Avevo la testa pesante. Mi sentivo la faccia ardere, anzi, tutto il corpo mi ardeva.
-Jady! Come ti senti?- chiese una grossa voce, di un uomo, penso.
-Mhm- risposi confusa. Non capivo con chi stessi parlando.
-Chi sei?- chiesi ancora stordita.
-Jady, non ti ricordi più di me? Sono tuo zio, Alex. Oddio come sei cresciuta! Come ti senti adesso? - continuò entusiasta.
-Zio Alex, come ho fatto ad arrivare qui?- continuai con le domande cercando di alzarmi con una forza sovrumana reggendomi con i gomiti per raggiungere una posizione più eretta.
-Il mio amico James ti ha trovato svenuta su una panchina, ha guardato nella tua borsa per dei documenti e vedendo il cognome ha capito che eri mia nipote, così ti ha portato qui. Ma non lo hai visto alla stazione? Io ho avuto un imprevisto e non riuscivo a venire, così ho chiesto a lui.-
Sentendo queste parole ebbi un flashback riguardo all' uomo sospettoso, decisi, però, di non dire tutto a mio zio, così gli risposi che non lo avevo visto.
-Riposati, hai ancora un po' di febbre.
Io adesso devo uscire, devo finire il lavoro. Se hai bisogno di qualcosa chiama James, abita nell' appartamento di fianco al nostro. Gli dirò comunque di venire a visitarti. A dopo, Jady!-Non feci in tempo a rispondergli, in un secondo uscì dalla camera, sono sicura che fosse di fretta.
Mi sdraiai di nuovo sul letto singolo, posizionato vicino alla finestra, dalla quale si poteva vedere il fantastico paesaggio della città. Grandi palazzi illuminati da mille luci splendevano sotto il mare del cielo.
Osservavo ogni dettaglio dello spettacolo mentre ascoltavo quel silenzio assordante, tipico di ogni casa vuota. Lentamente gli occhi mi si chiudettero e il mondo dei sogni mi avvolse.Una calda mano toccò delicatamente la mia guancia facendomi provare una grande sensazione di sollievo e di sicurezza. Cercai di aprire gli occhi, ma la testa incominciò a pulsare fortemente e finì per fare uno strano gemito. La voce sconosciuta iniziò subito a ridere mettendomi in imbarazzo e facendomi dimenticare il dolore.
-Stai bene?- chiese ancora divertito.
Non sapevo come rispondere perciò feci un breve cenno con la testa. Quando finalmente riuscì ad aprire gli occhi vidi l'uomo davanti a me, era proprio la persona che mi stava aspettando di fronte alla stazione.
Grandi occhiali nascondevano i suoi occhi marroni ed un cappello rendeva decente la sua pettinatura scompigliata.-Jade vero?- disse l'uomo per evitare di sbagliare.
-Sì, sono io.- risposi alzandomi di fretta.
-James se non erro?- chiesi per confermare l'identità dell'uomo.
-In persona!- rispose mostrando un grande e luminiso sorriso.
-Tuo zio mi ha chiesto di venire a controllare come stavi, ma non l'ho fatto solo per questo. Ero davvero preoccupato e volevo anche chiederti perché sei scappata da me quando sono venuto a prenderti in stazione.-
-Bhe, a cosa ti aspetti con quell' apparenza?-
-Ti ho spaventato? Scusami tanto! Va bene, per farti cambiare parere su di me ti cucinerò qualcosa di delizioso! Ti piace cinese?-
-Perché no?! Voglio proprio vedere cosa sei capace di fare.- dissi lanciandogli una sfida.
Dopo un po' di minuti sentì James che mi chiamava dalla cucina: -Jade! È pronto, vieni a mangiare.-
-Arrivo!- risposi alzandomi in fretta dal letto, curiosa della sua destrezza nella cucina; non vedevo l'ora di prenderlo un po' in giro, ero sicura che avrebbe fatto schifo, dopotutto stava cucinando un uomo.
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Non Mi Lasciare
RomanceJade Blue, una giovane delinquente, viene mandata da sua madre a vivere con suo zio, famoso scrittore, per cambiare il suo comportamento da ribelle. Nuova scuola, nuovi compagni e nuovi professori e come se non bastasse il suo coordinatore pare mol...