posato sul tavolino di vetro.
Harry, quando entrò nella stanza vedendoli, sorrise e si posizionò accanto a suo marito.
Aprirono il libro insieme con le mani intrecciate, segno di essere ancora lì insieme ad amarsi, è una marea di ricordi li aggredì come un mare in tempesta che aggredisce gli scogli. Le pagine venivano sfogliate a poco a poco e lacrime rigavano i visi dei due amanti. Le foto del loro matrimonio, le foto dei loro bambini da piccoli, le foto di loro da giovani che sorridevano alla fotocamera abbracciati ai loro più fidati e vecchi amici. Pagine macchiate di lacrime che regalavano tantissime emozioni. Le foto erano quasi finite ma Harry si era accorto di una minuscola immagine attaccata con della colla sul fondo del libro. La osservò e pianse, non riusciva a calmarsi, quella foto fece battere un po' di più il suo vecchio cuore.
/ Quella mattina Harry decise di non andare a scuola, non voleva far vedere di stare male a tutte quelle persone che giudicavano senza sapere, che credevano di sapere la verità basandosi solo su stupidi stereotipi malvagi creati nei confronti dei gay, di lui. Quelle persone che 'governavano' quella struttura erano stupide, ma non così tanto, poiché si erano rese conto della storia d'amore segreta che legava Louis ed Harry. In un solo giorno successe l'apocalisse nella vita dei giovani: tutti li prendevano in giro e gli ridevano in faccia. Battute squallide arrivavano alle loro orecchie e tutto questo non faceva altro che ferirli. Louis si era allontanato,era diventato freddo, faceva finta che Harry non esistesse. Questo mandò su tutte le furie il riccio che, con le lacrime agli occhi, lo mandò a fanculo. Uscì dalla scuola e ritornò a casa. Non fece altro che piangersi addosso, domandandosi cosa aveva sbagliato ma tutto ad un altro capì. Non era colpa sua, era colpa dell'ignoranza che stringeva la mentalità delle persone, come una tenaglia. Rise perché per la prima volta si sentì se stesso, senza maschere. Rise e se anche poteva sembrare un pazzo a lui non importava, tanto ormai non gli interessava più nulla. Rise per non piangere...aveva perso Louis, se l'ho sentiva dentro e non aveva forze per combattere, molte battaglie aveva vinto ma ora non se la sentiva, non poteva. Si rilassò sul divano e, dopo un po', incontrò Morfeo e si lasciò andare.
Venne svegliato bruscamente dalla sorella che sorridendo disse:
"C'è Louis qua fuori."
Harry sorpreso si alzò e si affacciò alla finestra, c'era veramente ed era tutto bagnato per il temporale che si era abbattuto a Homes Chanel.
Corse fino alla porta d'entrata e uscì, non curandosi della pioggia. Corse verso di lui e l'abbracciò, pianse sulla sua spalla confuso e felice.
"Non mi interessano i giudizi, le brutte parole, le battutine...mi interessi tu e questo è importante. Scusami per l'altra mattinata ma non ho avuto il tempo per rielaborare il tutto ma ora sono qui a dirti che...Ti amo" disse per poi alzare il mento del ragazzo, con i ricci appiccicati sulla fronte, e baciarlo. Era una specie di riproduzione di una scena romantica di qualche film scadente. C'era tutto: la pioggia, la confessione e la sorella stramba del protagonista a scattare foto della scena dalla finestra...aspetta. Il bacio si interruppe con un leggero "poup", che fece arrossire Harry, e si accorsero che veramente Gemma stava scattando delle foto. Scoppiarono a ridere. /
Per Harry quella era stata la prima giornata migliore della sua vita, susseguita da tante altre fino ad arrivare all'adozione delle loro piccole mostriciattoli. Si guardarono negli occhi e si baciarono, tra lacrime e ricordi. Tutta la loro esistenza era stata, per loro, perfetta, grazie anche all'esistenza del altro nella propria vita. Si baciarono per un tempo indeterminato ma non importava, si amavano e questo bastava.

It's You ∆ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora