ancora niente

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Elena:non capivo qual era il suo problema,si vergognava di me? Forse per lui ero solo una ragazza che sarebbe durata per una vacanza,con cui non sentiva il bisogno di dirlo a tutti perché tanto sarebbe finita tra poco.
Erik:"senti non so cosa sta succedendo tra voi due ma risolvetelo! "
La voce del mio amico mi aveva svegliata dai numerosi pensieri.
Mi stavo facendo troppi problemi per marco in sti giorni e invece dovevo continuare a godermi la vacanza,in fondo se lui teneva davvero a me si sarebbe fatto perdonare, anche se non bastava un semplice "scusa"per farlo, ma cosa doveva fare? Beh non saprei neanche io...va beh cazzi suoi è suo il problema!
Elena:"no ti sbagli lo deve risolvere solo lui "
Sbuffò nervosamente,ma che aveva pure lui?
Arrivati in spiaggia stendemmo i nostri teli mare uno di fianco all'altro.
Marta propose di giocare un po' a pallavolo e così fecimo.
Ci dirigemmo verso la riva,anche per rinfrescarci un po' dal caldo sole di agosto. Incominciammo a fare dei semplici passaggi e la palla cadeva poco a terra, stavamo diventando bravi. Ad un certo punto spinsi la palla verso l'acqua vicino ad erik schizzandolo tutto,ahahaha muoio!
Erik :"ah ele ma vaffanculo"
Tutto infastidito uscì con le caviglie dall'acqua e si diresse verso la nostra roba, ma che ho fatto era solo uno scherzo!
Pure lui mi dava problemi,cos'è mestruato?
Corsi verso di lui prima che si stendesse sull'asciugamano.
Elena:"ehi ma che ti prende oggi? "
Erik:"niente Elena, niente"
Elena:"guarda che era uno scherzo ti ho solo bagnato un po',non è il caso di fare una scenata del genere"
Erik:"no non è solo per quello,in sto periodo sei tu insopportabile,"marco di qui" "marco di qua" "mi ha mollato non so cosa fare" "oh erik andiamo in spiaggia" basta ok?!!"
Elena:"senti pensavo che tu fossi mio amico, che ci tenessi a sapere i miei problemi per aiutarmi,perchè io ci sono sempre stata per te e se tu non mi vuoi raccontare qualcosa che ti turba per farti dare dei consigli,cazzi tuoi! "
Erik:"cresci Elena"
Spalancai la bocca,sta scherzando vero? Quello era il docile bambino con cui ero cresciuta sin da piccola,davvero?
Mi girai,andando verso Marta che mi stava aspettando in riva al mare, riprendemmo a giocare come niente fosse, queste parole erano state ancora più dolorose del litigio che avevo avuto con marco. Basta maschi,fanno tutti schifo.
Marta:"tranquilla non lo pensa davvero"
Probabilmente aveva sentito la conversazione e mi vedeva un po' triste, che non rideva e scherzava più,lei si che mi capiva!
Elena:"spero di no ma le ha dette comunque quelle parole! "
Stoppai la palla (non avevo più voglia di giocare) e la andai a posare vicino alle borse,dove c'era anche erik,che non mi degnò nemmeno di uno sguardo.
Marta:"dai vieni corriamo un po' sulla sabbia"
Io annui accettando la sua proposta,dicono che la corsa aiuti a sfogarsi e io ne avevo proprio bisogno.
Mi misi dei pantaloncini e una maglietta a maniche corte bianca,portai con me anche un mp3 con le cuffiette per darmi il ritmo mentre correvo,fece lo stesso anche Marta.
Finalmente partimmo con una meta non ben precisa, non corravamo molto veloce,anche per non stancarci subito.
Faceva bene correre, l'aria fresca del mare ti entrava nelle narici,i capelli svolazzavano nel vento e la pianta del piede si ammortizzava nella molle sabbia bagnata e poi ti aiutava anche a dimagrire.

*Parte Marco*
Stavo camminando sulla passeggiata che dava sulla spiaggia,pensando ed Elena,a cosa dovevo fare per farmi perdonare,lei mi piaceva seriamente ma per me non è facile stare con lei,ce insomma non proprio con lei persona ma intendo con una ragazza fissa. Non l'ho detto ai miei amici solo perché....em.... Non lo so! Perché forse avrebbero fatto cento domande e battutine stupide,ma io dovevo essere onorato di aver una ragazza come lei,tutti le andavano dietro anche solo con lo sguardo,mi dava molto fastidio, ma in fondo non potevo continuare a minacciarli di non guardarla se non sapevano che era la mia ragazza....non ne avevo il potere,infatti la maggior parte delle volte mi rispondevano "e chi sei per dire questo!" beh in effetti chi ero io per proibirgli di osservarla?
Ad un certo punto vidi che ele stava correndo sulla riva del mare,con quei pantaloncini un po' troppo corti,non per i miei occhi anzi... Ma per gli altri che la vedevano sì.
Mi misi a correre verso di lei, in effetti anch'io avevo bisogno di muovermi un po' e poi....le sarei rimasto dietro solo per aver una bella visuale,si ok, il mio lato pervertito  l'avevo ancora!
Saltando un po' di persone tipo salto ostacoli riuscii a raggiungerla.
Marco:"eleee! "
Le urlai a squarcia gola facendo voltare anche i non diretti interessati.
Non mi rispose.
"eleeee" urlai nuovamente.
Di nuovo nessuna risposta.
Non mi voleva rispondere,bene,l'avrei fermata io!
La presi dai fianchi e con una
veloce movimento di mani la feci voltare verso di me lasciandola subito dopo.
Lei sembrò spaventarsi e cercando di indietreggiare inciampò sui suoi stessi talloni e cadde battendo una culata.
Mi fermai per aiutarla ad alzarsi e notai che aveva le cuffiette nelle orecchie,ecco perché non mi rispondeva, ops...
Elena:"no dico ma sei scemo,aia che male che ho al sedere,sono caduta come un salame per colpa tua! Mi hai spaventato! "
Oddio quanto era dolce a far finta di essere arrabbiata,ma mi piaceva quella parte di lei quando faceva la tosta.
Marco:"scusa"mi limitai a dire.
Lei sbuffò irratata.
Elena:"ti sei inventato qualcosa per farti perdonare,visto che così non mi sembra la direzione giusta"
Marco :"ti ho già detto che mi dispiace"
"Vieni"e mi diedi una pacca sulla schiena.
Elena:"che? "
Marco :"sali sulla schiena ti porto io"
Lei salì incerta su di essa,ed io per tutto il tragitto di ritorno la portai sulla schiena,certo faticando,ma comunque stetti al passo di Marta che corricchiava.
Arrivati la lasciai mettendola a terra e tirai fuori l'anello che mi aveva ridato.
"ti prego tienilo anche se non mi vuoi perdonare"
Lei se lo infilò all'anulare e stranamente non replicò.
La lasciai andare in camera sua con Marta ed erik che stranamente non mi aveva salutato,intanto io mi dovevo inventare ancora qualcosa per farla rimanere con me,forse mi voleva far capire che ero io che dovevo cambiare.

*parte elena*
Ahhh, marco...sulla sua schiena era stato bellissimo,mi aveva stupito anche che mi avesse trovato a correre. Non potevo stare senza di lui.
Arrivata in camera lasciai entrare marta e prima di seguirla fermai il mio amico erik.
"mi dici che hai? "
Erik:"niente....ora hai quello che volevi,l'anello al dito di marco e il suo amore"
Elena:"eh cos'è che non ti va bene allora... Io non capisco davvero"
Erik:"la tua dote piu sviluppata non è la perspicacia"
E fece una risata amara, continuo a non capire!
"cosa? "
Erik:"senti tu mi piaci! Io non ce la faccio a vederti con un cretino del genere! Oh te l'ho detto! Io pensavo che fosse normale provare della gelosia quando marco ti baciava,stava con te e parlava di te. Sono semplicemente stanco e so che tu non ricambierai mai"
Il mio migliore amico mi amava?

un amore in estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora