Billie.
"Passa la palla, Christie!" urlai alla mia compagna, mancava un minuto alla fine della partita e ci trovavamo davanti a un pareggio, cosa inconcepibile per il nostro coach. Dovevamo assolutamente segnare un goal, altrimenti avremmo fatto tanti cari saluti ai play off per la promozione in prima categoria. Era un traguardo molto importante per tutte quante, ma sicuramente lo era di più per Peter Cusher, il nostro allenatore, che vedeva questa come un'opportunità di riscatto, se così la volevamo definire. In realtà, il caro vecchio Peter non era mai stato un asso del calcio, o almeno non lo aveva mai dimostrato: ci allenava, vero, ma solo perché era il figlio disoccupato del rettore del college, se ci trovavamo in quella situazione era soltanto grazie alle nostre forze e alla nostra passione. Perché voleva che vincessimo? Perché suo padre gli aveva dato un ultimatum: se la squadra non fosse stata promossa di categoria dopo una stagione con lui, avrebbe dovuto fare le valige. Lo so, una soluzione un po' estrema, ma i parenti non si scelgono. Comunque, tornando a noi: Chris riuscì a darmi la palla, cercai di districarmi tra gli attaccanti della squadra avversaria e, fortunatamente arrivai a destinazione. La loro era una difesa veramente forte, e le azioni che si erano succedute durante la partita l'avevano dimostrato. Cercai una via di fuga, feci un cross piazzando la palla sulla testa di Sam e lei con un colpo la mandò in rete. Subito dopo l'arbitro fischiò la fine della partita. Eravamo passate, ce l'avevamo fatta.
Zac.
"E' la tua ultima chance, Zachary. O Bach e la Juilliard, o te intrappolato in questo misero conservatorio di questa misera cittadina". La Kersie, così ripetitiva. Sapevo a cosa andavo incontro, l'avevo sempre saputo, ma quella composizione di Bach mi metteva in difficoltà ormai da anni. Forse era per i passaggi delle dita, o per l'emozione che credevo non essere in grado di poter trasmettere.
Non lo so.
Feci un respiro profondo e sbirciai da dietro il sipario il pubblico. La sala non era molto grande, saranno entrate più o meno un centinaio di persone. La mia attenzione si focalizzò sui quattro posti che avevo riservato, ancora vuoti. Non che mi aspettassi la sua partecipazione in qualche modo, sapevo che era impegnata anche lei.
Scrollai le spalle, sicuramente sua madre aveva fatto tardi e la mia la stava aspettando paziente in macchina. Sarebbero arrivate, dovevo solo mantenere la calma e fermare le mani che tremavano.
Mancava veramente poco. La Signorina Kersie mi sistemò il vestito un'ultima volta, stringendo un po' troppo il nodo della cravatta. Feci un respiro profondo ed uscii allo scoperto, sotto gli occhi attenti dei presenti. Andai al centro del palco, presi il microfono e mi presentai. Dopodiché mi diressi a passo svelto alla mia postazione: mi sedetti sullo sgabello e posizionai le dita sui tasti.
Stavo per cominciare a suonare quando la porta in fondo alla sala si spalancò, facendo cadere l'attenzione di tutti sulla persona che era appena entrata. Alzai lo sguardo e la vidi anch'io: aveva ancora i pantaloncini ed era sporca di terra ed erba, i capelli legati in una coda malmessa e sul volto le lacrime e la bocca spalancata. Mi guardava e scuoteva la testa. Strinsi gli occhi e i pugni, poi mi alzai preparandomi al peggio.Buonasera a tutte.
So di non essere degna e tutto il resto, ma vediamo che ne esce. Premetto che ho davvero poco tempo, quindi non sarò per niente costante.
Comunque, da quello che avete letto è una storia drammatica, un po' tanto. Niente amore semplice dopo un paio di capitoli, niente di niente. Cercherò di trasmettere le personalità di Billie e Zac nel modo più profondo possibile. Saranno entrambi due personaggi molto simbolici e forti all'interno della storia.Spero di avervi incuriosito almeno un po'. Fatemi sapere cosa ne pensate xx
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Different.
Short StoryBillie e Zac non sono amici, non si sopportano e non riescono a trovare un terreno comune. Billie Fouler è una sportiva, una ragazza che non conosce il riposo. Ama il calcio. Zac Priest studia al conservatorio e la sua passione più grande è il pian...