È passata una settimana da quando sono arrivata a Seattle e devo dire che mi sto divertendo un sacco.
Ogni sera James viene a casa dello zio e mi aiuta a cucinare, o meglio dire, è lui che cucina ed io aspetto tranquilla al tavolo, adoro il cibo cucinato da lui.
Non mi ha mai chiesto cosa è successo quella sera e sono felice che non l' abbia fatto perché non saprei proprio come rispondergli, non voglio che mi veda come una bambina, dopo quella scenata...
Tra un giorno è lunedì e mi sto preparando per andare a scuola. È stato James ad avere cura dell'iscrizione, non so nemmeno in che scuola debba andare. Pare che mio zio si fidi molto di lui, ha lasciato anche la scelta della scuola nelle sue mani, ma a me non interessa più di tanto, vorrei solo stare da sola, dopotutto lo sono sempre stata.
Mi ritrovo di nuovo in uno dei miei momenti profondi e filosofici guardando il soffitto della mia attuale camera da letto. Dovrei seriamente andare a dormire.
Alle 6:00 sento la sveglia e cerco con fatica di aprire gli occhi, svegliarmi è stato da sempre un mio grande problema. D'un tratto una voce inaspettata chiama il mio nome e mi fa saltare dal letto dallo spavento.
- James... cosa ci fai qui?- chiedo cercando di nascondere l'imbarazzo.
-Alex mi ha detto che ti svegli con fatica e siccome ti voglio tanto bene e non voglio che tu arriva tardi il primo giorno di scuola, sono venuto a svegliarti. Dai, preparati, io nel frattempo vado in cucina.-
Appena ha chiuso la porta dietro di sé mi sono presa dei vestiti di cambio e sono andata a fare una bollente doccia.
Dopo una mezz'ora riesco ad uscire dal bagno e raggiungo la cucina pensando che James mi stia aspettando, ma non vedo altro che la cucina vuota. Un tost e un biglietto sul quale c'era scritto un indirizzo attirarono la mia attenzione, penso sia l'indirizzo della mia attuale scuola. Mi sedetti senza prestare tanta attenzione ed incominciai a mangiare, come sempre il cibo di James è ottimo, mi chiedo se lavori come cuoco.
Appena finì di mangiare presi lo zaino e mi diressi verso l'uscita, sul margine della strada vidi zio Alex che mi stava aspettando per portarmi a scuola così salì nella sua macchina.
-James ti ha detto in che scuola devi andare?-
-No, ma ha lasciato questo biglietto.- dissi mostrandogli la carta.
-Alla fine è riuscito ad iscriverti nella Cleveland, pensavo che non avessero più posti disponibili.-
-Cleveland?- chiesi confusa.
-Sì, è il liceo che frequentavamo noi quando avevamo la tua stessa età.- Sentendolo mi immaginai subito come fosse l'aspetto di James a diciassette anni ed un rossore avvolse le mie guance, ero imbarazzata dai miei stessi pensieri.
Così dicendo arrivammo in un attimo alla mia nuova scuola. Yee che emozione: nuovi professori, nuovi compagni... Voglio andare a casa il prima possibile!
La scuola era molto grande e c'erano un sacco di studenti, stavo vivendo un vero incubo.
Entrai nell' enorme edificio e cercai la segreteria per scoprire la mia classe, d'un tratto, però, sono sbattuta contro un morbido muro?!
Auch!
Il mio cuore iniziò a battere forte come se stesse per uscire dal petto quando feci contatto con quei occhi pieni d' infinito nei quali mi perdevo. Potevo vedere chiaramente la mia immagine nei suoi grandi occhi azzurri. Intorno alla pupilla si apriva l'iris di un insolito mare di sfumature.
-Jade.- Di nuovo quella voce che mi fa impazzire.
-Stai attenta.-
-Mhm- fu l'unica parola che riuscì a pronunciare.
-Come si fa a perdersi in una scuola?! Seguimi, ti mostro dove si trova la segreteria.- disse avanzando nella direzione opposta alla mia e con un movimento rapido mi accarezzó la testa quando arrivò di fianco a me.
Non riuscivo a parlare. Era la prima volta che vedevo i suoi occhi senza gli occhiali di mezzo.
Camminavo dietro di lui, ammirandolo di nascosto: era molto più alto di me e la sua maglietta nascondeva la schiena ben scolpita; per la prima volta i suoi capelli sono in ordine e non volano in tutte le direzioni. È la prima volta che lo vedo con questo aspetto, sembra molto più maturo ed ovviamente molto più affascinante.
Ma la mia domanda resta ancora questa "Perché James si trova nella mia scuola?"
Chi è lui in realtà?
A casa è così diverso... È davvero James la persona che si trova di fronte a me?
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Non Mi Lasciare
RomanceJade Blue, una giovane delinquente, viene mandata da sua madre a vivere con suo zio, famoso scrittore, per cambiare il suo comportamento da ribelle. Nuova scuola, nuovi compagni e nuovi professori e come se non bastasse il suo coordinatore pare mol...