-Sheisse! Sono in ritardo! Il matrimonio!
Così si era svegliato Ludwig Beilschmidt il 6 marzo, prima di ricordarsi che il suo matrimonio non si sarebbe celebrato prima di 24 ore.
-Bruderlein ma che cazzo strilli, sono le sei meno dieci!- disse un assonnato (ma sempre magnifico) Prussia entrando nella camera del fratello.
Germania lo guardò spaesato.
-Ma...oggi non è il 7 marzo, vero?
-Ludwig...NO! Sono dieci diavolo di mattine che ti svegli prestissimo chiedendomi se è il 7!- rispose alzando gli occhi al cielo.
-Ah.
-Eh...
-Facciamo la sagra delle vocali oggi?- chiese Austria, che passando per il corridoio aveva sentito parte della "conversazione"
-Te fatti i cazzi tuoi, damerino- rispose Gilbert, dedicando alla nazione austriaca un sorrisetto pervertito- che 'sta notte di vocali ne hai ripassate parecchie.
-I-idiota!- ribattè Roderich arrossendo fino a tonalità mai viste.
Intanto Ludwig cercava di riprendersi e di capire perché la storia del matrimonio gli mettesse tanta ansia...dopotutto, era sopravvissuto a cose ben più pericolose, no?
Prussia, nel frattempo, continuava a stuzzicare Roderich facendogli il solletico ed estorcendogli risatine acute e gridolini. Ludwig in quei momenti avrebbe tanto voluto avere la disinvoltura del fratello.
Si alzò dal letto, simulando un colpo di tosse per ottenere l'attenzione.
-Io devo vestirmi, se ve ne andate magari...
-Sì sì certo- disse Austria dopo aver recuperato un po' di contegno- vuoi la colazione?
-Solo caffè, grazie.
Prussia sembrò indispettirsi.
-E la mia Sachertorte non la assaggi, ingrato d'un fratello?
Al ricordo del colore di quella torta, preferì trovarsi una scusa per evitare.
-Sono in ansia, non ho fame.
-Mh...- Prussia pareva sospettoso- vabbè...fai in fretta, oggi andiamo a ritirare il vestito.
-Già...
Quando i due furono finalmente usciti dalla stanzetta degli ospiti a lui riservata, poté finalmente mettersi dei pantaloni beige e una camicia bianca. Ancora scalzo, si avviò verso la cucina e insospettendosi data la mancanza di rumori, biglietto da visita di suo fratello.
Appena ebbe varcato la porta, la ragione gli parve ovvia: il fratello stava seduto su di una sedia e Roderich gli sedeva sopra, baciandolo appassionatamente. Prussia, dal canto suo, intrecciava le dita tra i capelli color cioccolato dell'altro e ricambiava quel bacio. Non aveva mai visto il fratello così serio e dolce allo stesso tempo, e ciò lo lasciò stupito.
I due si accorsero della sua presenza solo quando fece tintinnare il cucchiaino nella tazza.
-Ah eccoti...-disse Rod alzandosi in fretta, in imbarazzo.
Germania notò subito lo sguardo adorante che Gil dedicava alla nazione austriaca, e pensò che dovesse essere più o meno lo stesso che lui riservava ad Italia. Prussia si alzò in piedi e abbracciò il musicista da dietro, facendolo arrossire. Germania scosse bonariamente la testa e bevve il suo caffè, senza gustarselo più di tanto.
Le ore che li separavano dalla fatidica prova finale dell'abito volarono come minuti, e in men che non si dica si ritrovarono davanti alla porta di ingresso del lussuoso negozio di abiti da uomo.
Mentre Austria e Prussia discorrevano tranquillamente della cerimonia del giorno dopo, Ludwig era tesissimo e non riusciva a stare fermo un attimo. Durante la prova dell'elegante smoking nero dovettero chiedergli più volte di non muoversi come un dannato ma di stare fermo quel poco che bastava per poter vedere se l'abito andava ancora bene.
-Awwww il mio klein Bruderlein! Quanto stai bene vestito così!- gli strillò il fratello quando lo vide con in dosso il completo.
-Sì...ehm...okay...ora...me lo toglierei anche...
I commessi gli si affaccendavano attorno, indifferenti ed abituati a tali manifestazioni d'ansia.
Mentre Ludwig si spogliava e dava il vestito agli aiutanti, affinché lo impacchettassero, Gilbert disse:
-Ti ricordi com'era magnifico il vestito che avevo io al nostro matrimonio, Liebe?
-Sì, sì, magnifico come sempre.- rispose Rod alzando gli occhi al cielo.
Arrivò un commesso leggermente più anziano, che consegnò nelle tremanti mani di Ludwig il pacco contenente l'abito.
-Buona fortuna- disse facendogli l'occhiolino
-Di fortuna me ne servirà parecchia...
-Ma dai! Ha già accettato la proposta, cosa potrebbe mai andare storto?- chiese il fratello poggiando il braccio sulle sue spalle.
-Mh...
Germania diede una sbirciata all'abito seminascosto dalla confezione,e sperò che suo fratello avesse ragione.
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Would you still love me the same?
FanfictionMatrimonio GerIta, che altro devo dire? :) Una breve storia sul matrimonio della coppia più amata e shippata di Hetalia...spero vi piaccia! ^-^ p.s.= Feliciano è kawaii e Ludwig, per una volta, mostra le sue debolezze...come finirà?