Leggete lo spazio autrice! È importante!
***
Lara mi guardò con gli occhi spalancati
"Chi è Pietro ora?"
Cavolo! Mi ero dimenticata di parlarle di Pietro... Ma com'è possibile? Le dico sempre tutto! Pure troppo a volte!
Mi sarà passato di mente...
"Emm... Ti ricordi della mia amica Sara? -iniziai a raccontarle. Era inutile arrampicarsi sugli specchi, avrebbe scoperto la verità comunque. Lei se ne accorgeva sempre!- Lei sa bene quanto te la situazione tra me e Thomas. Devi sapere che a lei non è mai piaciuto...
L'ha sempre trovato una persona orrenda! Mi ha sempre detto che non mi meritava, che mi avrebbe solo rovinata e che perdevo tempo con lui.
Beh... diciamo che non aveva proprio tutti i torti. Fatto stá che quando ha saputo dell'ennesimo litigio mi ha detto di dimenticarlo, io logicamente le ho detto che non potevo! Non potevo scordarmi un anno come se nulla fosse."
"Mi sembra logico!"
Mi interruppe Lara.
"Ma lei non si arrendeva! -continuai- Così un giorno mi arrivò un messaggio
<Ciao! Sono Pietro, l'amico di Sara🌹>
Io non capivo, così scrissi a Sara e mi spiegò che "Pietro" era un suo amico disposto a conoscermi e, in caso gli fossi stata simpatica, mio amico. Mi disse che mi avrebbe aiutato a scordare Thomas...
Inizialmente mi arrabbiai, aveva dato il mio numero a uno che nemmeno conoscevo! Poi, però, ho iniziato a chattarci e mi ci sono trovata molto bene... ed ora siamo amici"
Lara annuì pensierosa
"Ok, hai una sua foto?"
"No... però ha questa! È la sua immagine whatsapp"
Le dissi mostrandole il contatto.
"Non l'ho mai visto... Non è di Milano?"
"Em...c'è, no- risposi -è di Como"
"Aah! Beh, ok!"
Mi rispose ancora più pensierosa, poi aggiunse
"Ma a te questo Pietro, non piace, vero?"
Spalancai gli occhi allibita dalla sua domanda. Stava scherzando vero?
Nessuno, e dico NESSUNO! Sa meglio di lei quanto mi piaccia Lorenzo. Le risposi subito di no ancora incredula.
Ci rimettemmo ad ascoltare la musica, mentre io chattavo con Pietro sotto l'occhio vigile di Lara.
"Ma non vi starete mandando troppi cuori?"
Mi chiese a un tratto
"Si, lo so. Però non so come dirgli di non farlo, con me è molto gentile ed ho paura si offenda... E poi può mandarmi tutti i cuori che vuole, tanto io amo Lorenzo"
Il sangue arrivò velocemente alle mie guance pallide facendomi arrossire violentemente
Oh mio Dio... ho davvero detto "Io AMO Lorenzo"? Ho seriamente usato la parola AMO?
"Tutto ok?"
Mi chiese Lara scrutando il mio volto con i suoi occhietti vispi.
"Eh...emm... cosa? Ah! Si si, perché?"
Risposi confusa alla sua domanda
"Sei strana... più del solito! Che hai?"
"Niente!"
Balbettai velocemente
"Non è vero! Non dirmi bugie! Tu pensi a qualcosa... dai, dimmi tutto!"
"Non sto pensando a niente!"
"Non dirmi palle!"
Mi sgridó iniziando a farmi il solletico, sa bene quanto io lo soffra!
Mi conosce davvero bene la ragazza.
Mi arresi
"E va bene! Mi ha fatto un certo effetto dire 'io amo Lorenzo' non so perché"
"Aww! Vi shippo"
Iniziai a ridere di gusto.
"No, dai! Sono seria -Non ci credeva nemmeno lei, stava per mettersi a piangere dal ridere- ammettilo! Suona benissimo la Camenzo... anzi no! Lormilla AHAHAHAHA"
La guardai ridere, era raggiante
"Sei proprio una deficente"
È inutile dirvi che continuò a ridere.***
Finalmente arrivvammo all'albergo, non mi interessava davvero con chi mi avrebbero messo in stanza, volevo solo dormire!
In quel momento...
A fatica riuscí a sollevare il mio borsone nero dal suolo, un pó perché ero stanchissima, un pó perché pesava davvero molto! Eppure non capivo perché! Avevo messo solo qualche maglione, due paia di jeans, una sciarpina di lana, un cambio di scarpe più il necessario per l'igiene. Certo, non sará stata leggerissima, ma nulla in confronto a quelle di tutte le mie compagne. Tutte le volte si portavano dietro valige grandi quanto porte aeree.
Con chi sá che cosa dentro!
Stavamo via solo tre giorni, non tre settimane, cosa dovevano portarsi di così ingombrante, al quale non potevano proprio rinunciare?!
La mattina mi sembravano davvero rincoglionite! L'anno scorso, ad Assisi, nonostante la colazione fosse alle 8:30 e la sveglia prevista per tutte era alle 6:50, le miei 5 compagne di stanza si alzavano alle 6:30, costringendo anche a me ad alzarmi per via di tutto il trambusto che facevano e poi iniziava lo show!
Aprivano le valige e iniziavano a metterle sotto sopra, a rovesciarle sul letto, a lanciare vestiti e a fare commenti stupidi del tipo :"Nooo ! Ma quella maglia è troppo bella ! Me la devi assolutamente prestare!"
Oppure a farsi complimenti inutili! "Ma quei Jeans ti fanno un culo stupendo!"
"Ma come ti sei messa bene l'eyeliner! Lo puoi mettere anche a me?"
Senza parlare del via vai che c'era nel bagno della nostra stanza! Tra chi si truccava, chi si piastrava i capelli e chi si guardava allo specchio per poi dire "No, non ci siamo" sparire per qualche minuto e poi tornare con un altro jeans o magari un'altra felpa, non si riusciva proprio a fare la pipì, costringendomi a usare i bagni pubblici in fondo al corrodoio dell'osteo dove alloggiavamo.
Quest'anno i Don avevano prenotato in un bell'albergo a quattro stelle al centro di Roma.
Passai accanto a due Edu mentre trascinavo a fatica il borsone e le sentì parlare, una disse: "La suora mi ha detto che dalle stanze che danno sul lato destro si vede un pezzetto di Colosseo!"
E lì iniziai a sperare che la mia stanza fosse nel lato destro dell'albergo...
Più o meno da quando eravamo scesi dal bus stavo pregando in tutte le lingue che conoscevo, compreso il serpentese, di non esser costretta a passare le serate in stanza con quelle sclerate dell'anno scorso.
Va bene che si trattava solo di due notti, ma il mio fisico non poteva reggere i loro orari! Andare a dormire dopo le due di mattina e svegliarsi alle sei?! Come minimo, se vado a dormire alle due di mattina io mi sveglio alle tre di pomeriggio!
Appena entrai nell'atrio dell'albergo mi sedetti, stremata dalla sforzo, sopra il borsone. Tanto lì c'erano solo i vestiti, le cose più delicate come mp3, libri, caricabatterie, sigarette e altre cinfrusagie erano nello zaino che avevo in spalla.
D'un tratto sobbalzzai dallo spavento. Un ragazzo aveva buttato una valigia blu accanto a me, non curante della mia presenza, e una ragazza, che riconobbi dopo pochi minuti, mi affiancó sbattendo le folte ciglia
"Grazie mille per l'aiuto, davvero! Pesa troppo per me quella valigia, non c'è l'avrei mai fatta da sola a portarla fino a qui!"
Disse indicando la valigia al ragazzo palesemente arrapato da Erika.
"No...Ma ti pare? Ahaha, se hai ancora bisogno di una mano...emm...puoi pure chiedere a me"
Ricambió lui nervoso passandosi una mano tra i ricci capelli mori.
"Va bene, magari dopo? Per portala in stanza? Dai, ci vediamo in giro e grazie ancora!" Disse strizzandosi le tette tra le braccia che incrociò proprio sotto il petto e prima di distogliere lo sguardo da quella abbondante terza e andarsene, il ragazzo fece un cenno di approvazione.
"Che zoccolah"
Dissi io con un piccolo ghigno sulle labbra. Erika si girò pronta a tirare un pugno a chiunque si fosse permesso a chiamarla in quel modo, ma quando si voltò e mi trovò seduta a pochi passi da lei, la sua espressione divenne da:"arrabbiata" a "confusa" fino a terminare in "stupore", tutto questo in approsivarivamente in 2.8 secondi.
"Ma eccoti! Dove Diavolo eri finita? Io e Cesco ti stavamo cercando! Senti, sta sera c'è una festa nella stanza 264, noi siamo invitati e io posso portare il +1 ti va di venire?"
Mi chiese Eri mentre Cesco si avvicinava a noi.
"Oh no... sono stanca morta! Magari un'altra sera"
Risposi, ma non mi ascoltava già più, era troppo occupata a squadrare il mio borsone
"Ma li c'è tutta la tua roba?"
Mi chiese spalancando gli occhi con un espressine allibbita Erika
"Ehm...Si?"
Risposi, la sua domanda non aveva senso!
No, cara guarda, quí c'ho messo solo il cane, il vagone del treno con tutto il mio armadio arriva momenti!
"Ma come fai a far entrare tutto in un borsone?!"
Mi chiese, e mentre io le rispondevo facendo spallucce, notai che, da lontano, Francesco stava guardando in cagnesco Thomas mentre parlava con una ragazza. Non sapendo bene che fare mi diressi verso di lui e abbracciandolo forte gli bisbigliai all'orecchio "Hei, dopo ti devo parlare. Smettila di fissare così Thomas!"
Mi strinse a sua volta, con fare premuroso
"Non ci riesco! Lo odio troppo! Non ti merita e non capisco come tu possa perdere tempo con lui in questo modo -Aveva ragione e io lo sapevo bene, ma proprio non ci riuscivo- credi non mi sia accorto che porti ancora la sua collana?"
Concluse
"Già, per questo ti devo parlare..."*spazio autrice
Ciao a tutte/i💕
La mia vita va avanti e stanno succedendo delle cose moooolto interessanti tra me e il mio black prince😏
Che però, da brava autrice che sono
O almeno credo...
Non vi dirò per un bel pezzo!!
Muahahaha
No, vabbè, apparte gli scherzi non vedo l'ora di aggiornarvi sugli ultimi avvenimenti!
Pubblico il capitolo nuovo a 5STELLINE!
No stelline?
No capitolo!~Sempre vostra, Eleonora🌻
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storia d'amore mai scritta.
Lãng mạnMi chiamo Camilla, per tutti "Cam" e questa non è La mia storia d'amore. Io non ho una storia d'amore. Non l'ho mai avuta. Sono innamorata di Lorenzo da un anno... ed ora che siamo alla fine della scuola, a conti fatti, io gli avrò parlato si e no...