Capitolo 26

164 17 17
                                    

"Dopo la sofferenza viene la felicità."

Leggo attentamente queste parole scritte sul retro della foto di mia madre.Impressionante quanto delle semplici parole messe insieme possano avere un significato cosi forte.Le parole possono ferirci,umiliarci,ma possono anche stimolarci a vivere,ad amare e possono farci sentire amati.Le parole contano eccome.E forse sono proprio queste che sono sempre mancate nella mia vita.

Ho sempre desiderato ricevere una parola di conforto detta con amore nei momenti più oscuri,ma non l'ho mai ricevuta.Mio padre non ha mai saputo creare un legame tra noi e mia madre...beh,quella che credevo mia madre...non ci ha mai provato.Forse avrei dovuto fare io il primo passo,avrei dovuto iniziare col dimostrare loro un po' d'interesse.Ma è difficile dimostrare affetto quando non lo si riceve abbastanza.

Il sole entra pian piano illuminando la stanza,svegliandomi dai miei pensieri.Rigiro la foto tra le dita per poi posarla sul comodino alla mia destra.Prendo il cellulare e mi ritrovo un messaggio da parte di Alex.Strano,di solito è l'ultimo a svegliarsi e fa sempre tardi.

Da Alex [07:23]:

"Bro',oggi sciopero dei professori,niente scuola.Tu va di uscire?"

Tiro un sospiro di sollievo.Non avevo proprio voglia di andare a scuola oggi.Decido poi di rispondere.

Ad Alex [07:25]:

"Magari di pomeriggio."

Da Alex [07:25]:

"Ok,salutami Ally quando la vedi."

Ad Alex [07:26]:

"Ma come...perché pensi che dovrei vederla?"

Da Alex [07:26]:

"Dai Gennà,lo sanno tutti che l'unica cosa che vuoi è stare con lei.Chi l'avrebbe mai detto che Ally ti avrebbe rubato il cuore?Vabbè,a dopo."

Ad Alex [07:27]:

"Già.A dopo,ananas."

Da Alex [07:27]:

"Anche tu no,ti prego."

Concludiamo così la conversazione e mi soffermo a pensare.Eh già,chi l'avrebbe mai detto?Allyson sta proprio portando alla luce delle parti di me di cui ignoravo l'esistenza.Nessuna ragazza mi ha mai fatto provare così tanta felicità standomi accanto e così tanto dolore allontanandosi.

Mi alzo dirigendomi verso il bagno.Mi lavo la faccia con l'acqua gelida.Ripenso a tutto ciò che è successo la sera precedente sperando non sia stato solo un sogno.Non poteva esserlo,baciare le sue labbra è stato così meraviglioso e così reale.

Non era un sogno,era tutto reale.
Io e lei siamo reali e siamo un "noi".

Mi vesto rapidamente,prendo il cellulare e le chiavi ed esco dal mio appartamento.

Oggi voglio camminare,allontanarmi dall'abitudine di guidare e restare bloccato nel traffico senza godermi ciò che mi sta attorno.Fon le mani in tasca mi incammino verso casa di Allyson sperando di farle una sorpresa.

Camminando mi accorgo di una piccola bottega che vende fiori.Emana un fresco profumo di rose,il che mi ricorda molto la mia Ally.
Entro e inizio a guardarmi intorno attentamente.

《Buongiorno giovane.Posso aiutarti?》mi chiede una signora che deduco sia la commessa

Mi giro e le sorrido gentilmente.È una donna molto graziosa,sui sessant'anni.Ha il sorriso di chi nella vita ne ha passate tante continua a lottare.Poi mi soffermo sui suoi occhi e la ritrovo a guardarmi attentamente,e solo ora noto che brillano.Come se stesse trattenendo le lacrime.

You are my Happiness ||Genn Butch||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora