7. "A starry sky and lies"

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Le mani cominciarono a tremarmi e giurai di aver sentito il mio cuore esplodere dalla gioia.

Stasera al Midnight. Passo a prenderti alle 7 p.m.

Poche parole, ma rilessi quel messaggio almeno dieci volte prima di comprendere realmente cosa significasse.

Io, Sophia Walker, una normalissima diciassettenne inglese che fa parte della categoria degli insignificanti e di quelli che non meritano alcuna attenzione, sto per uscire con il ragazzo più popolare di tutta la Brighton High School, l'ex capitano della squadra di football e uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto. Una cosa del genere non succede tutti i giorni. Forse nei film o nei romanzi d'amore la ragazza imbranata fa innamorare quello popolare e finiscono per diventare la coppia più amata della scuola, ma nella vita reale no. Io sono la sfigata e lui il figo: le nostre posizioni sociali rimarranno sempre queste.

Dire che qualche volta ho sognato il momento in cui avrebbe suonato alla mia porta è un eufemismo. Diciamo che ho fantasticato direttamente tutto il matrimonio.

Continuai a picchiettare i piedi sul tappeto del salotto, mentre tenni lo sguardo fisso alla finestra che dava sul portico. Mia madre mi passò di fianco un paio di volte, giurai di averla sentita informami sui suoi piani di quella sera, ma non potevo deconcentrarmi mentre mi ripetevo la frase ora busserà a quella porta come un mantra, aspettandomi che si avverasse.

Dopo più di un quarto d'ora in queste condizioni, sentii quel ding tanto atteso e fu proprio in quel momento che mi bloccai completamente. Diventai ben presto un statua seduta sul divano, non riuscivo a muovere alcun muscolo, ero pietrificata.

E se l'appuntamento sarà un disastro? E se inciampo per colpa della ghiaia del parcheggio? E se mi sporco con il cibo ordinerò? E se non vorrà più vedermi?

La mia mente fu invasa da mille domande insensate che mi fecero perdere il respiro e mi resero ancora più agitata di quanto non lo fossi già.

"Sophia? Non vai ad aprire la porta? Stanno suonando il campanello" urlò mia madre dalla cucina, facendomi ritornare alla realtà.

Scossi più volte la testa e presi un lungo respiro. Jack mi ha invitata ad uscire e mi sta aspettando sul portico di casa mia, non posso assolutamente farlo aspettare.

Sophia, ce la puoi fare.

Raggiunsi con pochi passi la porta e solo quando allungai la mano verso la maniglia mi resi conto di aver riiniziato a tremare. Un altro grande respiro e andai incontro al mio destino.

La gola mi si seccò all'improvviso e strabuzzai gli occhi, rischiando che le pupille mi uscissero.

Il Jack che mi ritrovai di fronte non era quello che incontravo per i corridoi della Brighton High School ogni mattina... era molto meglio! Una camicia bianca gli aderiva sul petto, mettendo in risalto il corpo tonico. I capelli biondi furono spostati all'indietro con un po' di gel e un paio di pantaloni neri si appoggiavano perfettamente sui fianchi e sulle sue gambe lunghe. Un sorriso smagliante gli contornava il volto, rendendolo ancora più bello.

"Wow, sei stupenda stasera, Sophia" non staccò nemmeno per un secondo i suoi occhi azzurri sui miei.

Per quell'occasione, decisi di andare a prendere un vestito da sera visto un paio di settimane fa nella mia boutique preferita, Macy's, dove io e Caitlyn passiamo quasi tutti i pomeriggi a provarceli all'interno dei camerini, facendo finta di poterceli permettere. Poche volte riesco a comprarci qualcosa, i costi sono esorbitanti, ma questa era davvero un'emergenza.

Quando vidi quel vestito rosso fuoco con la scollatura a cuore e alcuni strass applicati intorno al girovita, non potei fare a meno di innamorarmene e ora vedo che ha lo stesso effetto su Jack.

Meant to BeWhere stories live. Discover now