GIÙ AL LAGO

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CAPITOLO 3

I gemelli si rincorrevano mentre Harry fissava le immobili acque del lago.
<<Ragazzi, venite qui!>>
Disse Harry, e i gemelli ubbidirono.
<<Lanciate un sasso in acqua, vi farò notare una cosa.>>
Bob raccolse un sasso da terra e lo lanciò nel lago, dopo un piccolo tonfo tornò il silenzio. I gemelli guardarono Harry in attesa di una spiegazione, ma Harry incitò con lo sguardo John a lanciare il suo sasso. John lo fece e quando la pietra toccò il lago, Harry disse: <<Vedete?>>
<<Cosa?>> Risposero in coro.
<<I cerchi concentrici...>>
I gemelli osservarono l'acqua, i cerchi si espandevano sempre di più dal punto in cui la pietra era affondata.
Dopo un po' Harry ruppe il silenzio.
<<Avete notato come sono perfetti quei cerchi? Dovete sapere, bambini, che in ogni molecola d'acqua è presente un piccolo e diligente architetto che opera incessantemente affinché tutto sia preciso.>>
I bambini risero di gusto, poi iniziarono lentamente a dissolversi,  mentre una voce che sembrava provenire dal nulla diceva: "Papá! Papá, sono io, tua figlia."
Harry si guardò attorno confuso; il lago era sparito e anche i gemelli, adesso si trovava seduto su una sedia a rotelle  circondato da estranei, molti dei quali erano vecchi, tranne la giovane ragazza che pareva avercela con lui.
<<Papà, papà sono io! Mi riconosci? Sono Flora, tua figlia.>>
<<Flora?>> Ripetè confuso Harry.
<<Sì, papà. Mi riconosci?>>
<<Dov'è il lago? E i gemelli? Dov'è Margaret?>>
Flora guardò dispiaciuta l'uomo che le stava a fianco.
<<Papà, la mamma non c'è più. E' morta 6 anni fa. Il lago, papà? Ci andavi quando eri piccolo.>>
Harry tremava, era così confuso, non sapeva cosa dire.
<<Signorina>> si intromise l'uomo, <<forse è meglio se lascia in pace suo padre. Così gli fa solo del male.>>
<<Ma perchè torna sempre a quell'episodio?>> Chiese Flora al medico.
<<Vede, nei casi di Alzheimer il paziente tende a dimenticare gran parte della propria vita, per questo non si ricorda di lei.>>
<<Ma ricorda bene suo fratello Bob.>>
Il medico fece spallucce.
<<Per qualche strano motivo, solo i ricordi più vecchi sembrano resistere. E circolano in loop nella mente del paziente.>>
Flora baciò la fronte di Harry.
<<Ci vediamo domani papà.>>
Harry ricordò tutto per un istante,  i suoi occhi si inumidirono e le lacrime iniziarono a rigargli il volto mentre vedeva la sua adorata figlia lasciare la casa di riposo.

Fine.
Una storia molto triste, spero che abbiate apprezzato il mio modo di scrivere, nonostante la brevità della storia. Potete trovare i miei libri su Amazon.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 03, 2018 ⏰

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